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martedì 23 giugno 2009

Fenomeno delle luci sismiche

Le luci Sismiche, meglio conosciute come EQL o Earth Quake Light, è un fenomeno conosciuto da moltissimo tempo, basti pensare che le prime osservazioni di questo fenomeno risalgono già all'anno 869 d.C.; e cioè in una epoca in cui, non si conoscevano bene i meccanismi chimici e fisici del terremoto.

Solo oggi la scienza tenta di spiegare questi fenomeni, anche se a dire la verità con poco successo. Addirittura gli Antichi Egizi parlano di questi fenomeni da loro osservati nel tempo. Le cause principali di questo "fallimento" risiede del fatto che ancora molti fenomeni geologici sono sconosciuti e alcuni meccanismi fisici e chimici che si libererebbero prima, dopo, e durante un terremoto sono ancora tutti al vaglio della scienza e dunque c'è ancora poco di concreto e tante teorie.

E' stato osservato che la maggior parte degli avvistamenti delle Luci Sismiche sono state osservate in concomitanza con scosse telluriche (terremoti) di magnitudo superiore o uguale a 7. Dal punto di vista morfologico, le EQL possono assumere le forme più svariate:

1) lampi o baleni,
2) Colonne e travi infuocate,
3) Vortici luminosi
4) Globi di luce,
5) Fiamme e fiammelle viste fuoriuscire dal suolo.

Molti studiosi oggi osservano questo strano e poco conosciuto fenomeno tentando di dare una spiegazione scintifica agli eventi osservati. E' da dire che anche se in molti casi si può trovare una spiegazione scientifica, come la fuoriuscita di gas dal terreno (tramite crepacci creati dal terremoto), che si incendiano e danno origine a fuochi, e luci, o addirittura alle forze elettriche che si accumulano nell'atmosfera e sulla vegetazione, in una piccola percentuale di casi, le comuni teorie non reggono.

Basti pensare ad esempio agli strani eventi che hanno colpito l'Italia negli ultimi mesi, in Calabria ad esempio che gli scienziati non riescono a spiegare! La storia è ricca di queste manifestazioni, soprattutto in Italia, una penisola ad alto rischio sismico, ma grazie alle cronache di Ignazio Galli (Nato a Velletri - Roma, nel 1841, sacerdote e professore in scienze naturali), che per primo al mondo cominciò a trascrivere e a studiare questi eventi, oggi è possibile avere una cronostoria abbastanza precisa di questi eventi.

Di cosa parliamo realmente?
Certo di fenomeni che compaiono in concomitanza con eventi tellurici, ma a noi, sotto il profilo ufologico, ci interessano soltanto alcuni di questi eventi, ad esempio:

A Taum, in Irlanda, apparve un fenomeno luminoso sul mare a forma di bandiera, dal quale si propagò una luce abbagliante, seguita poi da una forte scossa di terremoto. In questo periodo storico iniziano pure, da parte degli scienziati dell'epoca, le prime esperienze nel campo dell'elettricità e del magnetismo e ciò fa si che vengano prestate particolari attenzioni a certi fatti.

Kant scrive:" Non posso passare sotto silenzio il fatto che in quel tremendo dì di Ognissanti, ad Augsburg, le calamite lasciarono cadere il loro carico e gli aghi magnetici si agitarono disordinatamente. Già Boyle riferisce che una volta, a Napoli, dopo un terremoto, si verifico un fatto analogo. Conosciamo troppo poco la natura occulta del magnete per poterci spiegare l'origine di tale fenomeno."

Teorie
Molte teorie sono state avvallate per spiegare questi fenomeni ma fino ad ora nessuna sembra essere quella definitiva, tra queste:

1) Ipotesi Piezoelettrica;
2) Campo elettrico dovuto al contatto o alla separazione di materiali rocciosi;
3) Triboelettricità e piroelettricità;
4) Moti oscillatori dell’aria a livello del suolo;
5) Scarica elettrochimica luminescente;
6) Emissione exoelettronica;
7) Ipotesi della frizione - vaporizzazione;
8) Ipotesi elettrocinetica dell’acqua (potenziale z);
9) I campi elettrici e l’accelerazione di cariche atmosferiche;
10) Ipotesi fonoluminescenza;
11) Ipotesi dei gas (chemiluminescenza, combustione);

