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martedì 15 marzo 2011

Terremoti & vulcani

Terremoti, tsunami, esplosioni d'impianti nucleari; come se la popolazione del Giappone non ne avesse già abbastanza su cui far fronte, ecco che un vulcano inizia ad eruttare il 13 marzo 2011.

Centinaia di persone sono state costrette a fuggire quando il vulcano Shinmoedake nell'isola meridionale di Kyushu che ha iniziato a sputare cenere e massi. L’attività eruttiva del vulcano, di oltre 1.420 metri, è iniziata in sordina il 26 gennaio, ma si sta configurando come la più forte degli ultimi 50 anni. Intanto, riferisce la stampa nipponica, sono cominciati i preparativi per le possibili operazioni di evacuazione nelle aree più direttamente minacciate, come a Miyakonojo che si trova a 10 km dal cratere.

L'esplosione causata dall'eruzione si sarebbe sentita a miglia di distanza con un pennacchio di cenere che si eleva per oltre 3 chilometri d'altezza nel cielo. L'eruzione esplosiva del Kirishima ha scagliato bolidi di lava a distanza di oltre 2 chilometri, e pietre laviche ad oltre 8 chilometri dal picco di Shinmoedake.
Gli scienziati dicono che la massa magmatica stava aumentando già da due settimane

Shinmoedake, uno dei numerosi picchi vulcanici nella catena montuosa Kirishima, è 950 miglia dall'epicentro del terremoto Venerdì e gli scienziati non erano sicuri se il terremoto avesse innescato l'eruzione.

martedì 9 marzo 2010

La terra che trema

In poco tempo, ci siamo abituati all'idea del terremoto. Abbiamo avuto notizia dai media dei vari eventi che si sono avvicendati nella prima parte dell'anno. Non mi porto più indietro col tempo, dato che la lista sarebbe lunga. Abbiamo avuto la nostra scossa nazionale e non bastasse quella, si sono sviluppati risvolti decisamente di poco gusto sulla gestione del dopo.

A gennaio di quest'anno 2010, abbiamo iniziato a ballare sul serio. Non ricordo bene la scaletta ma dopo la California con un breve tremore, Haiti ci fornisce un triste evento. Non che non ce ne siano state di così violente. Poco prima ad ottobre del 2009, Sumatra viene colpita da un sisma che porterà un bilancio di oltre 1100 morti. L'Indonesia ormai ci ha preparati a sismi di forti entità. Infatti a dicembre sempre di quell'anno, si è verificata una scossa di 6.5 Richter. A seguire varie scosse qua e la per il pianeta che hanno viste interessate anche le nostre regioni; Torino, Genova, Firenze, Aquila, Messina, tanto per citarne alcune. Ovviamente non di così forte intensità, come quello che in quest'anno dopo Haiti, scuote il Cile.

Ma manco ci sia una gara, ecco che in Turchia un altro evento mette in ginocchio la popolazione.

I media ed i governi in occasione degli ultimi tre di fortissima entità, si sono affrettati a tirar fuori l'esperto, che dichiara solenne come non ci sia nessunissima relazione, fra gli eventi, prova ne è la distanza e appartenenti a faglie sismiche diverse. Insomma, state calmi, che non succede nulla e tutto va bene.

Ci sono su Internet, tante di quelle teorie per spiegare questi fenomeni; l'avvicinarsi del famoso 2010; un pianeta o meteorite che sta per schiantarsi sul pianeta; basi militare segrete che conducono esperimenti geomagnetici, per un'ipotetica arma termosismica. Affiancati ai catastrofisti, troviamo i debunkker, che rappresentano il bel balletto delle teorie sbugiardandosi a vicenda con prove e contro prove.

Del resto avevamo già scritto dell'aumento dei terremoti sul pianeta in questo blog. Aggiungiamo che accarezziamo una spiegazione del fenomeno ma non essendo di nostro ingenio, possiamo solo tenercela per noi, dato che non ci reputiamo all'altezza per provarla né sostenerla. Siamo come il resto dell'umanità, attoniti a questo periodo dove sembra i sismi, e violenti, si stanno amplificando in cadenza. Un motivo in più per pensare a qualcosa che non sia solo materiale e spingerci verso mete più interiori.

martedì 23 giugno 2009

Fenomeno delle luci sismiche

Le luci Sismiche, meglio conosciute come EQL o Earth Quake Light, è un fenomeno conosciuto da moltissimo tempo, basti pensare che le prime osservazioni di questo fenomeno risalgono già all'anno 869 d.C.; e cioè in una epoca in cui, non si conoscevano bene i meccanismi chimici e fisici del terremoto.

Solo oggi la scienza tenta di spiegare questi fenomeni, anche se a dire la verità con poco successo. Addirittura gli Antichi Egizi parlano di questi fenomeni da loro osservati nel tempo. Le cause principali di questo "fallimento" risiede del fatto che ancora molti fenomeni geologici sono sconosciuti e alcuni meccanismi fisici e chimici che si libererebbero prima, dopo, e durante un terremoto sono ancora tutti al vaglio della scienza e dunque c'è ancora poco di concreto e tante teorie.

E' stato osservato che la maggior parte degli avvistamenti delle Luci Sismiche sono state osservate in concomitanza con scosse telluriche (terremoti) di magnitudo superiore o uguale a 7. Dal punto di vista morfologico, le EQL possono assumere le forme più svariate:

1) lampi o baleni,
2) Colonne e travi infuocate,
3) Vortici luminosi
4) Globi di luce,
5) Fiamme e fiammelle viste fuoriuscire dal suolo.

