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giovedì 1 dicembre 2011

Le solite.. manovre

Sono decenni che ripenso a questi discorsi. Ci sono molti aspetti validi, ma c'è un errore di fondo: se stai giocando a carte contro un baro, le leggi della fisica certamente si applicano, ma l'urgenza non è di pensare ad una vita più risparmiosa, quanto piuttosto di far fuori (in un modo o nell'altro) il baro.

Ci riprovo con altre parole, le leggi della fisica e dell'ecologia si applicano sempre, ma raccontava bene Samir Amin in "Il capitalismo senile" come nel Medioevo i saperi immaginari dei chierici fornissero loro un potere reale sul resto della popolazione, e quindi un benessere personale basato sul saper sfruttare la religione dominante, affamando gli altri.

Ecco, viene più facile vedere nel Medioevo un dominio della religione sul sapere, basta pensare a Galileo arrostito un poco o a Giordano Bruno arrostito molto.

Più difficile vedere con chiarezza al giorno d'oggi la religione economica, intrisa di scientismo, in cui siamo immersi. Si, molto spesso ciò che viene chiamato "scienza" è in sostanza un sottoprodotto della religione economica. Qualcuno pensa di fornire dati scientifici quando fornisce la potenza di un'automobile o la misura della RAM di un computer, quando invece è la vecchia tecnica commerciale della Cocacola o altra bevanda: vendere due al posto di uno per incrementare i profitti. E poi ripetere l'incremento.
Lì dove una volta la misura normale della bottiglia di cocacola era 20 cl (ricordate la bottiglietta di vetro?), adesso è 2l. Ma quanta cocacola dobbiamo bere? Ma quanti cavalli deve avere un'auto per andare a 10 km/h nel traffico cittadino? Ma quanta RAM ci vuole per far girare inutili animazioni sui computer di oggi, basati su un sw ipercolesterolemico? (Mi riferisco a programmi sw scritti volutamente in modo da saturare tutte le risorse).

Dice Bardi: "l’esaurimento è il vero problema. In un mondo dove Marchionne guadagna 500 o mille volte lo stipendio di un operaio (uno con il lavoro intendo, non un disoccupato) dovremmo preoccuparci secondo lui di ridurre il nostro tenore di vita. Per lui Marchionne e simili non sono un problema.

Le cose non sono così semplici dice Bardi. Forse non sono così semplici come dice lui.

giovedì 3 novembre 2011

Guerra Iran; pronti?

"Il Guardian di Londra e il New York Times ipotizzano nei prossimi mesi un attacco all'Iran da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna."

Il brutto è che siano i giornali a preparare il terreno!

Il problema è, se conviene e a chi, fare questa guerra.

Gli iteressi in ballo sono molteplici,e se la Cina avrà "convenienze" autorizzerà (non si opporrà) l'azione bellica, diversamente no.

Se vogliono trovano tutte le scuse del mondo per attaccare, non gli importa degli "effetti collaterali"!

Non s'è parlato per niente di Russia in tutto questo discorso,cosa faranno loro?

Se sono tutti d'accordo, si fa e basta; così girano un po' di miliardi, l'Iran con il suo regime dà fastidio, non sono controllabili, stategicamente danno fastidio per le vie del petrolio, potrebbero produrre energia nucleare a costi più bassi, tante cose!

Lo scenario internazionale non è tra i migliori, le conseguenze di un attacco potrebbero gravare, anzi, graverebbero su tutti noi.

Se parte una Terza Guerra Mondiale, allora i problemi saranno grandi, non più separati, ma globali, il nostro interrogativo deve essere come evitare tutto ciò.

Lo scenario che si presenta è quello di una nuova e lunga guerra (forse nucleare) nel cuore turbolento dell'energia mondiale. Secondo il Guardian «il «Bollettino dell'Iaea potrebbe essere "un punto di svolta", che fornirà dettagli senza precedenti sulla ricerca e gli esperimenti in corso da parte del regime». Ma anche il governo britannico ammette che l'Iran ha dimostrato una resistenza sorprendente di fronte alle sanzioni ed ai tentativi di sabotaggio tecnologico e cyber-attacchi al suo programma di arricchimento nucleare. Mentre il Medio Oriente arabo esplode, gli iraniani vengono accusati di essere nuovamente aggressivi e di interferire, anche con omicidi mirati, nei Paesi vicini, accuse che l'Iran respinge e ribalta su israeliani e occidentali.

