Per esperienza personale ho potuto sperimentare il rumore nei vari aspetti:
cittadino, campestre, semicittadino, montano,marino.
Quello cittadino è quello più variegato perchè si parte dal rumore di fondo sempre presente (tranne il 15 di agosto) che ci accompagna come la ninna nanna del neonato, se cessasse di colpo ci allarmeremmo.
Per passare a schianti fragorosi come possono essere clackson o stridio di freni o lo sferragliare dei tram o dei treni. Ho abitato vicino alla croce rossa. Ad ogni emergenza il sibilo della sirena di giorno e di notte tagliava come una lama il rumore di fondo della città. Avevo imparato dal sibilo della sirena a riconoscere il mezzo che stava uscendo. Quando tornavo in campagna, la prima notte non riuscivo a prendere sonno per il troppo silenzio! Si sentivano i discorsi dei manovali a centinaia di metri di distanza. Quello semicittadino invece passa dal rumore di fondo al silenzio assoluto con la stessa rapidità con cui ritorna al rumore assordante della sirena che non si aggiunge agli altri rumori ma si sostituisce a loro fintanto che non cessa.
Ricordo che una estate che passai in città nel mese di agosto, mi telefonò la mia vicina di casa (in età avanzata) che viveva sola, allarmata perchè sentiva voci di persone sospette nel pianerottolo di casa. Dopo una rapida indagine scoprii che i rumori sospetti provenivano da un rubinetto lasciato aperto nel cortile di casa.
Ma il rumore più assordante per un cittadino è quello che si sente in montagna, nei primi minuti del soggiorno. Ma ci si fa in fretta l'abitudine. Molto più difficile il percorso inverso.
Se pensate che l'ambiente marino sia meno rumoroso, potreste aver ragione se ancorati in una baia a bordo di una barca a vela. Altrimenti nel porto, i rumori sono dei più variati, a partire dal sottofondo cittadino, alle varie sirene di mezzi in opera sulle banchine. In mare aperto c'è lo sciabordare delle onde, udibile nella barca a vela, dato che se si viaggia o si lavora in una a motore, il "thump thump" dei motori v'accompagna per tutto il tempo.
La colpa del rumore nelle grandi città è principalmente del traffico privato. I rimedi ci sarebbero. Ad esempio:
Il condominio, specie se è popolato da imbecilli totali che passano il loro tempo a far nulla. Solitamente ragazzi della età di 20 anni, iscritti all'università giusto per non lavorare. Alla sera proprio quando uno vorrebbe riposarsi, fanno casino fino a tardi,anche fino all'una e passa. Per esempio, c'è una radio accesa a tutto volume, mentre uno suona i tamburelli(fastidiosissimo), due giocano a pallone, e tutti gridano forsennatamente. Se poi c'è un cane che vedendo tutta questa agitazione, abbaia come un pazzo.
Soluzione? Chiamare i Vigili Urbani della vostra zona che, alla seconda chiamata di solito, escono e intimano ai "signori" di terminare ogni attività rumorosa alle 22 di sera.
Se la situazione persisite esiste un'altra possibilità: oltre che denunciare il fatto all'Amministratore di Condominio che E' TENUTO a prendere seri provvedimenti, puoi anche fare una denuncia compilando il seguente modulo:
http://www.moduli.it/item.php/731
Da osservazioni, ciò che c'infastidisce del rumore, non è tanto la sua forza, quanto l'irregolarità con cui avviene. Ad un rumore di fondo, ci si abitua; ad uno saltuario no, per quanto lieve sia. Il fatto è che l'insofferenza è insita della natura, dato che ogni rumore, ci pone sull'allarme e ci desta per verificarne la causa. Fatto strano, prima di una certa età sembra siamo tutti fiduciosi e solo grossi rumori che urtano gli organi uditivi, possono svegliarci.
Alcuni comperano tappi per le orecchie e li usano con soddisfazione. Ce ne sono in vendita nei negozi per dispositivi di protezione individuali, alcuni modellabili, che abbattono di molto i dB presenti.
A questi molti non riescono ad abituarvisi e come il sottoscritto, infastidiscono le orecchie.
In genere, siamo stressati, il mattino a stento riusciamo ad alzarci dal letto, figurati a sorridere e canticchiare! Ancora uno sforzo e potremo goderci qualche giornata di relax. Sarebbe bello poter alzarci felici di andare al lavoro ogni mattina e invece alla sola idea di varcare la soglia dell'ufficio, veniamo presi dallo sconforto! L'ufficio rappresenta una parte importante nella nostra vita, soprattutto se consideriamo le ore che trascorriamo al suo interno. Ecco perché l'ambiente di lavoro dovrebbe essere accogliente, quasi o forse di più della nostra abitazione. Dovremmo poter godere della luce migliore, dei colori che sappiano stimolarci e non abbatterci, dei profumi che ci risveglino dal torpore mattutino senza caricarci di stress. Dovremmo poter muoverci nell'ordine per interagire con colleghi, sottoposti o superiori con lucidità e una giusta dose di positività.
cittadino, campestre, semicittadino, montano,marino.
Quello cittadino è quello più variegato perchè si parte dal rumore di fondo sempre presente (tranne il 15 di agosto) che ci accompagna come la ninna nanna del neonato, se cessasse di colpo ci allarmeremmo.
