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mercoledì 1 aprile 2009

Effetti d'aprile


I 'pesci' iniziano a riempire le redazioni giornalistiche, secondo una tradizione ormai consolidata, tanto quanto quella che prevede scherzi di ogni tipo il primo giorno di aprile. Ritrovamenti di lingotti d'oro tra i bidoni della spazzatura, la corona (e annesso titolo di re d'Italia) ceduta dai Savoia al premier Berlusconi, sono solo alcune delle 'bufale' che stanno circolando in queste ore.

A farne le spese, tra gli altri, l'Ats, l'agenzia di stampa svizzera, che stamani ha ricevuto una nota, poi rivelatasi fasulla, dell'azienda municipale della nettezza urbana di Zurigo, nella quale si parlava del ritrovamento, da parte di due netturbini, di due lingotti d'oro in un sacco della spazzatura. La notizia è stata diffusa in rete, ripresa da altre agenzie collegate alla Ats e il pesce d'aprile, anche se un po' in anticipo, è fatto.

E' così che autorevoli quotidiani o impeccabili Tg hanno ingannato il loro pubblico, inventando, nel primo giorno del mese di aprile, notizie assurde, ma calate in un contesto reale. Perché in genere, in occasione del primo d'aprile, i media, più che subirli gli scherzi, li fanno. E' il caso del britannico 'Guardian', ad esempio, che l'anno scorso pubblicò la notizia che Carla Bruni-Sarkozy era stata ingaggiata dal premier Gordon Brown per dare lezioni di stile e di glamour agli inglesi.

Nell'epoca delle comunicazioni di massa, infatti, una delle 'applicazioni' più riuscite della secolare tradizione del pesce d'aprile è proprio quella di diffondere, almeno per un giorno, notizie strampalate, in grado però di 'far abboccare' il pubblico. Tra i personaggi coinvolti in un pesce d'aprile anche Papa Ratzinger che, secondo quanto, falsamente, riferito lo scorso anno dalla radio di Sydney '2ue', avrebbe celebrato una speciale messa per i gay durante la giornata mondiale della gioventù.

Molte le teorie sulle origini del pesce d'aprile, ricorrenza comune a numerose tradizioni, da quella latina, a quella persiana, a quella anglosassone, a quella ebraica. C'è chi fa risalire l'usanza a prima dell'avvento del Calendario Gregoriano (1582), quando diverse culture celebravano il capodanno in occasione dell'equinozio di primavera, che cadeva il 21 marzo, in un periodo che andava dal 25 marzo al 1° aprile.

Quando l'inizio del nuovo anno fu spostato al 1° gennaio, in Francia iniziò a diffondersi l'abitudine di consegnare dei pacchi regalo vuoti, in occasione del 1° di aprile e a questa usanza venne dato il nome di 'poisson d'avril', per l'appunto pesce d'aprile. Altri studiosi ne fanno invece risalire le origini a varie tradizioni pagane, che invano la Chiesa, nel corso dei secoli, avrebbe tentato di far dimenticare.

Che la tradizione abbia origini molto antiche è comunque confermato dallo scherzo risalente alla fine del XIII secolo a opera del maestro Buoncompagno da Firenze che annunciò ai bolognesi di aver messo a punto un congegno con cui avrebbe sorvolato la città. I bolognesi si recarono in massa sul Monte di Santa Maria per assistere al volo. Buoncompagno si presentò all'appuntamento con due grandi ali ma raccontò ai bolognesi di non poter prendere il volo a causa del vento sfavorevole.

Facendo un salto di qualche secolo e tornando all'epoca di Internet e della comunicazione globale, ma sempre rimanendo in ambito più o meno 'aeronautico', nel 2005, in occasione del primo di aprile, sul sito ufficiale della Nasa comparve una notizia che annunciava la presenza di acqua su Marte. La foto che corredava la notizia ritraeva un bicchiere d'acqua poggiato su una barretta di cioccolato 'Mars' (marte, in inglese). Altri pesci d'aprile hanno però avuto conseguenze meno innocue. Il primo d'aprile del 2003, su numerosi siti cinesi e sudcoreani, si diffuse la notizia, ovviamente falsa, della morte di Bill Gates, il fondatore della Microsoft. Nonostante le smentite, la Borsa di Seul subì un calo dell'1,5%.

Nessuna conseguenza dovrebbe invece avere l'email che sta circolando in queste ore nelle redazioni giornalistiche. Un sedicente segretario della Real Casa Savoia, ha infatti annunciato che "Sua Altezza Reale Emanuele Filiberto di Savoia ha deciso di omaggiare l'Italia, nella persona del suo presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del simbolo temporale del Casato: la Corona di Re d'Italia". Secondo il mittente dell'email, il premier avrebbe accettato il conferimento.

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