Molti studiosi oggi osservano questo strano e poco conosciuto fenomeno tentando di dare una spiegazione scintifica agli eventi osservati. E' da dire che anche se in molti casi si può trovare una spiegazione scientifica, come la fuoriuscita di gas dal terreno (tramite crepacci creati dal terremoto), che si incendiano e danno origine a fuochi, e luci, o addirittura alle forze elettriche che si accumulano nell'atmosfera e sulla vegetazione, in una piccola percentuale di casi, le comuni teorie non reggono.

Basti pensare ad esempio agli strani eventi che hanno colpito l'Italia negli ultimi mesi, in Calabria ad esempio che gli scienziati non riescono a spiegare! La storia è ricca di queste manifestazioni, soprattutto in Italia, una penisola ad alto rischio sismico, ma grazie alle cronache di Ignazio Galli (Nato a Velletri - Roma, nel 1841, sacerdote e professore in scienze naturali), che per primo al mondo cominciò a trascrivere e a studiare questi eventi, oggi è possibile avere una cronostoria abbastanza precisa di questi eventi.

Di cosa parliamo realmente?
Certo di fenomeni che compaiono in concomitanza con eventi tellurici, ma a noi, sotto il profilo ufologico, ci interessano soltanto alcuni di questi eventi, ad esempio:

A Taum, in Irlanda, apparve un fenomeno luminoso sul mare a forma di bandiera, dal quale si propagò una luce abbagliante, seguita poi da una forte scossa di terremoto. In questo periodo storico iniziano pure, da parte degli scienziati dell'epoca, le prime esperienze nel campo dell'elettricità e del magnetismo e ciò fa si che vengano prestate particolari attenzioni a certi fatti.

Kant scrive:" Non posso passare sotto silenzio il fatto che in quel tremendo dì di Ognissanti, ad Augsburg, le calamite lasciarono cadere il loro carico e gli aghi magnetici si agitarono disordinatamente. Già Boyle riferisce che una volta, a Napoli, dopo un terremoto, si verifico un fatto analogo. Conosciamo troppo poco la natura occulta del magnete per poterci spiegare l'origine di tale fenomeno."

Teorie
Molte teorie sono state avvallate per spiegare questi fenomeni ma fino ad ora nessuna sembra essere quella definitiva, tra queste:

1) Ipotesi Piezoelettrica;
2) Campo elettrico dovuto al contatto o alla separazione di materiali rocciosi;
3) Triboelettricità e piroelettricità;
4) Moti oscillatori dell’aria a livello del suolo;
5) Scarica elettrochimica luminescente;
6) Emissione exoelettronica;
7) Ipotesi della frizione - vaporizzazione;
8) Ipotesi elettrocinetica dell’acqua (potenziale z);
9) I campi elettrici e l’accelerazione di cariche atmosferiche;
10) Ipotesi fonoluminescenza;
11) Ipotesi dei gas (chemiluminescenza, combustione);

Casi UFO?
Prendendo in considerazione soltato quei casi (come accennato pocansi) in cui si potrebbe enunciare una teoria ufologica e scartando tutte le altre, sempre interessanti, e importanti, possiamo osservare che, nelle apparizioni di scie o strisce luminose sottili, nel cielo queste sono apparse con più frequenza prima e durante l'evento sismico. Un esempio, sempre parlando della zona limitrofa a Roma, (fortunatamente Ignazio Galli era di Velletri - come noi):

Il 22 gennaio 1892, le zone da Roma a Velletri e da Campobasso a l’Aquila furono colpite da una forte scossa durante la notte. Diversi testimoni, nelle varie zone, riferirono di aver visto un intenso lampo nell’istante della scossa.

Uno di questi, che si trovava in camera, afferma che il lampo era così intenso da permettergli di distinguere ogni particolare della stanza, nel minimo dettaglio. Il 18 dicembre del 1897, la zona di Città di Castello (Roma), Monte Nerone e dintorni furono colpite dal terremoto.

Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un lampo alcuni istanti prima del sisma, mentre diverse ore prima furono viste delle strisce di fuoco attraversare il cielo sopra Monte Nerone in senso orizzontale. Il fenomeno delle strisce infuocate si ripresentò sul Monte Nerone, il 27 dicembre dello stesso anno, alcune ore prima del sisma.

Molto interessante sembrano essere questi eventi, la cui spiegazione resta incerta. Certo che un conto sono le fiamme, i gas e gli eventi elettrici; altro sono queste "strisce di fuoco che attraversano il cielo". Passiamo ancora a considerare altri fatti, come ad esempio le luci dall'apparenza solida:

Trombe e Colonne Luminose, sembrano avere il loro massimo di osservazioni in concomitanza con l'evento tellurico (o sismico). Come spiegare ad esempio l'avvenimento di Palermo datato 1726, in cui si videro due colonne di luce precipitare in mare rendendo luminosa la superficie dell’acqua per un tempo considerevole?

Ancora: Nella notte fra il 20 e 21 luglio 1399, in concomitanza con la scossa, apparve in cielo una grande trave luminosa che procurò notevole spavento fra la popolazione bolognese. Di maggior vigore fu il fenomeno osservato il 26 luglio 1805, nel terremoto che coinvolse la Campania e il Molise; simile ad una trave, fu vista sollevarsi dalla zona di Bojano, sorvolare tutto il territorio fino a Isernia e qui precipitare contro un muro di rinforzo producendo un foro ovale lungo 16 palmi per 8 (circa 4 metri per 2 metri).

La sera seguente il terremoto (27 luglio), nella zona di S.Giorgio (Benevento) fu osservata in cielo una trave infuocata luminosissima, dalle dimensioni apparenti di 100 palmi per 1 (circa 25 metri per 0,25), velocissima nel suo moto, si dileguò lasciando dietro a sé una leggera scia di colore mutevole (cangiante).

Il 22 marzo 1821, nell'istante della scossa che colpì gravemente l'Umbria, si vide una colonna di fuoco uscire dal fiume Cannara per poi gettarsi, dopo aver sorvolato la città di Rieti, nel lago Cantalice.

