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giovedì 3 novembre 2011

Guerra Iran; pronti?

"Il Guardian di Londra e il New York Times ipotizzano nei prossimi mesi un attacco all'Iran da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna."

Il brutto è che siano i giornali a preparare il terreno!

Il problema è, se conviene e a chi, fare questa guerra.

Gli iteressi in ballo sono molteplici,e se la Cina avrà "convenienze" autorizzerà (non si opporrà) l'azione bellica, diversamente no.

Se vogliono trovano tutte le scuse del mondo per attaccare, non gli importa degli "effetti collaterali"!

Non s'è parlato per niente di Russia in tutto questo discorso,cosa faranno loro?

Se sono tutti d'accordo, si fa e basta; così girano un po' di miliardi, l'Iran con il suo regime dà fastidio, non sono controllabili, stategicamente danno fastidio per le vie del petrolio, potrebbero produrre energia nucleare a costi più bassi, tante cose!

Lo scenario internazionale non è tra i migliori, le conseguenze di un attacco potrebbero gravare, anzi, graverebbero su tutti noi.

Se parte una Terza Guerra Mondiale, allora i problemi saranno grandi, non più separati, ma globali, il nostro interrogativo deve essere come evitare tutto ciò.

Lo scenario che si presenta è quello di una nuova e lunga guerra (forse nucleare) nel cuore turbolento dell'energia mondiale. Secondo il Guardian «il «Bollettino dell'Iaea potrebbe essere "un punto di svolta", che fornirà dettagli senza precedenti sulla ricerca e gli esperimenti in corso da parte del regime». Ma anche il governo britannico ammette che l'Iran ha dimostrato una resistenza sorprendente di fronte alle sanzioni ed ai tentativi di sabotaggio tecnologico e cyber-attacchi al suo programma di arricchimento nucleare. Mentre il Medio Oriente arabo esplode, gli iraniani vengono accusati di essere nuovamente aggressivi e di interferire, anche con omicidi mirati, nei Paesi vicini, accuse che l'Iran respinge e ribalta su israeliani e occidentali.

La settimana scorsa il direttore aggiunto del Fsvts, Konstantin Biriouline, a detto a Ria Novosti che la Russia ha fornito dei mezzi per la guerra radio-elettronica del tipo Avtobaza all'Iran e e che sta conducendo negoziati per forniture di altre attrezzature di questo tipo. Secondo irouline, «Non si tratta di aerei, di sottomarini e nemmeno di missili SS20, si tratta di garantire la sicurezza dello stato iraniano». Una sicurezza evidentemente da garantire non solo contro l'attacco di Israele, ma anche di Usa, Gran Bretagna e Francia, tre Stati che insieme a Russia, Cine e Germania costituiscono quel G5+1 che ha imposto le sanzioni contro l'Iran accusato di preparare la bomba atomica...

Secondo “Jalal”, (un iraniano residente in Italia che preferisce non rendere pubblico il suo vero nome), «la situazione economica in Iran peggiora di giorno in giorno. La colpa è dell’incapacità e dell’egoismo delle persone al potere. Con i profitti del petrolio avremmo potuto essere uno dei popoli più ricchi del mondo ma non è così, perché i delinquenti che controllano l’economia non investono mai questi soldi nelle industrie iraniane, né li portano “alle porte della gente” come diceva l’Imam Khomeini nei primi giorni dopo la Rivoluzione del 1979.»La più insoddisfatta è la borghesia filo-occidentale. Penalizzata sul piano economico e politico, sgradita a un regime che ha soffocato nel sangue le proteste del 2009, sembra aver perso ogni speranza.

4 commenti:

Zio Tibia ha detto...

potrei dire che quello che vive in Italia forse non vede i problemi di impoverimento economico e culturale che sta vivendo l'Italia...
e l'Italia non ha sanzioni internazionali che gli pendono sulla testa... E' facile sparare contro il dittatore di turno, pero' bisogna essere consci di mettere qualcuno meglio dopo che lo si ha defenestrato... Questo residente in Italia se fosse al posto del presidente Iraniano che farebbe? pane al popolo (con farina di contrabbando) oppure missili per difendersi dall'attacco? ... non ci si difende tirando pagnotte
...
il cyberattacco diceano aveva causato il blocco della meta' delle centrali di arrichimento... (anche se a mio avviso questa percentuale era pura propaganda)
...
saranno anche i prossimi sulla lista, pero' in Afganistan le cose sono sempre mobili per l'America, quindi dubito che possa essere usata come base sicura. li vicino c'e' il Pakistan, benche' ora sia abbastanza tranquillo con gli Americani non e' detto che sia cosi' in futuro.
l'Iraq e' stato stabilizzato ora, chissa' se non ci sara' qualche rigurgito..
dalla parte Turca dubito che possano partire, magari i Turchi entreranno in Iraq, stando attenti ai Siriani alle spalle...
---
ovviamente la guerra la faranno solo quando ci saranno un numero sufficienti di persone contro il regime, in modo da avere chi combattere sulla terra per loro (con l'aiuto dei soliti mercenari super equipaggiati)
ma loro non combatteranno per la liberta' dell Iran, ma solo per la nuova occupazione Israele/Americana...
Se volete piu' cibo, coltivatelo...
anche in Italia non rimarra' molto di piu'...

Zio Tibia ha detto...

... e giusto oggi mi e' capitato di vedere questo post:
http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2011/11/i-droni-statunitensi-bersagliano-le.html

relativo ai bombardamenti subiti dal pakistan dai droni telecomandati... ma caspita, non esiste una tecnologia che emette una portante di disturbo sufficiente per far perdere la comunicazioni a sti cosi?
mi sa che bisogna reinventare "il raggio blocca oggetti elettro-meccanici" di Marconi (o/anche di Tesla?)

Zio Tibia ha detto...

...e come nelle migliori soap opera:
http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=9473

tirare giu' uno di quei cosi senza danneggiarlo seriamente???

... i cavalli di troia sono tornati di moda???

Zio Tibia ha detto...

qua c'e' una foto del drone...
veramente bello come giocattolino... un po costoso...

cmq recuperato in condizioni eccellenti...

direi un bel grattacapo per chi si occupa del tipo di comunicazione radio...

http://punto-informatico.it/3361092/PI/News/iran-usa-guerra-dei-droni.aspx

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