Casi UFO?
Prendendo in considerazione soltato quei casi (come accennato pocansi) in cui si potrebbe enunciare una teoria ufologica e scartando tutte le altre, sempre interessanti, e importanti, possiamo osservare che, nelle apparizioni di scie o strisce luminose sottili, nel cielo queste sono apparse con più frequenza prima e durante l'evento sismico. Un esempio, sempre parlando della zona limitrofa a Roma, (fortunatamente Ignazio Galli era di Velletri - come noi):

Il 22 gennaio 1892, le zone da Roma a Velletri e da Campobasso a l’Aquila furono colpite da una forte scossa durante la notte. Diversi testimoni, nelle varie zone, riferirono di aver visto un intenso lampo nell’istante della scossa.

Uno di questi, che si trovava in camera, afferma che il lampo era così intenso da permettergli di distinguere ogni particolare della stanza, nel minimo dettaglio. Il 18 dicembre del 1897, la zona di Città di Castello (Roma), Monte Nerone e dintorni furono colpite dal terremoto.

Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un lampo alcuni istanti prima del sisma, mentre diverse ore prima furono viste delle strisce di fuoco attraversare il cielo sopra Monte Nerone in senso orizzontale. Il fenomeno delle strisce infuocate si ripresentò sul Monte Nerone, il 27 dicembre dello stesso anno, alcune ore prima del sisma.

Molto interessante sembrano essere questi eventi, la cui spiegazione resta incerta. Certo che un conto sono le fiamme, i gas e gli eventi elettrici; altro sono queste "strisce di fuoco che attraversano il cielo". Passiamo ancora a considerare altri fatti, come ad esempio le luci dall'apparenza solida:

Trombe e Colonne Luminose, sembrano avere il loro massimo di osservazioni in concomitanza con l'evento tellurico (o sismico). Come spiegare ad esempio l'avvenimento di Palermo datato 1726, in cui si videro due colonne di luce precipitare in mare rendendo luminosa la superficie dell’acqua per un tempo considerevole?

Ancora: Nella notte fra il 20 e 21 luglio 1399, in concomitanza con la scossa, apparve in cielo una grande trave luminosa che procurò notevole spavento fra la popolazione bolognese. Di maggior vigore fu il fenomeno osservato il 26 luglio 1805, nel terremoto che coinvolse la Campania e il Molise; simile ad una trave, fu vista sollevarsi dalla zona di Bojano, sorvolare tutto il territorio fino a Isernia e qui precipitare contro un muro di rinforzo producendo un foro ovale lungo 16 palmi per 8 (circa 4 metri per 2 metri).

La sera seguente il terremoto (27 luglio), nella zona di S.Giorgio (Benevento) fu osservata in cielo una trave infuocata luminosissima, dalle dimensioni apparenti di 100 palmi per 1 (circa 25 metri per 0,25), velocissima nel suo moto, si dileguò lasciando dietro a sé una leggera scia di colore mutevole (cangiante).

Il 22 marzo 1821, nell'istante della scossa che colpì gravemente l'Umbria, si vide una colonna di fuoco uscire dal fiume Cannara per poi gettarsi, dopo aver sorvolato la città di Rieti, nel lago Cantalice.

In Calabria, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1836, verso mezzanotte moltissimi animali mostrarono segni di inquietudine e il mare divenne repentinamente agitato e tempestoso; su di esso, nella località Calopezzati, apparve una trave infuocata e nello stesso istante si sentì un fortissimo rombo e sopraggiunse un’intensa scossa sismica.

Passiamo poi ai famosi Globi Luminosi, osservati in tutto il mondo. Anche in questo caso il massimo delle osservazioni le si ha durante e prima del sisma, ma anche dopo, e nella stragrande maggioranza dei casi le osservazioni sono talmente numerose da non essere messe in corrispondenza con il terremoto. Il moto di questi globi sembra essere diverso: Zigzagante, rettilineo, orizzontale e misto.

In molti avvistamenti il Galli riporta anche strani fenomeni concomitanti. Riporto di seguito alcune testimonianze:

1) Valparaiso: Molte persone videro fiamme zigzaganti (serpentelli di fuoco) che dalle colline salivano in cielo.