In Calabria, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1836, verso mezzanotte moltissimi animali mostrarono segni di inquietudine e il mare divenne repentinamente agitato e tempestoso; su di esso, nella località Calopezzati, apparve una trave infuocata e nello stesso istante si sentì un fortissimo rombo e sopraggiunse un’intensa scossa sismica.

Passiamo poi ai famosi Globi Luminosi, osservati in tutto il mondo. Anche in questo caso il massimo delle osservazioni le si ha durante e prima del sisma, ma anche dopo, e nella stragrande maggioranza dei casi le osservazioni sono talmente numerose da non essere messe in corrispondenza con il terremoto. Il moto di questi globi sembra essere diverso: Zigzagante, rettilineo, orizzontale e misto.

In molti avvistamenti il Galli riporta anche strani fenomeni concomitanti. Riporto di seguito alcune testimonianze:

1) Valparaiso: Molte persone videro fiamme zigzaganti (serpentelli di fuoco) che dalle colline salivano in cielo.

2) Bernhard Jensen, attuale primo pilota della nave Toro ed ex capitano della Southern Cross nella sua spedizione al Polo Sud, racconta di aver visto dalla nave, sette o otto palle di fuoco uscire da una casa in fiamme sulla collina, quella più in alto fra le case incendiate. Le sfere si mossero verso oriente e quando caddero, ogni volta si sentì una forte detonazione simile ad un forte colpo di cannone.

3) Il capitano dell'amministrazione marittima (nome non riportato) racconta, in presenza del suo aiutante Gomez Carreno, che il primo pilota della nave tedesca Uarda dichiarò di aver visto la stessa cosa; palle di fuoco che fuoriuscendo da una specie di cratere e si diressero verso ovest. Il capitano Jensen aggiunse che dove caddero i globi apparvero degli incendi qualche tempo dopo. Vari membri della famiglia Blumer videro diverse palle infuocate, alcune delle quali, molto piccole e con la coda, fuoriuscire da una molto più grande paragonabile, come dimensioni, alla Luna.

4) La famiglia Salcedo raccontò che dopo essersi prodotto un foro nel tetto, s’illuminò una parte della camera dove non vi erano nè lampade nè fuochi.

5) Diverse persone presso la spiaggia di Ancha videro uscire delle fiamme dal mare.

6) Presso il podere Lo Ovalle (Casablanca): si osservò una sfera di fuoco nel cielo e nelle tre sere seguenti si vide una fascia di nuvole colorate.

7) A Postas Negras (tra Valparaiso e Casablanca): gli abitanti riferirono di aver visto una palla di fuoco provenire da Valparaiso.

8) San Antonio: Tre uomini videro fuoriuscire dalla sabbia delle fiamme.

9) Curacavi: Il comandante della polizia disse che durante la seconda scossa si videro 5 meteore correre da nord a sud, brillantissime che illuminarono le cime degli alberi. Le meteore erano più piccole della luna.

10) Chimbarongo: Cinque minuti prima della scossa cessò la pioggia, non si videro lampi e il cielo si tinse di un rosso cupo. L'attenzione dei testimoni venne attirata dalla caduta di una gran palla di luce fosforescente e si osservò il suolo ricoperto, in alcuni punti, da questa luminescenza.

11) Lolol: Non vi erano fulmini bensì serpentelli che attraversarono il cielo da una parte all'altra. Prima della catastrofe il cielo si era annuvolato, dopo divenne limpido e stellato.

12) Lincanten: Notte limpida, al momento della scossa il sig. Cura dice di aver visto delle luci nella forma di serpenti di fuoco muoversi in cielo.

13) Curico: Niente fulmini, ma si osservarono delle meteore e la scintillazione delle stelle.

14) Costitution: Si osservarono delle meteore procedere da sud a nord nell'istante della scossa (Andrade, capitano del Malleco ormeggiata nel porto).

15) Los Angeles: Durante la scossa si videro fuochi e fiamme in cielo, simili ai fulmini di calore. Inoltre si osservarono zigzagare in aria, quello che la gente chiama "serpentelli di fuoco" e perdurarono per tutto il tempo della scossa. Non si videro nè lampi nè si udirono tuoni o luci assomiglianti a scariche elettriche prodotte da cavi in cortocircuito. Non vi era nè vento nè pioggia al momento della scossa.

16) Valdivia: Si osservò sulla cordigliera delle Ande un'immensa scarica elettrica, tanto prolungata che illuminò istantaneamente tutto il cielo; il tuono si udì appena e si videro cadere nel medesimo istante 2 o 3 luci simili a bolidi. Il barometro segnava bel tempo, pioveva pochissimo e non vi era vento.
17) Tongoy: Si osservarono delle grandi meteore in cielo.

Conclusioni
Questo è quello che accadde allora; insomma, un fenomeno che si allarga non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo. In molti casi, gli avvistamenti sembrano essere dei tipici casi di UFO.

Il problema è proprio questo... Si tratta di fenomeni naturali? Si tratta di Gas? Cariche elettriche? Di cosa? Credo che è importante notare come a differenza di altri fenomeni naturali, le apparizioni di colonne di fuoco o di luci solide dotate di movimenti intelligenti siano un fenomeno degno di attenzione, che merita uno studio più approfondito.

Non si può fare finta di sapere che tali fenomeni sono reali! Recentemente su una trasmissione televisiva RAI, sono stati intervistati alcuni testimoni della città di Canneto (Messina), dove assieme ai fenomeni sismici ci sono tuttora dei fenomeni elettrici, chimici e luminosi inspiegabili gli stessi intervistati (abitanti del paese) esprimevano la loro preoccupazione per un fenomeno davvero insolito.

