Tempo di vacanze al mare (ma non solo). Ci piacerebbe metterci in mostra con gioielli di valore, ma ben sappiamo che l'eventuale loro perdita o furto, ci farebbero vanificare il gusto di portarli e peggio. Per cui si ripiega con articoli che , pur mantenendo un decoro discreto, non arrivano a certe cifre. Ed ecco riempirci di collanine, braccialetti, anellini, etc., conosciuti in genere anche come, bigiotteria.
Gli oggetti di bigiotteria hanno ormai scalzato il predominio secolare dei gioielli quali unici ornamenti personali. Oggi i bijoux, in quanto a particolarità e ricercatezza, non hanno più nulla da invidiare ai loro rivali più preziosi.
Diffusi sin dall’antichità nella forma di spille, collane, orecchini, bracciali e fermacapelli, nell’antica Grecia e nell’impero romano gli oggetti di bigiotteria erano costituiti soprattutto da pietre semipreziose, legno e altri materiali naturali. Tuttavia il gioiello rimarrà per parecchi secoli il protagonista incontrastato, simbolo di agiatezza ed elevato status sociale.
Sarà la fine del diciannovesimo secolo ad offrire la ribalta alla bistrattata bigiotteria. Nasce, infatti, in Inghilterra il movimento dell’Arts&Crafts che recupera la valenza dell’artigianato e si avvale per le proprie opere di materiali di uso quotidiano. Ma è l’ Art Nouveau a decretare la grande diffusione della bigiotteria.
Essa connota gli ornamenti, come anche all’architettura, con forme dolci e sinuose, che ripropongono soprattutto motivi naturali. L’Art Decò (in particolar modo dopo la Mostra Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne del 1925 tenutasi a Parigi) prosegue l’opera propulsiva nei confronti della bigiotteria, iniziata dal precedente movimento artistico.
Con l’Art Decò i bijoux si caratterizzano per le geometrizzazione delle forme, la stilizzazione dei motivi decorativi e, per la prima volta, l’utilizzo di leghe e metalli come il ferro, il nichel e il cromo. Nel 1922 viene riportata alla luce la tomba del grande faraone Tutankhamon, nella quale viene rinvenuto il corredo funebre contenente numerosi gioielli e oggetti di valore: scoppia una vera e propria “moda egizia” che si ripercuote anche negli oggetti di bigiotteria, come dimostra l’enorme diffusione in quegli anni dei bracciali “alla schiava”.
Negli anni Trenta a dettare la moda saranno le star hollywoodiane. Esse indossano bijoux vistosi ed appariscenti, spesso di pietre sintetiche, esibiti per attirare tutti riflettori su di sè. Con la Seconda Guerra Mondiale lo sfarzo hollywoodiano sembra lontano anni luce. È la sobrietà a farla da padrona, gli unici ornamenti sono le spille patriottiche indossate dalle donne per solidarietà con i soldati al fronte.
Nel dopoguerra una tappa molto importante, nell’evoluzione della bigiotteria, sarà senza dubbio l’utilizzo del cristallo Swarovski, che avrà un enorme e duraturo successo. Venduto già dagli anni Trenta ad altre aziende, troverà impiego nella moda solo successivamente.
A decretare, infatti, il suo ingresso ufficiale nella moda, nel 1955, sarà la creazione, per il grande stilista francese Christin Dior, dell’ “Aurora Borealis”, un particolare modello di Swarovski ricoperto da sottili strati di metallo. Negli anni Sessanta e Settanta, con l’avvento dei movimenti hippy, si avranno bijoux etnici, dai colori psichedelici, le forme futuristiche.
I materiali utilizzati sono poveri (spesso di scarto); viene adoperata in particolar modo la plastica. Attualmente tutti i più grandi marchi di moda hanno concesso un’ampia fetta della produzione e del mercato alla bigiotteria. Frutto di produzione seriale oppure di lavorazione artigianale, ormai i bijoux godono di una diffusione straordinaria e vengono sfoggiati con vanto quasi più dei classici gioielli.
I materiali utilizzati sono fra i più svariati. Fra le pietre troviamo: l’amazzonite ( pietra dura di colore verde smeraldo o verde mela), il diaspro (compatta e opaca, di colore rosso, giallo e verde), la corniola (minerale di colore rosso), l’ematite (si presenta sotto forma sia di cristalli distinti, di colore grigio-acciaiao, sia in aggregati granulari), la fluorite (minerale trasparente o variamente sfumato), l’ossidiana (roccia eruttiva a pasta vetrosa di colore scuro), sodalità (roccia eruttiva di colore azzurro o grigio), l’agata (minerale di vario colore), l’avventurina (varietà di quarzo che presenta un luccichio giallo, azzurro, verde o rosso), l’onice (minerale che presenta striature o zonature a colori contrastanti), l’occhio di tigre (varietà di quarzo che presenta un riflesso mobile di color giallo-oro molto splendente), la paesina (roccia di colore rosso, marrone, verde), la rodonite (minerale di colore rosso bruno).
