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domenica 26 aprile 2009

Che futuro avremo?


LONDRA - Incontreremo gli extraterrestri, ma è probabile che dovremo accontentarci di fare conoscenza con microbi venuti dallo spazio. Potremo sognare l'immortalità, facendoci ibernare, ma senza l'assoluta certezza di un risveglio. Visiteremo il pianeta Marte e ci costruiremo una base permanente, specie se scopriremo che sotto la sua superficie si nasconde il petrolio. Dichiareremo sostanzialmente sconfitto il cancro e troveremo un vaccino contro l'Aids. Inventeremo macchine dotate di intelligenza artificiale, ma dovremo stare attenti a non farci sottomettere. Sono alcune delle previsioni fatte da una squadra di quarantasei esperti in tutti i campi dello scibile umano su quello che ci aspetta nei prossimi quarant'anni, da qui al 2049: insomma entro la metà del ventunesimo secolo. Le ha raccolte la rivista Wired, per il lancio della sua edizione britannica.

Nel 1996, per il lancio dell'edizione americana, condusse un sondaggio analogo tra scienziati e studiosi di ogni campo: molti sbagliarono per difetto, non riuscendo a pronosticare, o a immaginare, gadget come l'iPod o tutto lo straordinario potenziale di Internet. Anche stavolta gli indovini sono stati piuttosto cauti: la maggior parte delle loro predizioni si intravedono già dietro l'angolo, ma il what next, ciò che ci riserva il futuro, potrebbe anche sorprenderci. In meglio o in peggio, resta da vedere.

Vediamo, dunque, cosa c'è nella sfera di cristallo di futurologi come Ian Pearson, Faith Popcorn, Norman Foster e gli altri esperti consultati per l'occasione. Entro il 2020 ci sarà una missione spaziale umana su Marte: un viaggio nello spazio lungo da 500 a 900 giorni, che espone gli astronauti a forti dosi di radiazioni, problemi alle ossa e la complicazione di portare con sé (o rigenerare sul posto) acqua e ossigeno. Ma se sul pianeta rosso si scoprirà il petrolio, come alcuni scienziati ritengono possibile, i finanziamenti arriveranno (altrimenti la data dello sbarco su Marte viene rimandata al 2040). Sempre entro il 2020 avremo computer, robot e macchine dotati di intelligenza artificiale, in grado di superare il cosiddetto "test di Turing": parlando con loro, non saremo in grado di capire se sono umani o umanoidi. Ma bisognerà attendere il 2040 per robot super-intelligenti, capaci di aumentare da soli la propria intelligenza, e - se non controllati - di sottomettere la nostra specie. I progressi nel campo della medicina ci permetteranno di creare un vaccino per l'Aids nel 2024, occhi artificiali nel 2030 e di dichiarare curabile il cancro nel 2032, oltre che di avere, tra dodici anni, la pillola anticoncezionale maschile. Nel 2035 avremo un'automobile che guida da sola, meglio di noi, con il pilota automatico, a carburante sostenibile. Quelli della leva del 2023 diventeranno in larga parte centenari: se nati nell'Occidente ricco, s'intende.

Chi desidera l'immortalità potrà farsi ibernare nel 2037, ma bisognerà attendere oltre per avere la sicurezza del risveglio. E il primo incontro con gli extraterrestri avverrà nel 2038: saranno solo microbi spaziali, purtroppo o per fortuna, non alieni intelligenti. Ci sono anche le profezie di sventura: nel 2022 scoppierà la prima guerra provocata dal cambiamento climatico. Abbiamo poco più di un decennio per evitare che si realizzi.

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