Ricerca personalizzata

sabato 25 aprile 2009

Addio" Zio Luciano"

Il giorno 08.03.2009, muore una persona che ha fatto parte della mia vita per un po'. Spiace apprenderlo da Internet e a distanza di mesi. Grazie del tuo contributo Luciano, ti auguro che le buone azioni che hai fatto, ti accompagnino.
http://www.informatrieste.eu/blog/upload/bronzi_luciano.JPG

Morto a 70 anni il cabarettista Luciano Bronzi, stroncato da una crisi cardiaca. Da ex autista Act a comico che non risparmiava la politica.
Aveva fondato il gruppo degli Osimanti. Ha inciso una ventina di cassette.
«Son ancora qua, sono sempre vivo» aveva detto con ironia dieci anni fa agli amici Luciano Bronzi, quando un articolo di questo giornale aveva annunciato la sua morte con un classico «coccodrillo». Il morto in quella occasione era un altro Luciano Bronzi e il comico-cabarettista, già autista dell’Act, l’aveva presa con grande spirito e aveva creato sulla falsariga di questo errore una delle tante, irresistibili gag che hanno contrassegnato la sua carriera. Non è da tutti leggere in anticipo il proprio necrologio e molto pochi - di questi tempi - sono in grado di scherzarvi sopra. Lui lo aveva fatto.
Ieri mattina, invece, Luciano Bronzi è morto per davvero all’ospedale di Cattinara, stroncato dall’ennesima crisi cardiaca ereditata dall’infarto che lo aveva colpito nel 2005.

Era nato nel 1939 a San Giovanni Valdarno, provincia di Arezzo e a novembre avrebbe compiuto i 70 anni. Suo padre Dino era un raffinato cabarettista, nonché apprezzato autore di numerosi stornelli. Anche suo figlio si chiama Dino, e come ha detto ieri «mi sarebbe piaciuto seguire l’attività di papà, ma di fronte alla sua travolgente comicità, ho preferito soprassedere. Troppo bravo».
Luciano Bronzi lo spettacolo lo aveva nel sangue e nella sua lunga carriera si era esibito su Italia Uno, su Canale 5, al Derby di Milano ora divenuto Zelig, al teatro Cristallo e tra i gli italiani d’Australia. Ma anche in night club dove bisognava indossare lo smoking, a feste private, a matrimoni così come nelle osterie e nelle pizzerie di periferia dove ci si esibisce in maniche di camicia, accompagnati da una chitarra, da una fisarmonica e dal calore delle persone che ti vogliono bene e ti apprezzano.
Le sue prime gags le aveva tratte dai discorsi e dagli atteggiamenti dei frequentatori dei bus. Lui guidava i mezzi dell’Act nel pieno del traffico e intanto ascoltava, guardava, memorizzava tic, frasi, discorsi. Nacquero cassette formidabili: «El tranvier», «Ma che tettone che gaveva Marisa», «Xe un marangon e altri mestieri».
Era l’epoca del trattato di Osimo; Trieste una volta in più si era divisa in due fazioni contrapposte. Lui aveva fondato gli «Osimanti», un gruppo che si esibiva sotto la sigla del Controcabaret triestino non solo nei locali ma anche nelle prime radio private che allora si chiamavano «libere».
Del suo lavoro oggi rimangono sul mercato una ventina di «cassette» e una serie di fascicoli poi riuniti nel volume dal titolo «A Trieste se ridi cussì». Ma la vera memoria di Luciano Bronzi è quella che lui è riuscito a trapiantare nei cuori di tanti triestini: scherzava sugli sfratti, sulla rivalità di campanile tra la nostra città e Udine, sui mestieri strani, sul sesso, sull’ecologia ma anche sulla politica. Molto di quanto lui ha detto accompagnato prima dalla chitarra di Mario Orlando, poi da quella di Walter Bolton, oggi non sarebbe più giudicato «politicamente corretto». Forse sarebbe anche velatamente censurato o rimosso in silenzio dal copione televisivo come accadeva molti anni fa agli spettacoli di Angelo Cecchelin.
«Lui ha fatto molta satira politica e spesso ha avuto anche dei guai», aveva detto Luciano Bronzi in una intervista del 1992. «È successo pure a me perché amo andare controcorrente e prendere di mira un po’ tutti. Ma non credo che la satira possa cambiare le cose. Forse aiuta la gente a diventare più critica. Trieste ha tanta voglia di ridere ma non sempre riesce a esprimersi. Qui la gente è triste dentro...» (il Piccolo)

Nessun commento:

Privacy Policy

This site uses Google AdSense for advertisements. The DoubleClick DART cookie is used by Google in the ads served on publisher websites displaying AdSense for content ads. When users visit an AdSense publisher's website and either view or click on an ad, a cookie may be dropped on that end user's browser. The data gathered from these cookies will be used to help AdSense publishers better serve and manage the ads on their site(s) and across the web. * Google, as a third party vendor, uses cookies to serve ads on this site. * Google's use of the DART cookie enables it to serve ads to you users based on your visit to this site and other sites on the Internet. * Users may opt out of the use of the DART cookie by visiting the Google ad and content network privacy policy. We use third-party advertising companies to serve ads when you visit our website. These companies may use information (not including your name, address, email address, or telephone number) about your visits to this and other websites in order to provide advertisements about goods and services of interest to you.

Questo sito utilizza Google AdSense per la pubblicità. Il DoubleClick DART cookie è utilizzato da Google per gli annunci pubblicati su siti web publisher AdSense per i contenuti, visualizzazzandone gli annunci. Quando un utente visita un sito web publisher AdSense e clicca su un annuncio, un cookie può essere rilasciato a tal fine, nel browser dell'utente. I dati raccolti da questi cookie verranno utilizzati per aiutare i publisher AdSense a servire meglio e a gestire gli annunci sul loro sito(i) in tutto il web. * Google, come parte di terzo fornitore, utilizza i cookie per la pubblicazione di annunci su questo sito. * L'uso del DART cookie consente a Google di pubblicare annunci per gli utenti, e si basa sulla vostra visita a questo sito e su altri siti su Internet. * Gli utenti possono scegliere di utilizzare i DART cookie visitando i contenuti sulla privacy nell'annuncio di Google. Usiamo società di pubblicità per la pubblicazione di annunci di terze parti, quando si visita il nostro sito web. Queste aziende possono utilizzare le informazioni (non compreso il vostro nome, indirizzo, indirizzo e-mail, o numero di telefono) sulle visite a questo e ad altri siti web, al fine di fornire la pubblicità su beni e servizi di vostro interesse.