Ricerca personalizzata

martedì 16 marzo 2010

Linux vs Windows; questione di cm.

Il mondo dei computer in pochi decenni, è entrato sempre più nella vita quotidiana. Anche le nostre nonne sono ormai tranquille difronte alla tecnologia. Ci sono in verità alcune che ancora hanno poca pratica ad usare i cellulari, specie quelli che i vari servitori di telefonia mobile, abbinano al contratto in uso, obbligando le persone a configurare, scegliere e districarsi fra le svariate applicazioni, buone per i giovani, ostiche per i non più giovani che solo cercano di telefonare e giá un Sms diventa un problema. Strano poi come queste arzille signore, siano capaci di regolare, programmare ed usare alla perfezione le lavatrici d'oggi, molto più complesse ma, ... tant'è.

Premessa o prefazio, fate vobis;
Verso la fine degli anni 80 entrarono nella nostra vita i cosiddetti HomeComputer; VIC20, Commodore 64, Spectrum Sinclayr, ecc., che hanno fatto sognare gli adolescenti d'allora e portano nostalgici ricordi a molti nei giorni nostri. Era l'era delle pellicole con i primi e stentati effetti speciali, disegnando il mondo dei computers, bello, decorato e capace di eseguire operazioni impensabili. Con gli occhi pieni di sogni, si andava all'edicola, dove i diritti d'autore non erano così opprimenti come oggi, cercando fra le riviste le cassette con programmi che avrebbero proiettato l'utente nel mondo elettronico.

Nelle case alcuni erano ostacolati dai propri padri che guardavano a questa tecnologia con un certo sospetto, altri erano incoraggiati dal pensiero che: "I computers sono il pane di domani, studia!" In genere le famiglie non sapevano dove né come si sarebbe sviluppata la cosa, ma l'importante era dare un'indirizzo ai figli per avere un solido futuro, magari pieno di tante soddisfazioni e denaro.

Così, per i fortunati, si apriva un modo fatto di conflitti e ricerche che poco a poco, gli hanno portati a capire la differenza fra un bit e un byte. Battaglie e confronti d'allora, appaiono romantiche; Spectrum contro Commodore... uno aveva versatilità l'altro velocità e viceversa.
I vari dialetti del Basic, e tutte le trasposizioni ecc. Tutti i vari metodi di copia dei giochi, la vari funzioni d'accesso ai primi floppy con gestione degli errori ecc.

Poi la fase programmazione; stanchi di avere giochini o utilità che non erano proprio al punto, ci si addentrava nei vari compilatori, interpreti e così via. Un pianeta appagante. Far fare alla macchina quello che uno si era messo in testa era invero, divertente. Le sfide non erano tanto dal trovare l'algoritmo o l'architettura, ma quanto il limite delle macchine. E quini a studiare ottimizzazioni per gestire la poca memoria, rendere più rapida un'istruzione al punto che il basic non bastava più e si passava a qualche compilatore più completo. Fino ad arrivare a capire l'assembler e quindi l'architettura stessa dei processori, come funziano ecc.

Poi apparirono le prime macchine IBM e IBM compatibili. Solo alcune grandi aziende potevano permettersi un mini computer (che erano computer dal costo non indifferente montanti solitamente qualcosa come, 4 Mb di memoria e un disco da 90 Mb), col quale si potevano eseguire operazioni fra una rete locale opportunamente cablata. I primi 8086 con i suoi coprocessori e la lotta fra le varie MCGA EGA montate on board. L'avvento ufficiale del MSDos.

Si faceva a gara per avere l'ultimo SO, perché più ricco di comandi. Intanto poco a poco, scomparivano gli HomeComputer, troppo cari rispetto ad un sistema con architettura decisamente superiore. a seguire i 286, 386, 486... - Pentium. Il mondo degli affari; giocando a chi ce l'ha più grosso e potente, i vari negozietti di computer si moltiplicavano vendendo macchine dal costo non di poco conto, ai sempre più assetati di hardware d'avanguardia che devono avere in casa l'ultimo ritrovato. Sempre con l'idea sognante di fare chissà che.

