Si sono affrontati in televisione, il ministro e le parti dei lavoratori, per una tournè dove chiarire agli Italiani, qual ora ce ne fosse bisogno, la nuova legge che si vuol passare per tutelare i cittadini, dagli scioperi selvaggi su trasporti pubblici; questo a seguito di abusi eseguiti ultimamente che hanno messo in ginocchio il paese.
La gente non ha difficoltà a capire che se non si regola questa astinenza dal lavoro, i danni li pagano loro e non l'obiettivo della causa sindacale in atto.
Il dibattito si è svolto fra battute a volte mordenti a volte sotto tono, sempre puntualizzando il raggiungimento della garanzia di usufruire di servizi da parte del cittadino. Da un parte e dal altra.
Sono state sottolineate perplessità sul provvedimento che si vuole prendere poichè, a detta del sindacato, questo potrebbe minare il diritto allo sciopero.
In sostanza il provvedimento pone che siano autorizzati solo quegli scioperi ai quali la parte richiedente, sia rappresentativa per la maggioranza del settore interessato, ponendo regole che invitino a coesioni su forze sindacali minori, che non raggiungano questo tetto e comunque, un referendum fra i lavoratori iscritti e/o partecipanti alle attività sindacali, al fine di raggiungere il quorum richiesto per l'avviso allo sciopero: questo comunque, dovrà essere anticipatamente con due settimane di preavviso, sottoscritto dal singolo lavoratore. Altresì laddove vi siano interruzioni di servizio pubblico già per altro regolate da una legge penale, s'inserisca una sanzione da 500€ a 5000€, riscossi dall'ente attualmente appaltato per le entrate tributive.
I sindacati hanno condotto il gioco, facendo forza su quei aspetti che minano il loro potere contrattuale in caso di sciopero. Si è spiegato lo sciopero virtuale, dove il lavoratore che sciopera, lavora comunque, non percepisce la paga ma l'azienda devolve la sua retribuzione, in opere socialmente utili.
Hanno presentato sorpresa nella comunicazione del ministro al fatto che il servizio minimo, spesso non viene garantito, cadendo dalle nuvole e chiedendone esempi. Al che il ministro non solo forniva eventi, ma per l'appunto rafforzava che il provvedimento da prendere è fatto per proteggere il cittadino da questi, sciagurati eventi.
In somma: è facile convincere che tutto sia fatto per garantire la massa. Che ci sono lavoratori "mostri" che da una posizione privilegiata impongono pene e fatiche ai cittadini e che un provvedimento del genere, al quale le parti hanno confermato di avere un incontro per raggiungere un accordo, sia il toccasana di posizioni di lotta contrattuale anti sociale e di vecchia data.
La realtà:
L'azienda XYZ operante in qualunque servizio di pubblica utilità, ha l'obbligo di garantire un servizio minimo; l'otteperanza a questo e regolata da forti sanzioni ma garantita da forze dell'ordine che precettano quei lavoratori, indispensabili a garantire il servizio e che sono indicati dalla stessa azienda.
Ne consegue che in caso di sciopero, detta azienda, non solo risparmia quei lavoratori dei quali può fare a meno ma guadagna dato che il servizio è pagato in abbonamento e il disservizio non può esserle imputato.
Oltremodo, può far fronte alle sovvenzioni di legge che vengono date in casi come questi.
Chi paga il conto è sempre il lavoratore ed il cittadino.
I P O C R I T I !
Fate per legge rispettare i contratti alle aziende con sanzioni equiparate in % come proposte nell'accordo a scapito degli sciagurati scioperanti.
Ritornate a gestire e governare le cose pubbliche alle quali siete stati chiamati invece di farle dirigere a ditte di comodo.
Sempre più, giorno dopo giorno, a livello di schiavo, sena nemmeno saperlo: questo è quanto i governi di tutto il mondo stanno operando a danno contro l'umanità.
V E R G O G N A !
La gente non ha difficoltà a capire che se non si regola questa astinenza dal lavoro, i danni li pagano loro e non l'obiettivo della causa sindacale in atto.
Il dibattito si è svolto fra battute a volte mordenti a volte sotto tono, sempre puntualizzando il raggiungimento della garanzia di usufruire di servizi da parte del cittadino. Da un parte e dal altra.
Sono state sottolineate perplessità sul provvedimento che si vuole prendere poichè, a detta del sindacato, questo potrebbe minare il diritto allo sciopero.