2) Bernhard Jensen, attuale primo pilota della nave Toro ed ex capitano della Southern Cross nella sua spedizione al Polo Sud, racconta di aver visto dalla nave, sette o otto palle di fuoco uscire da una casa in fiamme sulla collina, quella più in alto fra le case incendiate. Le sfere si mossero verso oriente e quando caddero, ogni volta si sentì una forte detonazione simile ad un forte colpo di cannone.

3) Il capitano dell'amministrazione marittima (nome non riportato) racconta, in presenza del suo aiutante Gomez Carreno, che il primo pilota della nave tedesca Uarda dichiarò di aver visto la stessa cosa; palle di fuoco che fuoriuscendo da una specie di cratere e si diressero verso ovest. Il capitano Jensen aggiunse che dove caddero i globi apparvero degli incendi qualche tempo dopo. Vari membri della famiglia Blumer videro diverse palle infuocate, alcune delle quali, molto piccole e con la coda, fuoriuscire da una molto più grande paragonabile, come dimensioni, alla Luna.

4) La famiglia Salcedo raccontò che dopo essersi prodotto un foro nel tetto, s’illuminò una parte della camera dove non vi erano nè lampade nè fuochi.

5) Diverse persone presso la spiaggia di Ancha videro uscire delle fiamme dal mare.

6) Presso il podere Lo Ovalle (Casablanca): si osservò una sfera di fuoco nel cielo e nelle tre sere seguenti si vide una fascia di nuvole colorate.

7) A Postas Negras (tra Valparaiso e Casablanca): gli abitanti riferirono di aver visto una palla di fuoco provenire da Valparaiso.

8) San Antonio: Tre uomini videro fuoriuscire dalla sabbia delle fiamme.

9) Curacavi: Il comandante della polizia disse che durante la seconda scossa si videro 5 meteore correre da nord a sud, brillantissime che illuminarono le cime degli alberi. Le meteore erano più piccole della luna.

10) Chimbarongo: Cinque minuti prima della scossa cessò la pioggia, non si videro lampi e il cielo si tinse di un rosso cupo. L'attenzione dei testimoni venne attirata dalla caduta di una gran palla di luce fosforescente e si osservò il suolo ricoperto, in alcuni punti, da questa luminescenza.

11) Lolol: Non vi erano fulmini bensì serpentelli che attraversarono il cielo da una parte all'altra. Prima della catastrofe il cielo si era annuvolato, dopo divenne limpido e stellato.

12) Lincanten: Notte limpida, al momento della scossa il sig. Cura dice di aver visto delle luci nella forma di serpenti di fuoco muoversi in cielo.

13) Curico: Niente fulmini, ma si osservarono delle meteore e la scintillazione delle stelle.

14) Costitution: Si osservarono delle meteore procedere da sud a nord nell'istante della scossa (Andrade, capitano del Malleco ormeggiata nel porto).

15) Los Angeles: Durante la scossa si videro fuochi e fiamme in cielo, simili ai fulmini di calore. Inoltre si osservarono zigzagare in aria, quello che la gente chiama "serpentelli di fuoco" e perdurarono per tutto il tempo della scossa. Non si videro nè lampi nè si udirono tuoni o luci assomiglianti a scariche elettriche prodotte da cavi in cortocircuito. Non vi era nè vento nè pioggia al momento della scossa.

16) Valdivia: Si osservò sulla cordigliera delle Ande un'immensa scarica elettrica, tanto prolungata che illuminò istantaneamente tutto il cielo; il tuono si udì appena e si videro cadere nel medesimo istante 2 o 3 luci simili a bolidi. Il barometro segnava bel tempo, pioveva pochissimo e non vi era vento.
17) Tongoy: Si osservarono delle grandi meteore in cielo.

Conclusioni
Questo è quello che accadde allora; insomma, un fenomeno che si allarga non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo. In molti casi, gli avvistamenti sembrano essere dei tipici casi di UFO.

Il problema è proprio questo... Si tratta di fenomeni naturali? Si tratta di Gas? Cariche elettriche? Di cosa? Credo che è importante notare come a differenza di altri fenomeni naturali, le apparizioni di colonne di fuoco o di luci solide dotate di movimenti intelligenti siano un fenomeno degno di attenzione, che merita uno studio più approfondito.

Non si può fare finta di sapere che tali fenomeni sono reali! Recentemente su una trasmissione televisiva RAI, sono stati intervistati alcuni testimoni della città di Canneto (Messina), dove assieme ai fenomeni sismici ci sono tuttora dei fenomeni elettrici, chimici e luminosi inspiegabili gli stessi intervistati (abitanti del paese) esprimevano la loro preoccupazione per un fenomeno davvero insolito.