I metalli e le leghe più adoperate sono invece: ferro, acciaio, ottone, alluminio, rame e nichel. Tuttavia i materiali non si esauriscono qui: abbiamo, infatti, anche vetro, plastica, plexiglass, pelle, materiali naturali (legno, caucciù, ciottoli, conchiglie, sabbia etc…)
I bijoux possono essere essenzialmente classificati nelle seguenti categorie:
Gli oggetti di bigiotteria hanno ormai scalzato il predominio secolare dei gioielli quali unici ornamenti personali. Oggi i bijoux, in quanto a particolarità e ricercatezza, non hanno più nulla da invidiare ai loro rivali più preziosi.
Diffusi sin dall’antichità nella forma di spille, collane, orecchini, bracciali e fermacapelli, nell’antica Grecia e nell’impero romano gli oggetti di bigiotteria erano costituiti soprattutto da pietre semipreziose, legno e altri materiali naturali. Tuttavia il gioiello rimarrà per parecchi secoli il protagonista incontrastato, simbolo di agiatezza ed elevato status sociale.
Sarà la fine del diciannovesimo secolo ad offrire la ribalta alla bistrattata bigiotteria. Nasce, infatti, in Inghilterra il movimento dell’Arts&Crafts che recupera la valenza dell’artigianato e si avvale per le proprie opere di materiali di uso quotidiano. Ma è l’ Art Nouveau a decretare la grande diffusione della bigiotteria.
Essa connota gli ornamenti, come anche all’architettura, con forme dolci e sinuose, che ripropongono soprattutto motivi naturali. L’Art Decò (in particolar modo dopo la Mostra Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne del 1925 tenutasi a Parigi) prosegue l’opera propulsiva nei confronti della bigiotteria, iniziata dal precedente movimento artistico.
Con l’Art Decò i bijoux si caratterizzano per le geometrizzazione delle forme, la stilizzazione dei motivi decorativi e, per la prima volta, l’utilizzo di leghe e metalli come il ferro, il nichel e il cromo. Nel 1922 viene riportata alla luce la tomba del grande faraone Tutankhamon, nella quale viene rinvenuto il corredo funebre contenente numerosi gioielli e oggetti di valore: scoppia una vera e propria “moda egizia” che si ripercuote anche negli oggetti di bigiotteria, come dimostra l’enorme diffusione in quegli anni dei bracciali “alla schiava”.
Negli anni Trenta a dettare la moda saranno le star hollywoodiane. Esse indossano bijoux vistosi ed appariscenti, spesso di pietre sintetiche, esibiti per attirare tutti riflettori su di sè. Con la Seconda Guerra Mondiale lo sfarzo hollywoodiano sembra lontano anni luce. È la sobrietà a farla da padrona, gli unici ornamenti sono le spille patriottiche indossate dalle donne per solidarietà con i soldati al fronte.
Nel dopoguerra una tappa molto importante, nell’evoluzione della bigiotteria, sarà senza dubbio l’utilizzo del cristallo Swarovski, che avrà un enorme e duraturo successo. Venduto già dagli anni Trenta ad altre aziende, troverà impiego nella moda solo successivamente.
A decretare, infatti, il suo ingresso ufficiale nella moda, nel 1955, sarà la creazione, per il grande stilista francese Christin Dior, dell’ “Aurora Borealis”, un particolare modello di Swarovski ricoperto da sottili strati di metallo. Negli anni Sessanta e Settanta, con l’avvento dei movimenti hippy, si avranno bijoux etnici, dai colori psichedelici, le forme futuristiche.
I materiali utilizzati sono poveri (spesso di scarto); viene adoperata in particolar modo la plastica. Attualmente tutti i più grandi marchi di moda hanno concesso un’ampia fetta della produzione e del mercato alla bigiotteria. Frutto di produzione seriale oppure di lavorazione artigianale, ormai i bijoux godono di una diffusione straordinaria e vengono sfoggiati con vanto quasi più dei classici gioielli.
I materiali utilizzati sono fra i più svariati. Fra le pietre troviamo: l’amazzonite ( pietra dura di colore verde smeraldo o verde mela), il diaspro (compatta e opaca, di colore rosso, giallo e verde), la corniola (minerale di colore rosso), l’ematite (si presenta sotto forma sia di cristalli distinti, di colore grigio-acciaiao, sia in aggregati granulari), la fluorite (minerale trasparente o variamente sfumato), l’ossidiana (roccia eruttiva a pasta vetrosa di colore scuro), sodalità (roccia eruttiva di colore azzurro o grigio), l’agata (minerale di vario colore), l’avventurina (varietà di quarzo che presenta un luccichio giallo, azzurro, verde o rosso), l’onice (minerale che presenta striature o zonature a colori contrastanti), l’occhio di tigre (varietà di quarzo che presenta un riflesso mobile di color giallo-oro molto splendente), la paesina (roccia di colore rosso, marrone, verde), la rodonite (minerale di colore rosso bruno).
