Vi ricordate la Maruti? Guardatela nella foto giù. Secondo me, è la "mamma" della Tata Nano. La Maruti è una Casa automobilistica indiana, che collabora con la giapponese Suzuki: la prima vettura prodotta è stata la Maruti 800. Allora, il signor Tata, che è un genio, ha pensato bene di imitare la Maruti, e di riversare qualla concezione di auto nella Nano. Ovviamente, eliminando parecchie dotazioni.
Leggo che la Tata Nano sarebbe pericolosa. È tutto tremendamente relativo. Mi spiego. In Italia, possono circolare le microcar. Sono quadricicli leggeri diesel, con una cilindrata bassissima, fatte di vetroresina: secondo voi, è più pericolosa una microcar o la Tata Nano? Oltretutto, per guidare la Tata Nano ci vorrebbe la patente per le auto: è una macchina. Per guidare le microcar, no.
Leggo che la Tata Nano non farebbe status symbol. Sicché un italiano, se la Nano arrivasse da noi, non la comprerebbe. Fesserie, l'acquisterebbe eccome. Perché le famiglie italiane fanno i debiti in continuazione, e usano le carte revolving per fare la spesa. Sono in pochi ad avere i soldi per farsi la macchina
La Nano in India costerà circa 2.000 euro, la versione europea 5.000! Ratan Tata ha dichiarato che il divario è giustificato dal fatto che la Nano per l'Europa dovrà essere conforme alle normative in materia di sicurezza e di ambiente.
Ora mi chiedo: cosa ci devono mettere in quella macchina per far lievitare il prezzo del 250%?
E in India, venderanno Nano poco sicure e molto inquinanti, così milioni di vetture contribuiranno a inquinare l'aria del pianeta, mentre quelle 3 o 4 che venderanno in Europa emetteranno fiorellini allo scarico?
Chi vive in India vi può dire con assoluta certezza che [...] questa
della Tata è l'ennesima grande bufala.
I 5.000 euro sono ingiustificati, è solo un prezzo di posizionamento rispetto ai listini europei. E non venderanno mai tutte quelle che dichiarano di voler vendere, per una semplice ragione: la Tata costruisce rottami, gli Indiani lo sanno già, il resto del mondo sta per scoprirlo.
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