Ad esempio vediamo anche i giornali. Questo veniva detto a La Gazzetta del Sud del 10 Febbraio 2004: "Caronia Dispersione, campo elettromagnetico? Ipotesi e nessuna certezza mentre vengono denunciati nuovi fenomeni di combustione. Altre case in fiamme a Canneto, mistero da film di fantascienza. Angosciati dal 15 gennaio gli abitanti del borgo.

Da Roma arrivano adesso specialisti e attrezzature sofisticate". Ed ancora il Giornale di Sicilia del 10 Febbraio 2004: "...Tecnici al lavoro anche presso alcuni ponti per la telefonia mobile, questa mattina, a Canneto di Caronia per tentare di aggiungere qualche elemento utile a fare chiarezza sui misteriosi incendi nelle abitazioni della frazione ormai sgomberata. «Non si può tralasciare alcuna ipotesi - spiega il sindaco Pedro Spinnato - quindi attendiamo per stasera anche i risultati di queste verifiche».

Un «fenomeno tecnico», di cui non è ancora chiara la causa. è questa l'ipotesi più probabile sugli incendi che da circa due settimane divampano in maniera improvvisa ed inspiegabile a Cannetto, piccola frazione marinara di Caronia in provincia di Messina. Lo rivela il professor Giuseppe Maschio, membro della sezione industriale della commissione grandi rischi della Protezione Civile e ordinario all'università di Messina, che sta coordinando il gruppo di esperti e tecnici inviati in Sicilia dal Dipartimento.

Maschio non esclude però che dietro agli incendi inspiegabili vi sia il dolo. «Non ci sono indizi né indagini in corso - dice - ma non si può escludere questa ipotesi». «Stiamo facendo una campagna di misurazioni completa sull'intero sito, un'area di circa 350 metri per settanta - spiega - e domani verranno eseguite altre misurazioni per scoprire la presenza di eventuali campi elettromagnetici».

In giornata inoltre, i tecnici proveranno con un generatore ausiliario a ridare elettricità alle abitazioni, per vedere se i fenomeni dei giorni scorsi si ripetano. Le misurazioni che verranno fatte domani, ha proseguito Maschio, saranno effettuate con strumenti di precisione già utilizzati sull'Etna. «Se i risultati saranno negativi dovremo escludere la presenza di campi elettromagneti e - aggiunge - anche di un possibile collegamento con eventuali fenomeni sismici».

L'ipotesi più probabile e quella al momento più accreditata, dunque, è che si tratti di un «fenomeno tecnico» le cui cause sono ancora sconosciute.
Quindi un fenomeno che ancora oggi desta sgomento e preoccupazione, che è ancora al vaglio degli esperti, e non è supportato da una spiezazione scientifica. Dal canto nostro, come Ufologi, non possiamo fare altro che osservare e cercare particolari importanti, offrendo all'opinione pubblica una lettura anche ufologica degli eventi. Staremo a vedere.

sabato 30 maggio 2009

Dal divieto a Linux

Abbiamo iniziato con post di un paio di giorni fa, a vedere come siamo arrivati all'attuale Copyright e le leggi che cercano di governarlo/imporlo. Seguiamo la vicenda della nascita di un sistema che possa essere libero da imposizioni commerciali e quindi, usabile da tecnici del settore.

M.I.T. (vicino Boston), XX Secolo, anni '80.

Richard Stallman programmatore al laboratorio di intelligenza artificiale del M.I.T. (Massachuttes Institute of Technologies) mentre lavora ad un progetto tenta di fare una stampa ed in risposta riceve un errore dalla stampante dipartimentale Xerox (nel XX secolo le stampanti costavano).

Questa era una cosa comune perchè era usanza ormai ventennale che le aziende regalassero prodotti tecnologici nuovissimi alle università per ottenerne in cambio un testing da parte di persone esperte che spesso gliele restituivano migliorate e pronte per un pubblico di massa.

Stallman aveva già messo a posto il driver della stampante precedente e le aveva aggiunto anche una funzione che gli permetteva di controllare dal suo terminale se la stampante aveva finito di stampare o si era inceppata. Questo gli permetteva di procurarsi la risma di carta prima di andare in corridoio risparmiando così parecchie passeggiate.