Ad esempio vediamo anche i giornali. Questo veniva detto a La Gazzetta del Sud del 10 Febbraio 2004: "Caronia Dispersione, campo elettromagnetico? Ipotesi e nessuna certezza mentre vengono denunciati nuovi fenomeni di combustione. Altre case in fiamme a Canneto, mistero da film di fantascienza. Angosciati dal 15 gennaio gli abitanti del borgo.

Da Roma arrivano adesso specialisti e attrezzature sofisticate". Ed ancora il Giornale di Sicilia del 10 Febbraio 2004: "...Tecnici al lavoro anche presso alcuni ponti per la telefonia mobile, questa mattina, a Canneto di Caronia per tentare di aggiungere qualche elemento utile a fare chiarezza sui misteriosi incendi nelle abitazioni della frazione ormai sgomberata. «Non si può tralasciare alcuna ipotesi - spiega il sindaco Pedro Spinnato - quindi attendiamo per stasera anche i risultati di queste verifiche».

Un «fenomeno tecnico», di cui non è ancora chiara la causa. è questa l'ipotesi più probabile sugli incendi che da circa due settimane divampano in maniera improvvisa ed inspiegabile a Cannetto, piccola frazione marinara di Caronia in provincia di Messina. Lo rivela il professor Giuseppe Maschio, membro della sezione industriale della commissione grandi rischi della Protezione Civile e ordinario all'università di Messina, che sta coordinando il gruppo di esperti e tecnici inviati in Sicilia dal Dipartimento.

Maschio non esclude però che dietro agli incendi inspiegabili vi sia il dolo. «Non ci sono indizi né indagini in corso - dice - ma non si può escludere questa ipotesi». «Stiamo facendo una campagna di misurazioni completa sull'intero sito, un'area di circa 350 metri per settanta - spiega - e domani verranno eseguite altre misurazioni per scoprire la presenza di eventuali campi elettromagnetici».

In giornata inoltre, i tecnici proveranno con un generatore ausiliario a ridare elettricità alle abitazioni, per vedere se i fenomeni dei giorni scorsi si ripetano. Le misurazioni che verranno fatte domani, ha proseguito Maschio, saranno effettuate con strumenti di precisione già utilizzati sull'Etna. «Se i risultati saranno negativi dovremo escludere la presenza di campi elettromagneti e - aggiunge - anche di un possibile collegamento con eventuali fenomeni sismici».

L'ipotesi più probabile e quella al momento più accreditata, dunque, è che si tratti di un «fenomeno tecnico» le cui cause sono ancora sconosciute.
Quindi un fenomeno che ancora oggi desta sgomento e preoccupazione, che è ancora al vaglio degli esperti, e non è supportato da una spiezazione scientifica. Dal canto nostro, come Ufologi, non possiamo fare altro che osservare e cercare particolari importanti, offrendo all'opinione pubblica una lettura anche ufologica degli eventi. Staremo a vedere.

mercoledì 6 maggio 2009

Terremoti & terremoti... stanno aumentando.

Ultimamente in poco tempo, se uno non segue solo l'onda dei media che fornisce la situazione dove maggiormente si accentrano interessi economici, ci si può erudire sul fatto che gli eventi sismici di una certa entità, sono in aumento.

Chi cerca cospirazioni su questi fatti, non riuscirà a apportare nulla di scientifico se non ipotetiche armi che sarebbero in grado di convogliare enigmatiche e quantomeno esotiche forme d'energia nel sub suolo, col fine di sfociare amplificate in determinate zone superficiali scelte ad Hoc. (Avete presente il film The Core?).

Antichi saggi riportano di eventi epici risalenti alla mitica Atlandide, dove i perversi abitanti avrebbero costruito un sistema che sviluppasse terribili terremoti sugli avversari.
Il problema che sono testi di natura mistica e le energie in gioco sono... "magiche", della più gretta magia nera. Niente di paragonabile a sistemi Harp o simili. (Non si sa da questi testi contro chi combattevano, ma tant'è).

Potrebbero appellarsi a spaventose masse cosmiche in arrivo dallo spazio, o a energie solari che sconvolgendo il piano magnetico, influirebbero sulle rocce magmatiche innestando appunto, terremoti a non finire.

Ma in questo caso la cospirazione dove sarebbe? Che il sole stesso o il cosmo ora si metta a cospirare contro di noi? Oppure è la cospirazione della paura che permetterebbe iniettando notizie allarmanti tali da permettere limitazioni alla libertà e quindi ricondurre tutto al controllo globale?

La morte dopotutto fa parte del ciclo della vita, ed è sempre stata vista come un evento di terrore e cercata di allontanare in tutti i modi possibili. Fa parte del retaggio animale che possediamo, del vivi o muori, codificato dalla natura stessa dentro di noi, al fine di perpetuare l'esistenza.

Meglio quindi raggiungimenti interiori di fronte a questi inevitabili eventi; "La morte: quando ci siamo noi Lei non c'è. Quando c'è Lei, non non ci siamo; perché dovremmo temerla'" come saggiamente ci insegnano le filosofie greche, invitandoci piuttosto a riflettere sul presente e le azioni che compiamo, base certa del nostro futuro.

Ad ogni modo si riporta stralci delle notizie recenti; ognuno ne tragga le conclusioni che vuole.

(PRIMAPRESS) 04/05/2009 MILANO
- Due scosse, una di magnitudo 5.4, l’altra di magnitudo 4, hanno funestato la notte degli abitanti della regione centrale del Venezuela. Al momento – secondo quanto riferito dalle autorità locali – non ci sarebbero feriti e il sisma sembra non abbia fatto registrare nemmeno danni a cose o edifici. L'epicentro del terremoto e' stato localizzato a 14 chilometri a sudovest di Los Teques, città capoluogo della regione di Miranda. La comunicazione e' stata riportata dal sito web del quotidiano venezuelano 'El Nacional'.

lunedì 4 maggio 2009 "il sussidiario.net"
Una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 gradi Richter è stata registrata stamani nella Macedonia orientale. L'osservatorio sismologico nazionale ha precisato che il sisma è avvenuto alle 09:15 locali (e italiane) con epicentro a circa 160 km a sudest della capitale Skopje.