In sostanza il provvedimento pone che siano autorizzati solo quegli scioperi ai quali la parte richiedente, sia rappresentativa per la maggioranza del settore interessato, ponendo regole che invitino a coesioni su forze sindacali minori, che non raggiungano questo tetto e comunque, un referendum fra i lavoratori iscritti e/o partecipanti alle attività sindacali, al fine di raggiungere il quorum richiesto per l'avviso allo sciopero: questo comunque, dovrà essere anticipatamente con due settimane di preavviso, sottoscritto dal singolo lavoratore. Altresì laddove vi siano interruzioni di servizio pubblico già per altro regolate da una legge penale, s'inserisca una sanzione da 500€ a 5000€, riscossi dall'ente attualmente appaltato per le entrate tributive.
I sindacati hanno condotto il gioco, facendo forza su quei aspetti che minano il loro potere contrattuale in caso di sciopero. Si è spiegato lo sciopero virtuale, dove il lavoratore che sciopera, lavora comunque, non percepisce la paga ma l'azienda devolve la sua retribuzione, in opere socialmente utili.
Hanno presentato sorpresa nella comunicazione del ministro al fatto che il servizio minimo, spesso non viene garantito, cadendo dalle nuvole e chiedendone esempi. Al che il ministro non solo forniva eventi, ma per l'appunto rafforzava che il provvedimento da prendere è fatto per proteggere il cittadino da questi, sciagurati eventi.
In somma: è facile convincere che tutto sia fatto per garantire la massa. Che ci sono lavoratori "mostri" che da una posizione privilegiata impongono pene e fatiche ai cittadini e che un provvedimento del genere, al quale le parti hanno confermato di avere un incontro per raggiungere un accordo, sia il toccasana di posizioni di lotta contrattuale anti sociale e di vecchia data.
La realtà:
L'azienda XYZ operante in qualunque servizio di pubblica utilità, ha l'obbligo di garantire un servizio minimo; l'otteperanza a questo e regolata da forti sanzioni ma garantita da forze dell'ordine che precettano quei lavoratori, indispensabili a garantire il servizio e che sono indicati dalla stessa azienda.
Ne consegue che in caso di sciopero, detta azienda, non solo risparmia quei lavoratori dei quali può fare a meno ma guadagna dato che il servizio è pagato in abbonamento e il disservizio non può esserle imputato.
Oltremodo, può far fronte alle sovvenzioni di legge che vengono date in casi come questi.
Chi paga il conto è sempre il lavoratore ed il cittadino.
I P O C R I T I !
Fate per legge rispettare i contratti alle aziende con sanzioni equiparate in % come proposte nell'accordo a scapito degli sciagurati scioperanti.
Ritornate a gestire e governare le cose pubbliche alle quali siete stati chiamati invece di farle dirigere a ditte di comodo.
Sempre più, giorno dopo giorno, a livello di schiavo, sena nemmeno saperlo: questo è quanto i governi di tutto il mondo stanno operando a danno contro l'umanità.
V E R G O G N A !
2 commenti:
Anche sindacalista mi diventi?
:D
Cmq a quando l'albo dei programmatori-tecnici-installatori di reti-...?
Quella categoria di lavoratori ai quali gli amici chiedono: ma come si fa a rimettere a posto il colore delle finestre di win? Il mio sistema va lento, che devo fare?
Perche' questo tipo di domande non vengono poste all'elettricista che cambia un interuttore, ad un idraulico che cambia la guarnizione che perde, all'imbianchino che deve rasare una parete, ...
insomma vorrei la par-condicio lavorativa e magari anche la par condicio retributiva comparata a quella dei politici! rotfl
bon torno al lavoro che se no mi faccio venire un fegato grosso a quest'ora di mattina...
rotfl
Ottima cosa,
mi pare che l'albo IT dovrebbe già esserci, riservato agli Amici degli Amici, chiaro.
Sotto contratto aziendale, ci sono parametri che regolano l'attività di questi lavoratori, il problema che forse, sono inquadrati poco più che animali da lavoro con regolamenti al limite del risibile.
Un ambiente dove per il fatto che maneggi con Pc et simila, devi sapere tutto, tanto ... è facile no?
Come se avendo la patente, ti venisse chiesto:" Bhè visto che lei è "tennico", mi metta a posto il motore di questo autobus che consuma troppo: lei ha la patente, quindi dovrebbe essere in grado di farlo. Come?, Che vuol dire non lo sa? Allora ha rubato il titolo! ... Lo sapevo, voi addetti in realtà non capite nulla!"
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