Per Stallman era naturale chiedersi dove erano i sorgenti per vedere che diamine avevano
combinato gli amici della Xerox e aggiustare qualcosina.

Comincia così una ricerca all'interno della documentazione della stampante e trova solo l'eseguibile, stupefatto chiama la Xerox e chiede i sorgenti, gli rispondono che sono segreto industriale e sono protetti da copyright quindi non glieli possono fornire, se vuole che il bug della stampante venga riparato lo deve comunicare alla Xerox che lo riparerà con i suoi programmatori.

E' come chiedere ad un elettricista di chiamare un altro elettricista, a Stallman sembra assurdo, tralaltro per lui programmare è un divertimento e gli piace leggere il codice degli altri perchè si arricchisce di nuovi punti di vista e nuove soluzioni. E' come leggere nuovi teoremi per un matematico.

Richard non si rassegna e va a trovare il programmatore che ha creato il driver in un'altra città, è un professore che ha lavorato per la Xerox. Quando si incontrano e Richard gli chiede i sorgenti il professore a malincuore rifiuta e gli comunica che ha firmato un contratto di riservatezza che gli impedisce di comunicare quei dati. E' la prima volta che gli succede una cosa del genere tra hacker era normalissimo scambiarsi del codice anzi tra hacker scambiarsi del codice equivaleva a farsi prestare una zolletta di zucchero dal vicino con la sola differenza che il prestito di un po' di codice non priva chi effettua il dono.

Quello che non sapeva ancora Richard era che si trovava alla fine di un'epoca. L'informatica stava diventando importante dal punto di vista economico e di lì a poco le aziende avrebbero posto diritti e brevetti su tutto ciò che avevano creato o che era in qualche modo attribuibile a loro.

Pian piano si trovò con divieti da tutti i lati fino a che stanco ed annoiato da un lavoro che non riconosceva più e da delle strutture che in nome del denaro avevano distrutto la possibilità di avere scambi di idee ad alto livello con altri programmatori si licenziò!

Si licenziò e fondò la FSF (Free Software Foundation), se gli altri non volevano più condividere software l'avrebbe fatto lui creando un sistema libero, che tutti potessero copiare, modificare, redistribuire si sarebbe chiamato GNU acronimo ricorsivo che vuol dire Gnu's Not Unix (Gnu Non è Unix). Ma doveva garantirsi, doveva assicurarsi che questa volta le aziende non potessero scippargli il suo lavoro creò così insieme a Ebel Moglen (professore di legge alla Columbia University School of Law) la GPL (GNU Public License), una licenza scritta per sfruttare la legge del copyright capovolgendone l'obiettivo, questa licenza per la caratteristica di aver capovolto il concetto di copyright verrà anche chiamata copyleft.

Stallman e i suoi seguaci sono stanchi del copyright.

Helsinki, XX secolo anni '90

Linus Torvalds, studente e appassionato di informatica ha cominciato da poco il corso di Sistemi Operativi di Andrew Tanembaum, un luminare talmente bravo da aver progettato un sistema operativo Unix per sistemi Intel 286. Linus non è uno studente modello, i ritmi di studio che ha sono nella media in qualche materia è anche un po' in ritardo, ma è appassionato di informatica quindi si getta in questa materia con molto entusiasmo ma lui non ha un 286 ha un 386 e di conseguenza comincia a modificare Minix (il sistema operativo di Tanembaum) per utilizzare le nuove funzioni del 386 e farlo quindi “schizzare”. Siccome questa cosa è divertente la comunica in mailing-list. Ma Minix è protetto da diritto d'autore e può essere “letto” solo a scopo didattico, permodificarlo ci vuole il permesso di Tanembaum.
A questo punto arriva la risposta del professore:
Se il signor Torvalds si sente così bravo il suo sistema operativo se lo faccia da sé!”.

Linus è bravo, ma non è ancora così bravo così inizia questo lavoro e chiede aiuto in mailing-list, verrà aiutato da gente di calibro enorme come Alan Cox, ma l'80% e forse più del suo sistema operativo lo troverà già scritto da qualcunaltro...

In poco meno di 10 anni Richard Stallman aveva scritto quasi tutto il sistema GNU per renderlo completamente libero gli mancava solo il Kernel, quello che stava scrivendo Linus.

