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mercoledì 10 giugno 2009

Connessione internet: prepagata wireless?

Che si tratti degli abitanti e delle aziende un tranquillo paesino di montagna o di un quartiere di una città media grande, gli utenti senza accesso alla banda larga ripongono le
loro speranze nelle pianificazioni di Telecom Italia e sono abituati a vedere le pubblicità che promettono connessioni mirabolanti per pochi euro mensili.

Quando chiamano i call center degli operatori telefonici per chiedere notizie sulla copertura ADSL, il più delle volte gli viene risposto che se non gli sta bene, possono sempre traslocare.

Ovviamente nessun cenno viene fatto nelle pubblicità sulle limitazioni della copertura e della tecnologia ADSL, tantomeno sulla banda minima garantita.

Dunque quando gli utenti scoprono che esiste l’alternativa wireless si aspettano un miracolo dal WISP.

Ma il “povero” WISP ha una missione che confina con l’impossibile: portare la banda larga dove non c’è. Inoltre nella stragrande maggioranza dei casi il WISP, inteso come fornitore di accesso a Internet, è una piccola azienda radicata nella realtà locale, magari un’azienda che già opera nelle reti e nell’ITC, in un ambito geograficamente circoscritto.

Insomma, salvo rarissime eccezioni, il WISP non è una azienda medio-grande a connotazione nazionale, ma un operatore di prossimità.

Il fatto di abbonarsi a un operatore di prossimità è un grosso vantaggio per l’utente. Se qualcosa non funziona, presumibilmente il cliente non dovrà passare tramite i muri di gomma dei call-center, addestrati a rispondere qualsiasi cosa pur di chiudere al volo la pratica.

Se è particolarmente fortunato, il “suo” operatore interverrà realmente e celermente sui
malfunzionamenti, visto che ne va della sua reputazione sul mercato locale. Inoltre, per merito (o per colpa) della pubblicità dei servizi ADSL, il WISP molto probabilmente godrà di tariffe più o meno allineate con quelle della connessione wired.

E' sempre divertente fare previsioni sull'anno che verrà, e magari riguardarle dopo 365 giorni per vedere cosa si è avverato e cosa no. Ovviamente non parlo di previsioni facili facili come quelle sulla scaletta del telegiornale del 1° gennaio 2010 (e 2011, 2012, 2013, ecc), ma di previsioni sull'andamento dei mercati mobile e wireless.

Parto dalle 10 previsioni di Rudy di mTrends e di Carlo di Mobhappy per il 2009, così il gioco risulta più facile! :-)
Spesso quello che succede nel mondo (penso ad esempio alla n°8 sul Mobile SEO) in Italia potrebbe arrivare tra un paio di anni, ma il mix di tendenze mondiali e servizi che potrebbero sbarcare in Italia rende il gioco più interessante!

1) Alcune start-up del mondo mobile/wireless falliranno
Probabilissimo, in fin dei conti non varrà solo per il mondo wireless. Il 2009 sarà un anno duro per tutti e chi non ha le spalle finanziariamente coperte (finanziamenti già ottenuti e/o business model robusti) potrebbe non sopravvivere. E' già successo a fine 2008 anche ad aziende promettenti come Trutap. In uno scenario difficile, però, le idee e le aziende che sopravviveranno usciranno più forti, magari grazie ad acquisizioni e fusioni.

2) Arriverà l'iPhone Nano
Se l'iPhone è andato in mano ai modaioli 30-40enni, Apple potrebbe puntare ai teenager con un modello magari meno 'attrezzato' dell'attuale iPhone, ma proprio per questo meno caro.

3) Steve Jobs non sarà più il CEO di Apple entro fine 2009
Per dimissioni o altro, sperando che sia per le prime.

4) Location or not location
Siamo o non siamo nel mondo wireless? E allora lasciamo che l'aways on everywhere diventi realtà! Da un paio d'anni ci sono aziende che puntano sui servizi location-based, nel 2009 qualcuno emergerà. Tra le tante vi segnalo un'azienda italianissima che sta sviluppando Mobnotes (unica italiana ad offrire Facebook Connect al lancio; DISCLAIMER: ho lavorato in Portel dal 2001 al 2004); e poi Think Around Me, UrbanSpoon, GoodRec, Skyhook, Loki, Rummble, Skout...

5) Android inizierà la propria rincorsa
Nokia, indiscussa leader di mercato con Symbian OS, è da qualche anno sotto attacco da parte di Windows Mobile, che non l'ha a dire il vero impensierita più di tanto. Poi è arrivato iPhone che qualche punticino l'ha rosicchiato. Google con Android potrebbe essere dirompente (disruptive mi piace di più), sempre che decida di abbandonare il plasticone (G1, n'est pas?) in favore di un terminale più 'sexy', che piaccia anche all'utente comune.