Per passare a schianti fragorosi come possono essere clackson o stridio di freni o lo sferragliare dei tram o dei treni. Ho abitato vicino alla croce rossa. Ad ogni emergenza il sibilo della sirena di giorno e di notte tagliava come una lama il rumore di fondo della città. Avevo imparato dal sibilo della sirena a riconoscere il mezzo che stava uscendo. Quando tornavo in campagna, la prima notte non riuscivo a prendere sonno per il troppo silenzio! Si sentivano i discorsi dei manovali a centinaia di metri di distanza. Quello semicittadino invece passa dal rumore di fondo al silenzio assoluto con la stessa rapidità con cui ritorna al rumore assordante della sirena che non si aggiunge agli altri rumori ma si sostituisce a loro fintanto che non cessa.
Ricordo che una estate che passai in città nel mese di agosto, mi telefonò la mia vicina di casa (in età avanzata) che viveva sola, allarmata perchè sentiva voci di persone sospette nel pianerottolo di casa. Dopo una rapida indagine scoprii che i rumori sospetti provenivano da un rubinetto lasciato aperto nel cortile di casa.
Ma il rumore più assordante per un cittadino è quello che si sente in montagna, nei primi minuti del soggiorno. Ma ci si fa in fretta l'abitudine. Molto più difficile il percorso inverso.
Se pensate che l'ambiente marino sia meno rumoroso, potreste aver ragione se ancorati in una baia a bordo di una barca a vela. Altrimenti nel porto, i rumori sono dei più variati, a partire dal sottofondo cittadino, alle varie sirene di mezzi in opera sulle banchine. In mare aperto c'è lo sciabordare delle onde, udibile nella barca a vela, dato che se si viaggia o si lavora in una a motore, il "thump thump" dei motori v'accompagna per tutto il tempo.
La colpa del rumore nelle grandi città è principalmente del traffico privato. I rimedi ci sarebbero. Ad esempio:
- traffico per i mezzi pubblici non mescolato al traffico privato, così da potersi muovere velocemente. Con ciò si potrebbero raggiungere capacità di trasporto molto superiori, in condizioni più confortevoli (se un bus può tenere una media di 20 km/h invece degli attuali 10, è chiaro che potrà portare il doppio di passeggeri)
- rendere i mezzi pubblici più confortevoli.
- limitazione del traffico (privato o pubblico) alle vie principali. Le vie minori potrebbero venire chiuse in un certo punto, in modo da non permetterne l'uso per il passaggio, ma solo l'accesso ai box privati e il parcheggio
- isole pedonali (non necessariamente grandi, ma tante e chiuse rigorosamente al traffico, almeno dei non residenti, finchè non si troverà il coraggio di chiuderle del tutto).
- le vie più piccole chiuse al traffico, così che i poveri pedoni possano camminare in pace senza venire arrotati, asfissiati e assordati
- una campagna di sensibilizzazione per l'abbandono del mezzo privato. E' chiaro che bisogna rendere disponibile un'alternativa valida, iniziando coi punti 1 e 2 sulle linee pubbliche principali, ma gli Italiani sono ancora troppo attaccati alla lor auto e bisogna convincerli con i fatti che conviene di più il mezzo pubblico.
Il condominio, specie se è popolato da imbecilli totali che passano il loro tempo a far nulla. Solitamente ragazzi della età di 20 anni, iscritti all'università giusto per non lavorare. Alla sera proprio quando uno vorrebbe riposarsi, fanno casino fino a tardi,anche fino all'una e passa. Per esempio, c'è una radio accesa a tutto volume, mentre uno suona i tamburelli(fastidiosissimo), due giocano a pallone, e tutti gridano forsennatamente. Se poi c'è un cane che vedendo tutta questa agitazione, abbaia come un pazzo.
Soluzione? Chiamare i Vigili Urbani della vostra zona che, alla seconda chiamata di solito, escono e intimano ai "signori" di terminare ogni attività rumorosa alle 22 di sera.
Se la situazione persisite esiste un'altra possibilità: oltre che denunciare il fatto all'Amministratore di Condominio che E' TENUTO a prendere seri provvedimenti, puoi anche fare una denuncia compilando il seguente modulo:
http://www.moduli.it/item.php/731
Da osservazioni, ciò che c'infastidisce del rumore, non è tanto la sua forza, quanto l'irregolarità con cui avviene. Ad un rumore di fondo, ci si abitua; ad uno saltuario no, per quanto lieve sia. Il fatto è che l'insofferenza è insita della natura, dato che ogni rumore, ci pone sull'allarme e ci desta per verificarne la causa. Fatto strano, prima di una certa età sembra siamo tutti fiduciosi e solo grossi rumori che urtano gli organi uditivi, possono svegliarci.
Alcuni comperano tappi per le orecchie e li usano con soddisfazione. Ce ne sono in vendita nei negozi per dispositivi di protezione individuali, alcuni modellabili, che abbattono di molto i dB presenti.
A questi molti non riescono ad abituarvisi e come il sottoscritto, infastidiscono le orecchie.
In genere, siamo stressati, il mattino a stento riusciamo ad alzarci dal letto, figurati a sorridere e canticchiare! Ancora uno sforzo e potremo goderci qualche giornata di relax. Sarebbe bello poter alzarci felici di andare al lavoro ogni mattina e invece alla sola idea di varcare la soglia dell'ufficio, veniamo presi dallo sconforto! L'ufficio rappresenta una parte importante nella nostra vita, soprattutto se consideriamo le ore che trascorriamo al suo interno. Ecco perché l'ambiente di lavoro dovrebbe essere accogliente, quasi o forse di più della nostra abitazione. Dovremmo poter godere della luce migliore, dei colori che sappiano stimolarci e non abbatterci, dei profumi che ci risveglino dal torpore mattutino senza caricarci di stress. Dovremmo poter muoverci nell'ordine per interagire con colleghi, sottoposti o superiori con lucidità e una giusta dose di positività.
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