Se esiste una cosa di cui soffro il fastidioso marketing è quella dei cellulari e palmari in genere. Questi aggeggi, che si rivelano utili in molti casi, ammesso siano dotati delle ultime tecnologie in fatto di connettività, hanno la pessima abitudine di essere "closed". Ovvero dell'impossibilità di poter usarli nella loro piena capacità. Musiche proprie, tagliate senza pietà perchè qualcuno sospetta siano violatrici di diritti, foto che non si possono scaricare se non con cavetti "addomesticati" opportunamente di fabbrica, applicativi che si rifiutano di funzionare, ricambi introvabili, ecc.
Per non dire dell'impossibilità di attualizzarli con l'ultimo S.O., nemmeno pagando cifroni alla fabbrica costruttrice: devi comperare il nuovo, anzi, passa a contratto di tal compagnia che te lo darà ottimizzato a scaricare solo cavolate a pagamento dalla stessa.
C'è chi dice che l'accordo tra Microsoft e Nokia per portare Office Mobile sui telefonini con Symbian abbia un amaro risvolto della medaglia. E cioè potrebbe rappresentare la resa della società di Redmond nei confronti del suo sistema operativo per smartphone. La collaborazione, dicono alcuni esperti del settore, rischia di diventare l'inizio della fine di Windows Mobile.
Già questa piattaforma non se la passa tanto bene: la release attuale 6.1 ha poco più di un anno di vita, ma risente di uno scarso supporto all'interfaccia touchscreen tanto in voga e di alcune caratteristiche migliorabili.
La versione 6.5 prevista per il prossimo autunno dovrebbe rimettere al passo con i tempi Windows Mobile e dare nuovo smalto al sistema operativo. L'edizione 7, prevista per il tardo 2010, promette di essere un ulteriore salto in avanti. Però nel frattempo la situazione si complica: Android è in ascesa e l'iPhone ha introdotto nuovi paradigmi di utilizzo.
«E' possibile che Microsoft si sia rassegnata a non imporsi nella gara dei sistemi operativi per telefonini, specie ora che Htc e Samsung sembrano orientati su Android», spiega Tero Kuttinen, analista di Mkm Partnes, a Reuters. Il quale, non pago di questa dichiarazione, sostiene come Nokia sia la carta vincente per contrastare Google.
E poi: «I benefici tratti dal raggiungere il volume di Nokia con Office bilanceranno le possibili perdite con i preesistenti utenti di Windows Mobile», sostiene Neil Mawston di Strategy Analytics. Come dire che l'unica ragione per avere il sistema operativo di Microsoft è la piena compabilità con i formati di Windows e Office. Ragione che viene a mancare se Nokia garantisce tutto ciò, con in più il beneplacito della società di Redmond che gli concede il pezzo forte della sua scacchiera.
Difficile, per ora, trarre conclusioni; certo che l'accordo tra le due società porta con sé una serie di congetture. Ma c'è anche chi dice che Windows Mobile abbia tutto da guadagnare. Per esempio, perché di fatto con Office sui Nokia si allarga l'ecosistema di Microsoft, su cui può puntellarsi per soffiare vento nelle vele di Windows Mobile.
E non va scordato nemmeno che questo sistema operativo, che vanta sviluppatori di ogni tipo e applicazioni uniche nel suo genere, è considerato "ideale" per impieghi militari. In ultima analisi, tutto grava sulle spalle della versione 6.5 e Microsoft, c'è da starne certi, non lascerà nulla di intentato.
Per non dire dell'impossibilità di attualizzarli con l'ultimo S.O., nemmeno pagando cifroni alla fabbrica costruttrice: devi comperare il nuovo, anzi, passa a contratto di tal compagnia che te lo darà ottimizzato a scaricare solo cavolate a pagamento dalla stessa.
C'è chi dice che l'accordo tra Microsoft e Nokia per portare Office Mobile sui telefonini con Symbian abbia un amaro risvolto della medaglia. E cioè potrebbe rappresentare la resa della società di Redmond nei confronti del suo sistema operativo per smartphone. La collaborazione, dicono alcuni esperti del settore, rischia di diventare l'inizio della fine di Windows Mobile.
Già questa piattaforma non se la passa tanto bene: la release attuale 6.1 ha poco più di un anno di vita, ma risente di uno scarso supporto all'interfaccia touchscreen tanto in voga e di alcune caratteristiche migliorabili.
La versione 6.5 prevista per il prossimo autunno dovrebbe rimettere al passo con i tempi Windows Mobile e dare nuovo smalto al sistema operativo. L'edizione 7, prevista per il tardo 2010, promette di essere un ulteriore salto in avanti. Però nel frattempo la situazione si complica: Android è in ascesa e l'iPhone ha introdotto nuovi paradigmi di utilizzo.
«E' possibile che Microsoft si sia rassegnata a non imporsi nella gara dei sistemi operativi per telefonini, specie ora che Htc e Samsung sembrano orientati su Android», spiega Tero Kuttinen, analista di Mkm Partnes, a Reuters. Il quale, non pago di questa dichiarazione, sostiene come Nokia sia la carta vincente per contrastare Google.
E poi: «I benefici tratti dal raggiungere il volume di Nokia con Office bilanceranno le possibili perdite con i preesistenti utenti di Windows Mobile», sostiene Neil Mawston di Strategy Analytics. Come dire che l'unica ragione per avere il sistema operativo di Microsoft è la piena compabilità con i formati di Windows e Office. Ragione che viene a mancare se Nokia garantisce tutto ciò, con in più il beneplacito della società di Redmond che gli concede il pezzo forte della sua scacchiera.
Difficile, per ora, trarre conclusioni; certo che l'accordo tra le due società porta con sé una serie di congetture. Ma c'è anche chi dice che Windows Mobile abbia tutto da guadagnare. Per esempio, perché di fatto con Office sui Nokia si allarga l'ecosistema di Microsoft, su cui può puntellarsi per soffiare vento nelle vele di Windows Mobile.
E non va scordato nemmeno che questo sistema operativo, che vanta sviluppatori di ogni tipo e applicazioni uniche nel suo genere, è considerato "ideale" per impieghi militari. In ultima analisi, tutto grava sulle spalle della versione 6.5 e Microsoft, c'è da starne certi, non lascerà nulla di intentato.
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