6) Il mercato dei beni virtuali decollerà
Sembra una pazzia, eppure già oggi il mercato dei beni virtuali esiste ed è in espansione (1 miliardo di euro nel 2008, quasi 5 miliardi di euro entro il 2010). SecondLife ci ha dimostrato un paio di anni fa che gli utenti sono disposti a pagare per scambiarsi beni virtuali, Mob Wars su Facebook ha un fatturato di 800mila euro al mese. Con i micropagamenti via SMS e via cellulare, il boom è dietro l'angolo.

7) Cloud Computing? E' mobile!
Se il 2008 è stato l'anno delle acquisizioni (ad esempio, Plaxo acquisita da Comcast o Zyb acquisita da Vodafone), il 2009 potrebbe essere l'anno di lancio dei servizi mass market. I dati devono essere accessibili ovunque e comunque, salvati, duplicati, condivisi. Inizieranno le aziende, seguiranno i consumatori privati.

8) Mobile SEO
Non abbiamo ancora davvero imparato ad usare al meglio SEO e SEM che già nei mercati più avanzati di lavora a mSEO e mSEM. La Local Search da telefono cellulare sta prendendo piede (flat dati + smartphone + servizi di ricerca mobile = utenti che cercano attività commerciali e POI dal cellulare), farsi trovare anche sul cellulare diventerà fondamentale!

9) L'anno dei client sociali
Sempre più spesso i social network entreranno sui cellulari attraverso applicativi ad hoc, piuttosto che su m-site dedicati. I primi permettono maggiore interazione, più funzionalità (ovvero maggiore vicinanza alle versioni full del Web) e quindi maggior possibilità di fare business, ad esempio attraverso la pubblicità.

10) L'amore ai tempi del wireless
Da che mondo è mondo, il porno, l'erotismo e i servizi di dating sono servizi ad alta redditività: piacciono al pubblico, piacciono ai gestori (perchè fanno guadagnare parecchio). Flirtare è qualcosa che coinvolge pesantemente la sfera dell'io, del personale: cosa c'è di più personale del cellulare? Mobile dating, da tenere d'occhio!

11) Ci puoi scommettere!
In periodi di crisi, ci sono attività che vanno in controtendenza e aumentano il proprio fatturato. E' il caso di cardiologi, degli psicologi, del mercato dei beni di lusso ma anche del settore delle scommesse. E allora via al mobile betting, scommesse da cellulare usando SMS, telefonate o m-site dedicati.

12) Più sim per tutti
Connected devices, il mondo degli oggetti che parlano con altri oggetti. Forse prematuro parlarne, però lo sbarco di leader del machine-to-machine come Telit nel mondo dei mobile VAS - con una piattaforma e una Business Unit dedicata - potrebbe dare una spintarella al settore.

13) Più disoccupati, più imprenditori, più idee
La crisi che sta colpendo le grandi dell'IT e che ha costretto anche società in attivo come Google a lasciare a casa 10mila persone non promette nulla di buono: qualcuno dice che una tra Palm e Motorola scomparirà a breve (sperando tra l'altro che le voci dei 15mila licenziamenti Microsoft non siano vere). Tra le migliaia di persone a spasso, però, ci sarà qualcuno che cercherà di dare una svolta e studierà nuove idee, nuovi servizi, nuove opportunità di business. Tra il punto 1) e il punto 13), insomma, c'è una via di mezzo!

14) Net or Not neutrality
Grande tema da parecchio tempo, nel 2009 emergerà prepotentemente. La rete deve essere neutrale? Se no, perchè? Se sì, come fare perchè accada? Non è un caso se Vittorio e Stefano hanno 'importato' NNSquad

15) I dati mobili? Prepagati
E' accaduto nella voce, non c'è motivo per cui non accada anche nel mondo delle datacard, cioè delle chiavette USB per navigare su Internet in mobilità: ci sarà il boom delle offerte prepagate. Dopo il boom degli abbonamenti (la cui crescità continuerà anche nel 2009, seppur in maniera più lenta) che ha dato accesso a chi ha davvero bisogno di essere always on, la fetta di mercato maggiore è fatta da utenti sometimes on. Chi si collega ogni tanto (magari dalla casa al mare, dal treno o dalla casa senza ADSL fissa perchè l'uso del Web non giustifica il costo) troverà offerte a tempo o a traffico, ma prepagate: bit o minuti un tanto al chilo, formula che ha fatto - almeno nel Belpaese - la fortuna del mercato mobile in Italia.

16) Timidamente, WiMAX
Tutto dipende dai terminali: se arriveranno, allora la tecnologia avrà qualche speranza. Non tanto in Italia dove rimarrà un mercato di nicchia, ma in Paesi dove il WiFi è già diffuso il WiMax potrebbe diventare rapidamente il sostituto.

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