mercoledì 13 maggio 2009

Energia WireLess


Provate ad immaginate la realtà tecnologica del futuro prossimo: sono sicuro che penserete a dispositivi collegati via wireless, bluetooth ed infrarossi, alla cavetteria ridotta alla sola alimentazione elettrica. Sbagliato! Forse non ci saranno nemmeno i cavi di alimentazione. Sono in piena fase di sviluppo alcune soluzioni che permettano di trasmettere la corrente elettrica senza alcun supporto: al momento sono conosciute ben tre tecnologie in grado di sostituire il semplice cavo.

La prima tecnologia, adottata dalla Powermat, sfrutta un principio della fisica ben noto: l’induzione magnetica della corrente. L’obiettivo è indurre la generazione di corrente elettrica attraverso una superficie contenente i dispositivi da alimentare grazie all’orientamento e all’intensità di un campo magnetico sorgente.

Una seconda tecnologia, abbastanza simile, è stata sviluppata dal MIT (Massachussets Institute of Technology): in questo caso il trasferimento avviene attraverso due bobine. Una di esse, collegata a una presa elettrica standard (come una delle tante che abbiamo in casa adesso), genera un campo magnetico in cui si trova “immersa” la seconda bobina. In questa seconda bobina, per induzione magnetica, fluirà corrente elettrica.

Un ultima ed interessantissima soluzione è stata ideata da Intel: un’antenna che insieme a un convertitore trasforma le onde radio in banda VHF o UHF (quelle delle nostre stazioni TV per capirsi) in corrente elettrica continua per alimentare qualsiasi tipo di dispositivo.

Fantascienza? Non si direbbe, almeno secondo il Ministero della Comunicazione giapponese: i nipponici ipotizzano una standardizzazione della tecnologia in tempi brevi al fine di svilupparla nei dettagli e per consentirne la produzione di massa entro il 2020.

3 commenti:

  1. nota: quella del MIT non è semplice induzione;

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  2. re: trasforma le onde radio in banda VHF o UHF

    !!!
    ficus
    e chi vive vicino alle antenne della radio del vaticano, potra' vendere energia all'enel! rotfl

    chissa' se esistera' qualcosa che sfrutti le "basse potenze" delle antenne cellulari... come dire... meglio poco che niente!
    :P

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  3. Acc...
    non ci avevo pensato

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