Non si hanno notizie per ora di eventuali danni. La scossa è stata avvertita in particolare nelle località di Berovo, Pehcevo e Delcevo.

SWISSCOM 08:25 05.05.2009

Un terremoto di magnitudo 4,5 sulla scala Richter ha scosso nella notte il sud della Germania ed è stato sentito anche in Svizzera. L'epicentro è stato localizzato dal servizio sismologico del Baden-Württemberg presso il villaggio di Steinen, una ventina di chilometri a nord-est di Basilea.

Il breve terremoto si è verificato alle 03:39. La polizia di Lörrach (Baden-Württemberg) ha riferito di aver ricevuto numerose telefonate ma nessuna segnalazione di ferimenti o danni.

Anche il Servizio sismologico svizzero (SSS) del Politecnico federale di Zurigo (PFZ) ha situato l'epicentro ai margini della Foresta Nera, nei pressi del villaggio di Kandern, una dozzina di chilometri a nord-ovest di Steinen. L'intensità rilevata dal PFZ era di 4,3 gradi Richter.

La scossa sismica è stata sentita "in un'ampia parte della Svizzera", secondo il PFZ. Le polizie dei cantoni di Basilea Città e Campagna, Soletta, Berna, Argovia, Zurigo e Lucerna hanno riferito all'ATS di aver ricevuto parecchie telefonate di persone che chiedevano informazioni o che sospettavano un furto in seguito ai rumori uditi. Stando al PFZ, il sisma è stato avvertito anche nel Giura. Non sono comunque stati segnalati danni, anche perché una scossa di tale intensità non dovrebbe provocarne, ha precisato l'SSS.

C'è invece stata un'interruzione di corrente che per cinque minuti ha interessato 916 utenti nella zona industriale di Schweizerhalle, nei comuni di Pratteln (BL) e Muttenz (BL). Il terremoto ha fatto scattare in una sottostazione un sistema di spegnimento automatico di erogazione, ha riferito la Elektra Birseck Münchenstein (EBM).

(ANSA) - ROMA, 8 MAG

- Un terremoto di magnitudo 5,5 sulla scala Richter ha seminato il panico tra gli abitanti di Oman, Emirati Arabi Uniti e Iran meridionale. Lo riferisce la testata online in lingua inglese Gulfnews.com. Non si ha notizia di vittime. Il Centro nazionale di meteorologia e sismologia di Abu Dhabi ha registrato l'epicentro del sisma nel Golfo di Oman. Secondo l'analogo istituto Usa, l'epicentro si trova tra Iran e Emirati Arabi, 80 km al largo di Fujairah e a circa 175 km da Dubai.

martedì 28 aprile 2009

Terremoti e ancora terremoti


Cosa sta succedendo al pianeta? Ultimamente le scosse sismiche sembra si siano date appuntamento per verificarsi a macchia di leopardo sul pianeta. Questo a sentire i mass media che su notizie ci campano. In realtà gli scienziati ci indicano che la situazione è a dir loro, solo leggermente superiore alle statistiche ma che è dovuto dalla raccolta dati che ovviamente, non può avere storici dettagliati ed attendibili del passato. Un sguardo alla mappa a spalla (cliccare per ingrandire), da l'idea di quanti siano i terremoti verificatesi negli ultimi giorni sulla faccia del pianeta. Quelli al di sopra dei 4.0 sulla scala Richter per capirci. Per interessati si segnala il programma Global Earthquake Explorer, che dopo un paio di clic per capirne la configurazione e uso, ci fornisce la situazione globale.

Intanto uno staff di scienziati seppure con metodologie diverse aveva rilevato prima del 6 aprile mutamenti nella ionosfera tali da far presagire un sisma nell’aquilano. E intanto lo scienziato abruzzese in un’intervista ha affermato che il gas radon a nord dell’Aquila è in questi giorni di nuovo in aumento

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Seppure per strade diverse erano giunti alle stesse conclusioni: un forte terremoto si sarebbe presto verificato all'Aquila. Giampaolo Giuliani, tecnico presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso i Laboratori del Gran Sasso, attraverso la misurazione della quantità di gas radon che fuoriesce dal sottosuolo in prossimità di un evento sismico, e Dimitar Ouzonov, scienziato al Goddard Space Flight della Nasa attraverso la misurazione di alcuni parametri presenti nell'atmosfera terrestre.

Usando tecniche Gps e ionosonde, lo staff dello scienziato russo studia da anni la possibilità di prevedere terremoti grazie all'osservazione di segnali elettromagnetici nell'atmosfera. Una settimana prima del 6 aprile il gruppo di scienziati aveva rilevato anomalie termiche e variazioni della ionosfera nell'area vicina all'epicentro. Giuliani ha poi affermato di essere stato contattato il 7 aprile da Sergey Pulinets, vicedirettore del centro di monitoraggio spaziale di Mosca e studioso insieme ad Ouzounov delle radiazioni infrarosse, che gli ha chiesto i dati rilevati sul radon. Il confronto tra i parametri del tecnico abruzzese e dell'equipe della Nasa sono stati poi discussi nei giorni successivi al Congresso della European Geosciences Union, tenutosi a Vienna.