I metalli e le leghe più adoperate sono invece: ferro, acciaio, ottone, alluminio, rame e nichel. Tuttavia i materiali non si esauriscono qui: abbiamo, infatti, anche vetro, plastica, plexiglass, pelle, materiali naturali (legno, caucciù, ciottoli, conchiglie, sabbia etc…)
I bijoux possono essere essenzialmente classificati nelle seguenti categorie:
- Bijoux de coutoure: è il bijoux di alta foggia, destinato all’ambito dell’alta moda
- Bijoux di fantasia: di qualità medio-alta, è l’articolo di bigiotteria rivolto ad un pubblico più ampio da abbinare al pret-à-porter
- Bijoux in serie: prodotto in migliaia di pezzi, economico è indirizzato al vasto pubblico popolare
Come orientarsi per l’acquisto della bigiotteria
Negli ultimi anni sono sorte numerose catene di negozi specializzate in bigiotteria seriale; fra le più famose troviamo: “Carina bijoux”, “Couture & beauty” e “Accesorize” (dove, però, non vi sono esclusivamente bijoux, ma accessori di vario genere).
Per i bijoux di fantasia sono le grandi marche ad offrire ampia scelta: Breil, Fossil, Morellato, Nomination. La bigiotteria è molto diffusa anche nei mercatini di artigianato, nei quali, molte volte, possiamo imbatterci in vere e proprio rarità. Per coloro che sono allergici ai metalli, sono stati creati appositamente bijoux anallergici.
Se poi desiderate un bijoux originale, esclusivo, che rispecchi a pieno la vostra personalità, potete crearne uno con le vostre stesse mani. I materiali sono facilmente reperibili nei negozi di hobbistica e di belle arti, oppure è possibile ordinarli via Internet. Per ottenere un prodotto soddisfacente bastano solo un po’ di manualità, fantasia e molta pazienza. È possibile acquistare articoli di bigiotteria anche in rete, all’interno di siti specializzati.
Tuttavia, soprattutto quando si intendono comprare orecchini, collane o bracciali, è consigliabile indossare il bijoux prima dell’acquisto, perchè è solo provandolo che si può constatare se si addice al proprio viso o comunque alla propria persona.
Ad ogni occasione il suo bijoux
I bijoux sono indossati indistintamente da persone di ogni età, sia in occasioni importanti sia per una semplice uscita con gli amici. Per eventi in cui sono richieste maggiore formalità ed eleganza, sono preferibili bijoux coordinati di pietre oppure realizzati con metalli opachi o lucidi.
Questi ultimi si adattano bene anche a situazioni più informali, in quanto più giovanili e sbarazzini. Per la quotidianità ci si può sbizzarrire e dare spazio alla fantasia. Si possono scegliere forme insolite (che riproducono ad esempio animali o oggetti di uso quotidiano), colori sgargianti, materiali inusuali.
Negli ultimi anni sono sorte numerose catene di negozi specializzate in bigiotteria seriale; fra le più famose troviamo: “Carina bijoux”, “Couture & beauty” e “Accesorize” (dove, però, non vi sono esclusivamente bijoux, ma accessori di vario genere).
Per i bijoux di fantasia sono le grandi marche ad offrire ampia scelta: Breil, Fossil, Morellato, Nomination. La bigiotteria è molto diffusa anche nei mercatini di artigianato, nei quali, molte volte, possiamo imbatterci in vere e proprio rarità. Per coloro che sono allergici ai metalli, sono stati creati appositamente bijoux anallergici.
Se poi desiderate un bijoux originale, esclusivo, che rispecchi a pieno la vostra personalità, potete crearne uno con le vostre stesse mani. I materiali sono facilmente reperibili nei negozi di hobbistica e di belle arti, oppure è possibile ordinarli via Internet. Per ottenere un prodotto soddisfacente bastano solo un po’ di manualità, fantasia e molta pazienza. È possibile acquistare articoli di bigiotteria anche in rete, all’interno di siti specializzati.
Tuttavia, soprattutto quando si intendono comprare orecchini, collane o bracciali, è consigliabile indossare il bijoux prima dell’acquisto, perchè è solo provandolo che si può constatare se si addice al proprio viso o comunque alla propria persona.
Ad ogni occasione il suo bijoux
I bijoux sono indossati indistintamente da persone di ogni età, sia in occasioni importanti sia per una semplice uscita con gli amici. Per eventi in cui sono richieste maggiore formalità ed eleganza, sono preferibili bijoux coordinati di pietre oppure realizzati con metalli opachi o lucidi.
Questi ultimi si adattano bene anche a situazioni più informali, in quanto più giovanili e sbarazzini. Per la quotidianità ci si può sbizzarrire e dare spazio alla fantasia. Si possono scegliere forme insolite (che riproducono ad esempio animali o oggetti di uso quotidiano), colori sgargianti, materiali inusuali.
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