Intanto, la ricerca e lo studio venivano messi un poco da parte. Vuoi perché sul mercato non si trovavano libri e programmi, vuoi perché i vari programmi (videogiochi solitamente) in uscita centravano pienamente le attese dei più. Pochi seguivano la pesante e costante ricerca della programmazione, le nuove architetture, riservate a gente universitaria che all'epoca, parlavano ostrogoto antico...

Pochi eletti entravano a far parte delle varie software house. Dove aver davanti un sistema di sviluppo coerente, mezzi tecnici e disponibilità. Alcuni riuscivano aprendosi prima una BBS e programmando magari software ludici multimediali, per poi diventare aziende stabili del settore. (Un esempio i Future Crew che compilavano musiche di tipo .mod o .st3 di derivazione Amiga-Commodre con annessi programmini entro i 64Kb per presentazioni godibili anche oggi per arrivare ad avere alle spalle aziende come Future Mark con i suoi benchmark)

Nel frattempo si evolveva sempre più il mondo Windows. Il simpatico personaggio che ci ha fatto vedere le sue altrettanto famose schermate blu, prendeva sempre più piede nei vari OS del mercato, costruendo un impero su un sistema a prezzo abbordabile, facilmente copiabile e con una perizia commerciale da non poco, agganciarlo alle varie case produttrici d'hardware fino al punto che non era possibile ne pensabile avere un sistema che non marci Windows.

Il personale era contrattato fra i vari studiosi in erba e che avevano idee, con eleganti offerte e impensabili gadget, al punto che lavorare nella Microsoft era un sogno.

Poi, anche perché non tutto il mondo può lavorare per una stessa ditta, il mondo Microsoft iniziò ad essere stretto. Si era complicato tutto. Diritti, programmi chiusi, periferiche che non sono gestite bene, mancanza di libertà... Serviva un sistema libero, "open" per appagare le nuove menti alla ricerca del sapere, del successo...

Unix esisteva già, ma era complicato, nato per università, applicato in grandi imprese, di difficile reperibilità, non compatibile con tutte le macchine. Inoltre, non era e non è, "Open".

Un personaggio, tal Towards, un giorno stizzito dal non avere più il supporto dei sorgenti della stampante da parte della casa produttrice, sentendosi negare quelle quattro carte che avrebbero risolto il problema delle connessioni in rete, non documentate dalla ditta, ma che con la sua esperienza sempre riusciva a creare l'applicativo per far vedere la periferica secondo sue necessità, si trovò nella necessità di costruire un SO che lo liberasse dai vari Copyright sempre più pesanti, da leggi sulle proprietà intellettuali sempre più allucinanti e brevetti d'idee sempre più deliranti. Inizia l'era Linux.

Svolgimento o seguito,...

Il neonato Sistema si mette le vesti di un pinguino e cerca di farsi largo fra il mondo dell'informatica commerciale. ovviamente non può, nato per essere "Open" non deve essere affaristico. La comunità Linux cresce, si aprono nuove distribuzioni, inizia l'era degli Hacker. Quest'ultimi, non sono criminali come i media cercano di far credere, confondendoli pesantemente con i Cracker. Sono persone dall'ingenio sopra la media, capaci di far eseguire compiti extra alle varie periferiche o componentistiche, non previste dal progetto della casa costruttrice. Ed è praticamente a questi che si deve lo sviluppo delle vari distro Linux. Sono così in gamba che si cerca d'ostacolarli in molti modi. Proponendogli contratti lusinghieri nelle allineate multinazionali del settore, creando leggi ad hoc per impedire il reverse engeeniring, implicandoli in losche trame, e abbinandoli a criminali informatici.

Nonostante tutto ciò, la comunità Linux e viva ed attiva. Abbiamo oggi Distribuzioni che s'avvicinano e superano in molti casi, la oramai famigerata Microsoft.