«Abbiamo sovrapposto i grafici - ha dichiarato Giuliani - e sono perfettamente compatibili. La complessa ricerca di Ouzounov e Pulinets tiene conto del radon come precursore sismico, integrato con altri fenomeni osservati prima di un sisma, come la variazione dei parametri dell'atmosfera, l'elettricità nell'atmosfera e nella ionosfera. Ora - conclude - spero di poter attivare uno scambio fattivo di informazioni con i due studiosi per poter eliminare la paura dei terremoti».

venerdì 17 aprile 2009

Terremoti, che si sa?

La cronaca delle scorse settimane ha purtroppo portato alla ribalta un fenomeno naturale che può assumere proporzioni terrificanti: il terremoto. Ma i fenomeni sismici non sono un’esclusiva del nostro pianeta, le missioni spaziali hanno permesso di installare sismografi anche sulla Luna e su Marte. Il Sole e altre stelle hanno mostrato vibrazioni in superficie - chiamate impropriamente terremoti solari - che consentono agli astronomi di studiare la struttura interna degli astri.

I terremoti si originano quando le rocce del sottosuolo sono in uno stato di tensione meccanica. Poiché le rocce sono corpi solidi, esse reagiscono alle forze deformandosi e acquistando così una notevole energia elastica, proprio come una molla quando viene compressa. Quando viene superato il limite di rottura, l’energia si libera improvvisamente sotto forma di fenomeno sismico. Le vibrazioni del suolo possono essere di tre tipi:
  • le onde P e le onde S, che si propagano nel sottosuolo ma non possono propagarsi nei liquidi,
  • le onde L, che si propagano solo in superficie.
Come è illustrato nella figura a fianco, le onde originate nei terremoti vengono captate sotto forma di sismogramma da vari osservatori sparsi per il globo. Dal confronto dei sismogrammi si earthdeduce che il nostro pianeta ha una crosta dello spessore di un centinaio di chilometri.
  • Fino a 2900 km di profondità vi è uno strato liquido chiamato mantello,
  • poi fino al centro della Terra vi è un nucleo solido.
In nessun modo si sarebbero potute ricavare queste informazioni senza i terremoti. Talvolta vengono addirittura creati artificialmente dei piccoli sismi - si parla allora di sismologia attiva - facendo esplodere delle cariche nel sottosuolo. Studiando le onde sismiche è possibile capire se vi sono ad esempio giacimenti di petrolio o di gas naturale.

mercoledì 15 aprile 2009

La terra trema


Un terremoto di 3,7 gradi nella scala Richter (stima provvisoria), ha scosso questo pomeriggio la zona nordest della Regione di Murcia, senza che si siano registrati danni materiali né personali, secondo l'Istituto Geografico Nazionale.

Agenzia: Il sisma si è prodotto alle
ore 17:42 con epicentro nel nordovest del municipio di Fortuna.

Secondo la fonte, il tremore è stato notato dagli abitanti della zona, tra i quali il paese di Abanilla. Il tremore della terra è stato sentito anche nella capitale Alicante e le popolazioni limitrofe a Murcia.


Un terremoto de 3,7 grados de magnitud en la escala de Richter, cifra aún provisional, ha sacudido esta tarde la zona noreste de la Región de Murcia, sin que se hayan registrado daños materiales ni personales, según informó el Instituto Geográfico Nacional.

AGENCIAS El seísmo se produjo a las 17:42 horas con epicentro en el noroeste del municipio de Fortuna.

Según la fuente, el temblor ha sido notado en poblaciones de esta zona, entre ellas Abanilla. El temblor de tierra también ha sido sentido en la capital alicante y las poblaciones limítrofes a Murcia.

domenica 12 aprile 2009

L'AQUILA si sposta di 15 cm "Lo dice il satellite"...?

Si parla anzi, si da la notizia certa che il territorio presso l'Aquila si sia spostato di 15 cm a causa del terremoto. La notizia è messa in risalto da molti quotidiani e periodici italiani e in gran pompa dai tele giornali locali. Poco o nulla viene "copiato" dalle altre testate giornalistiche e emittenti extra italiane.
Non sono l'esperto di turno che può confutare o affermare la veridicità della notizia, ma la cosa da da pensare.
Le tecnologie disponibili per l’osservazione della Terra dallo spazio rendono possibili la messa a punto di una varietà di applicazioni, basate sui Sistemi Informativi Territoriali, su scale di dettaglio sempre maggiore, dalle scale 1:100.000 e 1:25.000 del Landsat TM 5 (sensori multispettrali con risoluzione al suolo di 30m e di 15m con il più recente LTM 7) fino alle scale 1:50.000 e 1:25.000 connesse all’utilizzazione dei dati SPOT (10m nel pancromatico, 20m nel multispettrale). Gli ambiti applicativi di maggiore rilevanza riguardano l’agricoltura, le foreste, la pianificazione territoriale, la difesa del suolo, la mappatura territoriale, il recupero ambientale, la gestione delle emergenze, il monitoraggio delle discariche abusive. Gli anni più recenti hanno visto una forte evoluzione delle tecnologie di telerilevamento satellitare che ha portato a rendere disponibili, per scopi civili, dati di osservazione della Terra riservati, fino a poco tempo fa, a scopi militari. I dati del satellite Ikonos garantiscono, ad esempio, immagini pancromatiche di 1m di risoluzione al suolo mentre quelli del satellite Quickbird immagini di 61cm di risoluzione; immagini con tale risoluzione stanno aprendo nuove e vaste possibilità di applicazioni in ambito urbano. L’inevitabile confronto con le coperture aerofotografiche porta a vantaggio della soluzione satellitare la possibilità di una frequenza di rivisitazione dell’area di difficile attuazione con voli aerei; la possibilità di acquisire immagini relative ad aree anche di estensione relativamente limitata; un costo accessibile anche da parte di piccole amministrazioni; un minor impianto burocratico per l’accesso ai dati.

