C’e’ una mail che sta girando da qualche tempo. Il passaparola di un articolo ci racconta come stia avvenendo la privatizzazione dell’acqua pubblica nel nostro paese.
In Italia, mentre si discute della scuola pubblica, il governo di Silvio Berlusconi ha approvato in Parlamento l’articolo 23bis del decreto legge 112, di Tremonti. Questo articolo prevede che la gestione dei servizi idrici sarà sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. L’acqua potrebbe non essere piu’ un bene pubblico, ma sarà gestita privatamente da multinazionali internazionali. Quelle stesse multinazionali che attualmente gestiscono le acque minerali.
A Latina ad esempio e’ gia’ stato deciso dalla Veolia un aumento del 300 per cento sulle bollette. Ecco allora il decreto legge:
“2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite[…]
5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.[…]
(10. d.) tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche’ in materia di acqua“.
Poco a poco si sta concretizzando il disegno di alcuni "ladri dell'umanità". Ricordo molto bene i discorsi di alcuni dirigenti di un'azienda divenuta SpA, grazie a leggi apposite, dopo essere stata municipale e quindi detenere i servizi della provincia in cui risiedeva, sul fatto che alcuni pozzi d'acqua in loro gestione, erano chimicamente inseribili in acque oligominerali; si lamentavano del fatto di non aver potuto incanalare queste acque in stabilimenti atti a fornire una nuova acqua minerale nel mercato. Acque pubbliche, sottratte al cittadino e poste in vendita nei negozi alimentari. Allora l'azienda non aveva molti agganci nelle multinazionali del settore e si vociferava di concorrenza limitante. Poi l'azienda si aggregò con altre (avete presente le scatole cinesi del mercato?), ed ecco che la qualità dell'acqua al rubinetto, rientrava poco a poco nei limiti di legge, calando di qualità dato che era ben superiore. Questioni di costi: mantenere i parametri entro i limiti di legge è più economico. Meglio mescolare l'acqua ottima con acqua scarsa, si ottiene maggiori volumi e questi, si possono vendere a ulteriori clienti che visto la metratura aumentata, le leggi attuali ne consentono l'ampliamento del bacino d'utenza. Poco importa se il "prodotto" (come viene chiamato dai commercianti, qualsiasi cosa produca lucro e denaro) è di scarsa qualità e i cittadini si lamentano. Rientra nei parametri e poi, cari cittadini, c'è gente che acqua così se la scorda...
Oggi l'azienda è sempre più controllata dalle varie multinazionali del settore, nascondendosi da banche elargenti sovvenzioni. Le stesse multinazionali che offrendosi, magnanime, di gestire il servizio dell'acqua, provocarono la guerra civile in Colombia, non molto tempo fa.
Ma la gente oltre a non sapere, non vuole sapere: Cosa vuoi che succeda? Ah sì è aumentato un po' il prezzo in bolletta, bhè, forse il doppio .. ma dai sono tutti complotti.
Ma anche volendo fare qualcosa, che si fa? Oramai nessuno ha il potere di contrapporsi, è un muro di gomma. Aspettiamoci il peggio, che non mancherà di venire, vedrete.
Nessun commento:
Posta un commento