Conclusioni o il mondo è paese

Ad oggi il computer si guarda come un elettrodomestico, multimediale. La gente è stanca di aspettare minuti, per vedersi la Tele, giocare, o aggiornare. Cerca sistemi che funzionino, ma non sa che cosa dovrebbe funzionare, dato che spesso le applicazioni che usa, sono nate dalla mente dei fornitori, e nessuno gli sarebbe venuto in mente di averle poco prima.

Siamo passati dal aprire il frigo per vedere cosa c'è dentro e comprare l'eventuale ammanco, al sistema domotico che si collega ad internet e ti fa arrivare a casa la fornitura di cibi che nemmeno pensavi esistessero, solo perché il nuovo firmware scaricatosi automaticamente da Internet, presente anche nei bagni ormai, ha inserito la nuova opzione. Combattiamo per vedere il nostro programma, con tempi d'attesa, schede d'attivazione, incompatibilità colute solo dai vari brevetti invece di dare il comando al pulsante d'accensione alla TV che, per intendersi, ormai non funziona, ovvero, non riceve i nuovi segnali opportunamente adattati al sistema di vendita. Fra breve arriverà la interattività capace con il click di avere il capo dell'attrice/attore, direttamente dal produttore. (in alcuni paesi c'è già, ed è questo che hanno puntato e imposto i nostri governatori col digitale terrestre, dato che la visione non ha subito nessun miglioramento, se non per chi pensa che vedere a 1376x 720 a 2 metri di distanza
sia una grande conquista su un monitor da 26/ 32 pollici in 16/9). Automobili con annesso GPS che ci indica fino all'ossessione di prendere quella direzione, incurante del fatto che la strada sia chiusa per lavori e portandoci spesso in campi arati non sapendo dove andare, con conseguenti incidenti di chi cerca di capire una mappa non aggiornata o lotta per avere la connessione per il servizio aggiornamento, impostando il tutto mentre è alla guida. (non sapete quanti TIR si sono infilati in una frazione della mia città natale, appesi irrimediabilmente su una stradina in discesa del 15% su una strettoia del borgo, solo perché nelle mappe la statale non era aggiornata con il nuovo raccordo della super strada in costruzione; per non parlare di quelli che a causa della ristrutturazione della rete autostradale, cercano disperatamente di uscire dal casello che non c'è più a volte riuscendo a prendere uno svincolo contromano, con conseguenze note)

Poi, i virus, i malware, i troyan, ecc. Si stati tentati dall'idea che vengano ideati dalle stessa case produttrici antivirus se non fosse che truffe informatiche, furti telematici ecc., non s'abbinano alla teoria. Quindi si passa a Linux... ma quale? e.. soprattutto... come?!!!

L'amico smanettone, ci indica la distribuzione che secondo lui, va per la maggiore, più supportata. Anni fa io stesso vi avrei consigliato, Mandriva, poi dato il suo percorso leggermente commerciale, SUSE, che anche questa dopo un po',... oggi si elige Ubuntu. Ma, caspita, provatelo a spiegare... E poi, mica è detto che vada tutto a segno al primo colpo. Dobbiamo combattere con periferiche proprietarie. Magari con la mastodontica Nvidia, che rilascia i suoi driver per Linux, ma installarli, configurarli da macchina a macchina, portano via un tempo che a volte prende giorni, per non parlare dell'eventuali upgrade, che avvengono in automatico, ma spesso hanno la tendenza a cancellare e disinstallare pacchetti, perché non in linea con la politica di Nvidia. E spesso sono guai grossi. Per il neofita, l'unica è riformattare, ma a volte non sa nemmeno come si fa.

