SYDNEY - Una campagna per combattere la crisi climatica, partita in Australia due anni fa con poco più di due milioni di partecipanti, raggiungerà proporzioni davvero globali questo sabato sera. La Earth Hour o Ora della Terra, il black-out volontario di un'ora (dalle 20,30), delle luci di casa, dei locali, e dei gioielli artistici e architettonici del mondo, conta quest'anno su un miliardo di partecipanti in 2848 città di 83 paesi, fra cui oltre 60 capitali. Gli organizzatori del Wwf affermano che spegnere la luce per un'ora sarà un referendum mondiale, che manderà un potente messaggio collettivo sull'importanza dell'azione per combattere il cambiamento climatico.
Specie in vista del vertice di dicembre a Copenaghen, dove i leader del mondo dovranno formulare una strategia comune e forte contro il riscaldamento globale. Il gesto serve anche a ricordare che tutti debbono riflettere su come consumano energia, e modificare le abitudini quotidiane per consumare meno. Per molti poi sarà l'occasione di una serata romantica a lume di candela, mentre gli astronomi raccomandano di studiare le stelle, nel cielo notturno finalmente indisturbato dalle luci della città.
La staffetta prende il via nel piccolo arcipelago delle Chatham, la terra abitata più vicina alla linea della data, dove le 20,30 locali corrispondono alle 7,45 in Italia, e dove saranno spenti i generatori a diesel, visto che non vi è corrente elettrica. Il testimone passa 45 minuti dopo alla Nuova Zelanda, due ore dopo (le 10,30 in Italia) all'Australia orientale dove si immergeranno nel buio Sydney e Melbourne, e quindi a Seoul, Pechino, e via via fino a Mosca, Atene, Città del Capo, Parigi, Londra, per finire a Las Vegas. Dopo la Sky Tower di Auckland e l'Opera House di Sydney rimarranno man mano a luci spente i luoghi simbolo della civiltà umana, dall'Acropoli di Atene alla Tour Eiffel, da Piccadilly Circus al Cristo Redentore di Rio, alle Cascate del Niagara.
In Italia si spegnerà anche la Cupola di San Pietro mentre il capitano della Roma, Francesco Totti, spingerà l'interruttore per il Colosseo. Tra gli altri monumenti al buio Ponte di Rialto, Torre di Pisa, Valle dei Templi, Castello Sforzesco e Acquario di Genova.
Molte le personalità che hanno dato sostegno all'iniziativa del Wwf, fra cui i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Desmond Tutu, l'astrofisica Margherita Hack, il premio Oscar Cate Blanchett e l'astronauta Roberto Vittori.
Specie in vista del vertice di dicembre a Copenaghen, dove i leader del mondo dovranno formulare una strategia comune e forte contro il riscaldamento globale. Il gesto serve anche a ricordare che tutti debbono riflettere su come consumano energia, e modificare le abitudini quotidiane per consumare meno. Per molti poi sarà l'occasione di una serata romantica a lume di candela, mentre gli astronomi raccomandano di studiare le stelle, nel cielo notturno finalmente indisturbato dalle luci della città.
La staffetta prende il via nel piccolo arcipelago delle Chatham, la terra abitata più vicina alla linea della data, dove le 20,30 locali corrispondono alle 7,45 in Italia, e dove saranno spenti i generatori a diesel, visto che non vi è corrente elettrica. Il testimone passa 45 minuti dopo alla Nuova Zelanda, due ore dopo (le 10,30 in Italia) all'Australia orientale dove si immergeranno nel buio Sydney e Melbourne, e quindi a Seoul, Pechino, e via via fino a Mosca, Atene, Città del Capo, Parigi, Londra, per finire a Las Vegas. Dopo la Sky Tower di Auckland e l'Opera House di Sydney rimarranno man mano a luci spente i luoghi simbolo della civiltà umana, dall'Acropoli di Atene alla Tour Eiffel, da Piccadilly Circus al Cristo Redentore di Rio, alle Cascate del Niagara.
In Italia si spegnerà anche la Cupola di San Pietro mentre il capitano della Roma, Francesco Totti, spingerà l'interruttore per il Colosseo. Tra gli altri monumenti al buio Ponte di Rialto, Torre di Pisa, Valle dei Templi, Castello Sforzesco e Acquario di Genova.
Molte le personalità che hanno dato sostegno all'iniziativa del Wwf, fra cui i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Desmond Tutu, l'astrofisica Margherita Hack, il premio Oscar Cate Blanchett e l'astronauta Roberto Vittori.
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