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martedì 7 luglio 2009

Vendere ... barando

La pubblicità è, oggi, lo strumento maggiormente utilizzato dalle aziende produttrici per immettere sul mercato i loro prodotti.
La sua regolamentazione affronta il tema della sicurezza del consumatore offrendogli una rete di protezione contro la pubblicità ingannevole.

Definizione: qualsiasi pubblicità che induca, in qualunque modo, in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali essa è rivolta. E’ una pubblicità che non è:
  • Palese, non percepibile chiaramente come pubblicità
  • Veritiera, non conforme alla verità
  • Corretta, non conforme alle regole stabilite dalla legislazione.
Esempi di pubblicità ingannevole:
  • Rivolta a bambini e adolescenti e ne minacci la loro salute
  • Riguardante prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori omettendo di darne loro notizia
  • Pubblicità televisiva delle sigarette e delle bevande alcoliche in modo particolare quelle che associano questi prodotti a qualità terapeutiche
Denuncia pubblicità ingannevole:
  • - all’Autorità giudiziaria, solo per fatto illecito
  • - all’Autorità garante della concorrenza e del mercato ( amministrativa), negli altri casi
  • - Garante per la Radiodiffusione e l’Editoria, competente per i messaggi pubblicitari diffusi a mezzo stampa e televisione
  • - Giurì di Autodisciplina pubblicitaria, riconosciuto dagli operatori pubblicitari, competente per le campagne pubblicitarie ingannevoli.
D'ora in poi anche i singoli consumatori potranno appellarsi all'Antitrust per denunciare le pubblicità ingannevoli. Il regolamento n.284 del 11 luglio 2003 "norme sulle procedure istruttorie dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di pubblicità ingannevole e comparativa" - entrato in vigore lo scorso 7 novembre - detta le procedure per presentare ricorsi davanti all'Antitrust.

Il nuovo provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre 2003, sostituisce integralmente il precedente Dpr del 10 ottobre 1996 n.627. Secondo il regolamento sono legittimati a promuovere il ricorso: concorrenti, consumatori, associazioni e organizzazioni di consumatori, ministro delle attività produttive e ogni altra pubblica amministrazione.

La domanda deve contenere: l'identificazione del richiedente, l'identificazione del messaggio pubblicitario oggetto della richiesta, l'indicazione di possibili profili di ingannevolezza della pubblicità o di illeceità della pubblicità comparativa e l'indicazione degli elementi di legittimazione alla richiesta.

Inoltre, l'Antitrust può intervenire d'urgenza con un provvedimento immediato di sospensione della pubblicità.

Come difendersi dalla pubblicità ingannevole

decalogo di consigli utili

Dal 29 aprile 2005 è in vigore la legge n. 49 del 6 aprile 2005 contenente le "Modifiche all'articolo 7 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, in materia di messaggi pubblicitari ingannevoli diffusi attraverso mezzi di comunicazione" che sanziona con multe salate chi promuove prodotti i cui requisiti non rispondono alla realtà.

Inoltre per difendere i consumatori dalla pubblicità ingannevole, l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, ha messo a punto una piccola lista di avvertenze, un decalogo di consigli utili, da tenere sempre presente per evitare spiacevoli sorprese.

  1. Occhio alla lettera. Valutare con attenzione il testo del messaggio e controllare anche i più piccoli caratteri di stampa: a volte informazioni rilevanti sono riportate solo in modo marginale.
  2. Il prezzo è giusto? Verificare sempre che il prezzo indicato sia comprensivo di oneri o spese accessorie (iva, tasse d'imbarco, quote di iscrizione, spese di consegna, scatto alla risposta).
  3. Missione impossibile. Diffidare dai messaggi che promettono risultati miracolosi (ad esempio prodotti o metodi dimagranti e cosmetici).
  4. Rifletti e firma. Non sottoscrivere alcun modulo senza aver letto prima tutte le condizioni. alcune offerte possono nascondere l'esistenza di un vero e proprio contratto (ad esempio le offerte di lavoro).
  5. Non solo slogan. Fare attenzione alla completezza del messaggio ed assumere tutte le informazioni necessarie. controllare sempre l'effettiva convenienza delle operazioni promozionali (sconti, liquidazioni, numero effettivo dei pezzi disponibili, tariffe).
  6. Distinguere cuore e portafoglio. I servizi prestati da maghi, cartomanti ed operatori esoterici possono rivelarsi molto onerosi. inoltre, non esiste alcun metodo per rendere più probabili le vincite dei giochi a estrazione.
  7. Quanto mi costa? Verificare le condizioni delle proposte di finanziamento sia per acquisti che per prestiti personali e mutui (tassi d'interesse tan, taeg, periodo di validità).
  8. È solo fiction. Fare attenzione alla pubblicità "travestita": a volte, in contesti dall'apparente natura informativa o di intrattenimento (stampa, programmi tv), possono nascondersi forme di pubblicità occulta.
  9. Attenzione ai pericoli. Se il prodotto è pericoloso la pubblicità deve dirlo: occorre leggere sempre con attenzione le avvertenze inserite nella pubblicità e nella confezione del prodotto.
  10. Tutelare i minori. La pubblicità deve sempre considerare e rispettare la tutela fisica e psichica dei minori: alcune promozioni, non ingannevoli per gli adulti, possono invece indurre in bambini e adolescenti una pericolosa travisazione della realtà.

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