Poi le varie comunità; ricche di consigli ma che non possono per ragion di logica, sapere tutti i sistemi esistenti, e spesso danno istruzioni che sono riservate a persone molto esperte e conoscenti del linguaggio di compilazione. Nonostante, continua la tendenza a far installare alla macchina, quanto si pensi più in del momento, facendogli fare cose, che sinceramente lasciano l'amaro in bocca dopo un po' (desktop rotante, con effetti 3d, e cavolate simili per poi avere un programma che non può gestire correttamente una scheda d'acquisizione video o DVB, nata per Windows, vista dalla macchina, ma mancante di funzioni perché i codec sono proprietari e il sistema di decodifica è affidato ad un software che fa fatica a decifrare i segnali sempre più VDRM in arrivo, nati appunto per obbligare ad avere Windows.

Ma alla base di tutto c'è sempre la psicologia dell'abitante dominante del pianeta. Far vedere che si è bravi. Costruire un sistema che dia fama e gloria, potere e denaro. Con la conseguenza in ambi i sistemi, di mostrare i muscoli per farsi prendere ed usare come SO.

Linux combatte contro Windows, cercando di superarlo ma non proponendo nulla d'alternativamente valido anche perché si trova a gestire un mondo fatto di periferiche volutamente riservate a Windows. Windows deve vendere. Per cui si trova a dover immettere nuovi sistemi sul mercato ancora prima che siano stabili, con la conseguenza di non essere eccellente.

Il resto... è una storia lunga che durerà ancora per poco...

martedì 9 marzo 2010

La terra che trema

In poco tempo, ci siamo abituati all'idea del terremoto. Abbiamo avuto notizia dai media dei vari eventi che si sono avvicendati nella prima parte dell'anno. Non mi porto più indietro col tempo, dato che la lista sarebbe lunga. Abbiamo avuto la nostra scossa nazionale e non bastasse quella, si sono sviluppati risvolti decisamente di poco gusto sulla gestione del dopo.

A gennaio di quest'anno 2010, abbiamo iniziato a ballare sul serio. Non ricordo bene la scaletta ma dopo la California con un breve tremore, Haiti ci fornisce un triste evento. Non che non ce ne siano state di così violente. Poco prima ad ottobre del 2009, Sumatra viene colpita da un sisma che porterà un bilancio di oltre 1100 morti. L'Indonesia ormai ci ha preparati a sismi di forti entità. Infatti a dicembre sempre di quell'anno, si è verificata una scossa di 6.5 Richter. A seguire varie scosse qua e la per il pianeta che hanno viste interessate anche le nostre regioni; Torino, Genova, Firenze, Aquila, Messina, tanto per citarne alcune. Ovviamente non di così forte intensità, come quello che in quest'anno dopo Haiti, scuote il Cile.

Ma manco ci sia una gara, ecco che in Turchia un altro evento mette in ginocchio la popolazione.

I media ed i governi in occasione degli ultimi tre di fortissima entità, si sono affrettati a tirar fuori l'esperto, che dichiara solenne come non ci sia nessunissima relazione, fra gli eventi, prova ne è la distanza e appartenenti a faglie sismiche diverse. Insomma, state calmi, che non succede nulla e tutto va bene.

Ci sono su Internet, tante di quelle teorie per spiegare questi fenomeni; l'avvicinarsi del famoso 2010; un pianeta o meteorite che sta per schiantarsi sul pianeta; basi militare segrete che conducono esperimenti geomagnetici, per un'ipotetica arma termosismica. Affiancati ai catastrofisti, troviamo i debunkker, che rappresentano il bel balletto delle teorie sbugiardandosi a vicenda con prove e contro prove.

Del resto avevamo già scritto dell'aumento dei terremoti sul pianeta in questo blog. Aggiungiamo che accarezziamo una spiegazione del fenomeno ma non essendo di nostro ingenio, possiamo solo tenercela per noi, dato che non ci reputiamo all'altezza per provarla né sostenerla. Siamo come il resto dell'umanità, attoniti a questo periodo dove sembra i sismi, e violenti, si stanno amplificando in cadenza. Un motivo in più per pensare a qualcosa che non sia solo materiale e spingerci verso mete più interiori.

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