Nasce nel '92 GNU/Linux, sistema operativo degli hacker che nel '95 sarà già un sistema tecnicamente più avanzato di Windows 95 (uscito ad ottobre del '95). Ma non riuscirà a contrastarne l'avanzata perchè la maggioranza delle aziende boicotteranno il progetto e non produrranno drivers per questo sistema operativo, Microsoft non porterà mai (almeno ad oggi) la suite Office su questo sistema operativo che dovrà arrangiarsi ancora un po' con LaTex (linguaggio per produrre documenti stampabili ma adatto solo ai programmatori).

In ogni caso Linus vince la sua battaglia contro il copyright grazie alla GPL di Stallman e rilascia il suo Linux sotto la stessa licenza.

Continua -->

mercoledì 18 marzo 2009

Storia di un logo


Ci sono molti misteri dietro la nascita del logo Apple. Tutti si chiedono come mai proprio una mela e le ipotesi sono molte: c'è chi dice che rappresenta la mela di Biancaneve, chi la rappresentazione del frutto proibito, altri dichiarano che rappresenta la mela che cadde sulla testa di Newton come rappresentava la prima versione del logo. Fatto sta che quello attuale deriva dalla mela colorata creata dal designer Rob Janoff.

Studiosi e scienziati cercano di capire come fa il logo Apple ha generare tanta attrazione. Quando lo vediamo su un Mac in un negozio o in un film, il cuore si riempie di meraviglia e un sussulto balena nelle nostre teste quasi a gridare "ma quello è il logo di Apple". Una ricerca effettuata dalla Duke University americana e della University of Waterloo in Canada ha evidenziato che il logo di per se collega immediatamente al prodotto associato.

Se ne accorse anche nel 1957 il ricercatore americano James Vicary quando notò che quando nei cinema veniva mostrato il logo di Coca Cola, agli spettatori veniva sete. Allo stesso modo il logo Apple collega ai prodotti della Mela. Il sostanza dietro il successo del logo c'è il lavoro svolto da anni dalla società per creare prodotti interessanti.

La versione più comune di questa leggenda metropolitana sostiene che il simbolo della "Apple Computer", produttrice del primo Personal Computer (Apple I) e dei ben noti Macintosh, sia stato scelto in onore Alan Turing, il matematico inglese considerato il padre della moderna scienza dei calcolatori. Turing effettivamente si suicidò mangiando una mela avvelenata nel 1954, all'età di 41 anni.

Resoconti più attendibili attribuiscono la scelta del simbolo della ditta (una mela multicolore con il segno di un morso), all'unione del frutto preferito dal progettista e fondatore della ditta Steve Jobs con la parola byte che indica un gruppo di otto bit e costituisce ancora oggi l'unità elementare di organizzazione delle informazioni nei computer. La ragione della scelta deriva dal fatto che la parola byte ha in inglese lo stesso suono di bite che significa appunto "morso" o "mordere". Lo slogan di una delle prime pubblicità per il modello Apple I era: Byte into an Apple, che suona: "Mordi una mela".

Per approfondimenti sulla storia della "Apple Computer" segnalo un sito non ufficiale, ma molto esauriente:

http://www.apple-history.com
Questa versione fa un po' acqua se osserviamo il primo Logo della Apple.
La mela è sempre stata presente nel logo della Apple e deriva proprio dalla mela di Newton...

Infatti il primo logo della Apple Computers era questo, poi modificato perchè era troppo difficile da riprodurre sui pc ed era poco rappresentativo.

Nel 1954 Alan Turing morì ingerendo una mela avvelenata con cianuro di potassio, in tono col proprio carattere eccentrico e prendendo spunto dalla fiaba di Biancaneve da lui apprezzata fin da bambino. La madre sostenne che il figlio, con le dita sporche per qualche esperimento chimico, avesse ingerito per errore la dose fatale di veleno; ma il verdetto ufficiale parlò senza incertezze di suicidio: "Causa del decesso: cianuro di potassio autosomministrato in un momento di squilibrio mentale."
Pare che Turing fu processato per omosessualità e condannato alla castrazione chimica… nonostante avesse contribuito a decifrare il codice enigma, tramite il quale i nazisti si scambiavano informazioni durante il conflitto. Si suicidò, si pensa, per la vergogna delle conseguenze dovute alla castrazione.

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