La settimana scorsa il direttore aggiunto del Fsvts, Konstantin Biriouline, a detto a Ria Novosti che la Russia ha fornito dei mezzi per la guerra radio-elettronica del tipo Avtobaza all'Iran e e che sta conducendo negoziati per forniture di altre attrezzature di questo tipo. Secondo irouline, «Non si tratta di aerei, di sottomarini e nemmeno di missili SS20, si tratta di garantire la sicurezza dello stato iraniano». Una sicurezza evidentemente da garantire non solo contro l'attacco di Israele, ma anche di Usa, Gran Bretagna e Francia, tre Stati che insieme a Russia, Cine e Germania costituiscono quel G5+1 che ha imposto le sanzioni contro l'Iran accusato di preparare la bomba atomica...

Secondo “Jalal”, (un iraniano residente in Italia che preferisce non rendere pubblico il suo vero nome), «la situazione economica in Iran peggiora di giorno in giorno. La colpa è dell’incapacità e dell’egoismo delle persone al potere. Con i profitti del petrolio avremmo potuto essere uno dei popoli più ricchi del mondo ma non è così, perché i delinquenti che controllano l’economia non investono mai questi soldi nelle industrie iraniane, né li portano “alle porte della gente” come diceva l’Imam Khomeini nei primi giorni dopo la Rivoluzione del 1979.»La più insoddisfatta è la borghesia filo-occidentale. Penalizzata sul piano economico e politico, sgradita a un regime che ha soffocato nel sangue le proteste del 2009, sembra aver perso ogni speranza.

mercoledì 5 ottobre 2011

Rettifiche obbligatorie per legge

Ovvero:
"Quando chi governa ha le idee poco chiare".

Nell'era della tecnologia, è nato il www, il World Wide Web; con il www, il controllo è alla portata di tutti; non è più come una volta (non sto parlando di 700 anni fa, eh) che nell'era industriale due superpotenze avevano il totale controllo e la gente viveva nella paura di una guerra nucleare fra esse.
Nell'era informatica, il World Wide Web, non ha lasciato nessuno in una posizione di controllo.
Attualmente, oggi, ora, adesso è la Legge di Moore che ha il controllo.
E la Legge di Moore afferma che le informazioni e la tecnologia stanno raddoppiando ogni 18 mesi, il che significa che ognuno di noi ha bisogno di raddoppiare le proprie informazioni, ogni 18 mesi, altrimenti rischia di rimanere indietro.

Il tempo di latenza è la differenza temporale fra il concepimento di una nuova idea e la sua accettazione da parte del settore.

Nel ramo informatico, il tempo di latenza è pari a 1 anno.
Nel ramo aerospaziale, il tempo di latenza è pari a 2 anni. Ciò significa che occorrono solamente due anni perché una nuova idea sia concepita e poi adottata dal settore.
Nel ramo dell'istruzione, il tempo di latenza è pari a 50 anni.
Molte persone (la stragrande maggioranza della popolazione, il 95% degli italiani, ad esempio) non si è accorta che l'era industriale è finita ed è iniziata l'era tecnologica ovvero l'era dell'informatica.

Bisogna, quindi, svegliare la gente che è annientata e/o distrutta psicologicamente.

martedì 27 settembre 2011

Il tunnel...

Questa non è mia ma è davvero epica e si rifà al comunicato del ministro dell'istruzione secondo il quale, esiste un tunnel fra Ginevra ed il Gran Sasso:

“Ogni mattina, un neutrino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce della luce. Ogni mattina, la luce si sveglia e sa che dovrà arrivare al Gran Sasso prima del neutrino. Ogni mattina, non importa che tu sia neutrino o luce, ti toccherà ascoltare le minchiate della Gelmini che si è laureata a 732 km da casa e non riesce ad uscire dal tunnel.”

giovedì 22 settembre 2011

Summit Europa


Mentre si discute su come si salva l'Italia

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