Passato indenne alle inchieste che l’hanno coinvolto, saranno le profezie Maya a far cadere una volta per tutte Silvio Berlusconi.
A profetizzare questo evento, che nella realtà dei fatti è pura fantascienza, è il regista Roland Emmerich che nel suo ultimo film, 2012, si diverte a giocare un pò crudelmente col Presidente del Consiglio italiano facendolo morire in maniera plateale mentre prega con la famiglia in Piazza San Pietro, nella spettacolare sequenza dello sgretolamento della Basilica pontificia.
Nonostante il regista ci tenga a specificare che il premier cinematografico non è Silvio Berlusconi, le fattezze fisiche dell’attore tradiscono una poco casuale somiglianza col nostro presidente del consiglio. Comunque lo pseudo Berlusconi non ha di che disperarsi. A fargli compagnia nel funesto destino che Emmerich gli ha riservato, ci sarà anche il presidente afroamericano degli Stati Uniti, interpretato da Danny Glover, che sacrificherà la sua vita restando fino alla fine accanto al suo popolo. Nel film tutti i leader mondiali nascondono alle masse l’imminente disastro e si preparano a fuggire su moderne arche di Noè insieme ad altre 400mila persone scelte con deprecabili canoni di eugenetica, ad eccezione del presidente italiano e di quello americano appunto.
"Volevamo che un capo di Stato di un Paese importante restasse indietro nella fuga perchè si era fermato a pregare Abbiamo scelto quello italiano", dice Emmerich in un’intervista, che poi aggiunge “Non c'è dubbio che, in un caso come quello del film il vostro primo ministro sarebbe il primo a correre in Cina per salire sull'arca di Noè. Per dirla tutta, ha già comprato un posto”.
Enrica Raia
A profetizzare questo evento, che nella realtà dei fatti è pura fantascienza, è il regista Roland Emmerich che nel suo ultimo film, 2012, si diverte a giocare un pò crudelmente col Presidente del Consiglio italiano facendolo morire in maniera plateale mentre prega con la famiglia in Piazza San Pietro, nella spettacolare sequenza dello sgretolamento della Basilica pontificia.
Nonostante il regista ci tenga a specificare che il premier cinematografico non è Silvio Berlusconi, le fattezze fisiche dell’attore tradiscono una poco casuale somiglianza col nostro presidente del consiglio. Comunque lo pseudo Berlusconi non ha di che disperarsi. A fargli compagnia nel funesto destino che Emmerich gli ha riservato, ci sarà anche il presidente afroamericano degli Stati Uniti, interpretato da Danny Glover, che sacrificherà la sua vita restando fino alla fine accanto al suo popolo. Nel film tutti i leader mondiali nascondono alle masse l’imminente disastro e si preparano a fuggire su moderne arche di Noè insieme ad altre 400mila persone scelte con deprecabili canoni di eugenetica, ad eccezione del presidente italiano e di quello americano appunto.
"Volevamo che un capo di Stato di un Paese importante restasse indietro nella fuga perchè si era fermato a pregare Abbiamo scelto quello italiano", dice Emmerich in un’intervista, che poi aggiunge “Non c'è dubbio che, in un caso come quello del film il vostro primo ministro sarebbe il primo a correre in Cina per salire sull'arca di Noè. Per dirla tutta, ha già comprato un posto”.
Enrica Raia
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