Ricordiamo che GeoEye-1 è in grado di rimandare immagini in bianco e nero con un dettaglio fino a 41 centimetri di distanza, mentre per quelle a colori la precisione sale a 1,65 metri. Tuttavia le leggi statunitensi fissano i limiti di risoluzione delle immagini che provengono da satellite a 50 centimetri.

Si riporta per la precisione, che i dati sono stati acquisiti dal sistema Pleiades-COSMO/Skymed (PCS).

Il sistema Pleiades-COSMO/Skymed (PCS)
La costellazione PCS è un progetto satellitare per l’osservazione della Terra, concepito per fornire prodotti, servizi e logistica ad utenti istituzionali e commerciali. Tale programma stato inizialmente configurato per raccogliere dati relativi al bacino del Mediterraneo, tuttavia, considerandone le specifiche caratteristiche, esso è in grado di operare globalmente.
Considerando gli enormi investimenti richiesti da un progetto di questo tipo, risulta vidente la necessità di conoscere, in fase progettuale, quelli che possono essere i risultati in termini di immagini prodotte.
Il segmento spaziale ottico sarà costituito da un sistema di 2 satelliti identici ( sfasati di 180°) posti su di una orbita eliosincrona ad una quota media di 694.8 Km . Su ciascun satellite sarà montato un sensore ottico ad alta risoluzione in grado di acquisire immagini in modalità pancromatica e multispettrale (PAN+XS). La fascia di acquisizione sarà compresa tra gli 81° di latitudine Nord e gli 81° di latitudine Sud. Il sistema ottico avrà la possibilità di acquisire coppie stereoscopiche e tri-stereo in varie configurazioni (350km x 20km oppure 150km x 40km). La larghezza della strisciata (Swadth) sarà di circa 20 Km. La risoluzione geometrica delle immagini pancromatiche (PAN) in presa nadirale sarà di 0.7 m (comunque inferiore a 1m per le prese entro un angolo di 30°).
Quota dell’orbita 694.80 km Velocità 7,5 km/s
Tipo di orbita eliosincrona quasi polare
Inclinazione 98° 12’
Periodo dell’orbita 99 min
n. orbite/giorno 14
Acquisizione Nadirale e off-nadir 30°
Tipo di strumentazione ottico/elettronica Sensori CCD n. bande spettrali 4 + 1 (Pan) Intervalli spettrali PAN XS
0.45-0.85 µm
0,43-0,55 µm
0,49-0,61 µm
0,60-0,72 µm
0,75-0,95 µm

Da quanto sopra, sorge il sospetto della notizia leggermente gonfiata, in quanto una risoluzione di 15 cm (ma le mie orecchie hanno inteso addirittura 15 millimetri), è molto spinta.
Praticamente è come affermare che dal satellite riescono a contarvi i brufoli che tenete nella faccia.
Un'ennesima notizia tutta pompa all'italiana? Staremo a vedere.

venerdì 10 aprile 2009

Cosa sono i terremoti

ORIGINE DEI TERREMOTI
A seconda dell'origine si distinguono tre tipi di terremoti:
  1. terremoti di sprofondamento e di assestamento, dovuti ad es. a un crollo subitaneo e brusco di una cavità sotterranea. Talvolta sono violenti, ma interessano un'area molto limitata;
  2. terremoti di origine vulcanica, che precedono o accompagnano le eruzioni e che si possono spiegare con le spinte a colpo d'ariete date dai gas e dalle lave per sfuggire da camini vulcanici ostruiti. Anch'essi interessano un'area ristretta e possono essere catastrofici (eruzione del Krakatoa, 1883);
  3. terremoti di origine tettonica, che sono di gran lunga i più numerosi e i più disastrosi proprio per l'ampiezza della zona interessata. Essi si verificano nelle zone della crosta terrestre o della parte superiore del mantello in cui non è ancora stato raggiunto l'equilibrio isostatico per cui vi si originano movimenti di compensazione o si accumulano tensioni in seguito a lenti e impercettibili scivolamenti delle masse interne lungo grandi e profonde faglie della crosta terrestre che portano poi a una rottura subitanea. Si spiega così il fatto che le regioni maggiormente interessate dai terremoti (regioni sismiche) sono situate lungo le catene montuose di origine più recente o lungo le grandi fosse oceaniche e corrispondono anche alle regioni vulcaniche. Sono quelle lungo i margini orientale e occidentale del Pacifico (Kamciatka, Giappone, Filippine, Indonesia, America Centrale e regioni occidentali di quella Meridionale), lungo le catene alpinohimalayane, lungo le fosse tettoniche dell'Africa orientale e lungo le fratture degli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico. I terremoti tettonici possono originarsi anche a profondità superiori ai 700 km, ma la maggior parte hanno profondità minori di 60 km.
La teoria della Tettonica a Zolle spiega le cause dei terremoti. Secondo questa teoria la parte superiore della terra è considerata suddivisa in due strati con diverse proprietà deformative.
LITOSFERA :E’ lo strato superiore rigido della terra, spesso circa 100 km sotto i continenti e circa 50 km sotto gli oceani ed è costituito dalla crosta
e dalla parte sottostante rigida del mantello superiore
ASTENOSFERA : E’ lo strato sottostante che si estende sino a 700 km di profondità ed è
caratterizzato da rocce meno fragili, cioè meno deform
abili in confronto a quelle della litosfera.
La litosfera rigida e' suddivisa in 7 placche grandi e 12 piccole che hanno avuto origine 230 milioni di anni fa, quando la crosta terrestre, che fino a quel momento costituiva un unico blocco, cominciò a rompersi in più pezzi; la prima frattura è stata quella che separa la placca americana da quelle eurasiatica e africana. Queste placche non sono stazionarie, al contrario esse galleggiano sullo strato di rocce "soffici" della sottostante astenosfera.
A una velocità media di 5 cm l’anno, ogni placca scivola lungo il fianco dell’altra o vi spinge contro e ognuna oppone resistenza al movimento dell’altra. Lungo le zone di contatto e per una fascia che di solito è larga un centinaio di chilometri, si creano fratture, crepe e smagliature che prendono il nome di FAGL
IE.
Infatti, il sisma è dovuto al movimento improvviso dei due lati della faglia, durante il quale si accumula energia potenziale di natura elastica. Quando la pressione
supera la capacità di resistenza delle rocce, esse cedono di colpo liberando energia meccanica sotto forma di oscillazioni e provocano il terremoto
L‘enorme quantità di energia accumulata nelle rocce, si libera sotto forma di intense e rapide vibrazioni che si propagano in tutte le direzioni sotto forma di onde elastiche chiamate onde sismiche

