E` prevista a fine Febbraio, la visita della cometa C/2007 N3, "Lulin" per gli amici, che dovrebbe essere visibile addirittura ad occhio nudo e sicuramente con un binocolo decente.
Secondo i ricercatori è la prima volta che la cometa visita questa parte del sistema solare e la sua coda si estenderà per ben 8 volte il diametro del disco lunare.
Le comete sono ammassi ghiacciati di polvere e roccia, residui della formazione del sistema solare e avvicinandosi al Sole gli strati più esterni vaporizzano dando vita al fenomeno della coda che si estende in direzione opposta a quella del nostro astro.
Secondo l`astronomo e scrittore "Gary Kronk", intervistato dal magazine New Scientist, il 24 febbraio sarà il giorno di maggiore visibilità della cometa, che transiterà ad appena 61 milioni di kilometri dalla Terra, raggiungendo mangnitudo 5.
Secondo gli astronomi "Lulin", scoperta nel 2007, sarebbe in viaggio da almeno 10 milioni di anni prima di giungere nel nostro sistema solare.
Questo significa anche che l`ultimo transito dell`oggetto nel nostro sistema, risale appunto a 10 milioni di anni fa o che addirittura l`affascinante conglomerato ghiacciato, faccia solo oggi la sua prima comparsa nel nostro vicinato spaziale, provenendo dalla "Nube di Oort".
C/2007 N3 è stata scoperta da uno studente cinese di appena 19 anni, Quanzhi Ye, nella notte dell`11 luglio 2007, durante una esplorazione celeste all`osservatorio di Lulin a Taiwan.
Quello che inizialmente era stato identificato come un asteroide, si è rivelata poi essere appunto la cometa che oggi prende il nome dell`osservatorio.
Se la cometa sarà realmente visibile ad occhio nudo o meno, dipende dalla sua interazione con il sole e quanto quest`ultimo sarà in grado di vaporizzare la sua "crosta".
Se come si pensa questo è il suo primo ingresso nel sistema solare, non è possibile fare previsioni accurate.
La cometa infatti potrebbe resistere efficacemente al calore solare e non mostrare neanche la "coda". Secondo il dott. Kronk però, l`oggetto passerà talmente vicino alla nostra stella che questo è altamente improbabile e dovrebbe appunto registrarsi una magnitudo tale da renderla visibile anche ad occhio nudo.
Incertezza anche sul numero di code che mostrerà la cometa. Lulin infatti potrebbe far parte di quel gruppo ristretto che mostra due code, a causa del particolare allineamento della sua orbita con quella terrestre rispetto al Sole.
L`ultima cometa a mostrare una "anti-coda", sottolinea Kronk, è stata Arend-Roland nel 1957.
L`osservazione di questa cometa così antica e misteriosa, sta tenendo non solo gli astronomi con il fiato sospeso, ma anche gli astrobiologi si preparano a mesi di osservazioni, nella speranza di rafforzare con i rilevamenti l`ipotesi che un po` dell`acqua terrestre dei primordi, ci sia stata regalata proprio dal ghiaccio di queste imprevedibili e antiche visitatrici
Secondo i ricercatori è la prima volta che la cometa visita questa parte del sistema solare e la sua coda si estenderà per ben 8 volte il diametro del disco lunare.
Le comete sono ammassi ghiacciati di polvere e roccia, residui della formazione del sistema solare e avvicinandosi al Sole gli strati più esterni vaporizzano dando vita al fenomeno della coda che si estende in direzione opposta a quella del nostro astro.
Secondo l`astronomo e scrittore "Gary Kronk", intervistato dal magazine New Scientist, il 24 febbraio sarà il giorno di maggiore visibilità della cometa, che transiterà ad appena 61 milioni di kilometri dalla Terra, raggiungendo mangnitudo 5.
Secondo gli astronomi "Lulin", scoperta nel 2007, sarebbe in viaggio da almeno 10 milioni di anni prima di giungere nel nostro sistema solare.
Questo significa anche che l`ultimo transito dell`oggetto nel nostro sistema, risale appunto a 10 milioni di anni fa o che addirittura l`affascinante conglomerato ghiacciato, faccia solo oggi la sua prima comparsa nel nostro vicinato spaziale, provenendo dalla "Nube di Oort".
C/2007 N3 è stata scoperta da uno studente cinese di appena 19 anni, Quanzhi Ye, nella notte dell`11 luglio 2007, durante una esplorazione celeste all`osservatorio di Lulin a Taiwan.
Quello che inizialmente era stato identificato come un asteroide, si è rivelata poi essere appunto la cometa che oggi prende il nome dell`osservatorio.
Se la cometa sarà realmente visibile ad occhio nudo o meno, dipende dalla sua interazione con il sole e quanto quest`ultimo sarà in grado di vaporizzare la sua "crosta".
Se come si pensa questo è il suo primo ingresso nel sistema solare, non è possibile fare previsioni accurate.
La cometa infatti potrebbe resistere efficacemente al calore solare e non mostrare neanche la "coda". Secondo il dott. Kronk però, l`oggetto passerà talmente vicino alla nostra stella che questo è altamente improbabile e dovrebbe appunto registrarsi una magnitudo tale da renderla visibile anche ad occhio nudo.
Incertezza anche sul numero di code che mostrerà la cometa. Lulin infatti potrebbe far parte di quel gruppo ristretto che mostra due code, a causa del particolare allineamento della sua orbita con quella terrestre rispetto al Sole.
L`ultima cometa a mostrare una "anti-coda", sottolinea Kronk, è stata Arend-Roland nel 1957.
L`osservazione di questa cometa così antica e misteriosa, sta tenendo non solo gli astronomi con il fiato sospeso, ma anche gli astrobiologi si preparano a mesi di osservazioni, nella speranza di rafforzare con i rilevamenti l`ipotesi che un po` dell`acqua terrestre dei primordi, ci sia stata regalata proprio dal ghiaccio di queste imprevedibili e antiche visitatrici
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