Ci riprovo con altre parole, le leggi della fisica e dell'ecologia si applicano sempre, ma raccontava bene Samir Amin in "Il capitalismo senile" come nel Medioevo i saperi immaginari dei chierici fornissero loro un potere reale sul resto della popolazione, e quindi un benessere personale basato sul saper sfruttare la religione dominante, affamando gli altri.
Ecco, viene più facile vedere nel Medioevo un dominio della religione sul sapere, basta pensare a Galileo arrostito un poco o a Giordano Bruno arrostito molto.
Più difficile vedere con chiarezza al giorno d'oggi la religione economica, intrisa di scientismo, in cui siamo immersi. Si, molto spesso ciò che viene chiamato "scienza" è in sostanza un sottoprodotto della religione economica. Qualcuno pensa di fornire dati scientifici quando fornisce la potenza di un'automobile o la misura della RAM di un computer, quando invece è la vecchia tecnica commerciale della Cocacola o altra bevanda: vendere due al posto di uno per incrementare i profitti. E poi ripetere l'incremento.
Lì dove una volta la misura normale della bottiglia di cocacola era 20 cl (ricordate la bottiglietta di vetro?), adesso è 2l. Ma quanta cocacola dobbiamo bere? Ma quanti cavalli deve avere un'auto per andare a 10 km/h nel traffico cittadino? Ma quanta RAM ci vuole per far girare inutili animazioni sui computer di oggi, basati su un sw ipercolesterolemico? (Mi riferisco a programmi sw scritti volutamente in modo da saturare tutte le risorse).
Dice Bardi: "l’esaurimento è il vero problema. In un mondo dove Marchionne guadagna 500 o mille volte lo stipendio di un operaio (uno con il lavoro intendo, non un disoccupato) dovremmo preoccuparci secondo lui di ridurre il nostro tenore di vita. Per lui Marchionne e simili non sono un problema.
Le cose non sono così semplici dice Bardi. Forse non sono così semplici come dice lui.