IPOCENTRO E EPICENTRO
Il punto della litosfera da dove inizia la propagazione delle onde sismiche è detto IPOCENTRO.
L'ipocentro di un terremoto viene individuato dalla sua profondità in chilometri e dalla sua posizione in latitudine e longitudine. Il termine EPICENTRO, più comunemente usato in riferimento alla localizzazione di un terremoto, indica il punto d
ella superficie terrestre direttamente sopra l'ipocentro










In base alla profondità dell’ipocentro i terremoti si possono dividere in:
  1. terremoti superficiali con ipocentro tra 0 e 70 km; rappresentano circa l’85% di quelli registrati ogni anno
  2. terremoti medi con ipocentro tra 70 e 300 km; rappresentano circa il 12% del totale
  3. terremoti profondi con ipocentro oltre i 300 km; sono circa il 3% del totale
Più profondo è l'epicentro del terremoto, tanto più attenuata sarà in superficie la magnitudo del sisma, pertanto i terremoti più disastrosi sono quelli che hanno l’ipocentro più in superficie.
Scala Mercalli
L'intensità di un terremoto si misura con la scala Mercalli, che valuta gli effetti delle scosse sismiche sulle persone e sulle cose. Deriva dal nome di Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo, che per primo la espose nel 1902.

grado

scossa

descrizione

I

strumentale

non avvertito

II

leggerissima

avvertito solo da poche persone in completa quiete, gli oggetti sospesi esilmente possono oscillare

III

leggera

avvertito da poche persone al chiuso, specie ai piani alti degli edifici; automobili ferme possono oscillare lievemente

IV

moderato

avvertito da molti all'interno di un edificio in ore diurne, all'aperto da pochi; di notte alcuni vengono destati; automobili ferme oscillano notevolmente

V

abbastanza forte

avvertito dalla maggioranza delle persone, molti destati nel sonno; crepe nei rivestimenti, oggetti rovesciati; a volte scuotimento di alberi e pali

VI

forte

avvertito da tutti con paura, molti corrono all'aperto; spostamento di mobili pesanti, oggetti e quadri cadono, caduta di intonaco e danni ai comignoli; danni lievi

VII

molto forte

tutti fuggono all'aperto; danni lievi agli edifici ben costruiti, da lievi a moderati per strutture ordinarie ben costruite; avvertito da persone alla guida di automobili

VIII

rovinosa

danni lievi a strutture antisismiche; lesioni e crolli parziali in edifici ordinari; caduta di ciminiere, monumenti, colonne; ribaltamento di mobili pesanti; variazioni dell'acqua dei pozzi

IX

distruttiva

danni a strutture antisismiche; edifici spostati rispetto alle fondazioni; circa la metà delle case in pietra sono distrutte: la maggior parte sono inagibili; fessurazione del suolo; rottura di cavi sotterranei

X

completamente distruttiva

distruzione della maggior parte delle strutture in muratura; spaccature del suolo di alcuni decimetri; rotaie piegate; frane notevoli in argini fluviali o ripidi pendii

XI

catastrofica

poche strutture in muratura rimangono in piedi; distruzione di ponti; ampie fessure nel terreno; condutture sotterranee fuori uso; sprofondamenti e slittamenti del terreno in suoli molli

XII

grande catastrofe

non regge alcuna struttura dell’uomo; onde sulla superfice del suolo; distorsione delle linee di vista e di livello; oggetti lanciati in aria; corsi d’acqua subiscono mutamenti


Scala Richter
Gli strumenti che registrano i terremoti (sismometri) forniscono una misura dell’energia che viene sviluppata nell’evento. La scala che misura l’energia del terremoto si chiama scala Richter. Questa scala paragona l'energia liberata dal sisma a un'equivalente energia liberata da un’esplosione di dinamite nel sottosuolo.

magnitudo Richter

TNT equivalente

0

1 kg

1

31,6 kg

1.5

178 kgs

2

1 ton

2.5

5.6 tons

3

31,6 tons

3.5

178 tons

4

1.000 tons

4.5

5.600 tons

5

31.600 tons

5.5

178.000 tons

6

1 milione tons

6.5

5,6 milioni tons

7

31,6 miloni tons

7.5

178 milioni tons

8

1 miliardo tons

8.5

5,6 miliardi tons

9

31,6 miliardi tons

10


trilione tons


Tra la scala Richter e la scala Mercalli è possibile effettuare un confronto, ma si tratta di una cosa molto approssimativa in quanto non esiste una correlazione precisa tra le due scale. Per comprenderlo basta pensare che due terremoti di uguale energia (valore Richter) sono risentiti in maniera diversa se hanno origine a profondità differenti.

magnitudo Richter

grado Mercalli

<>

I - II

3.5

II - III

4.2

III - IV

4.5

III -V

4.8

IV - V

5.4

V - VI

6.1

VII - IX

6.5

VIII - X

6.9

IX - XI

7.3

X - XI

8.1

XI - XII

> 8.1

XII

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