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martedì 16 giugno 2009

Acqua da bere

Abbiamo visto come l'acqua, elemento vitale, è sempre più oggetto d'interessi economici che non sempre si allineano con l'etica di una necessità se non come una merce di profitto.

Nel caos in cui sembra ci siamo arenati, vediamo d'analizzare meglio cosa beviamo, cosa dice la legge e verso dove andremo.

Malgrado l’Italia dispone di una grande quantità di acqua agli italiani l’acqua gratis del rubinetto proprio non gli piace. Gli italiani restano i leader indiscussi di consumatori d’acqua con i suoi circa 172 litri a testa il che comporta una spesa annuale di circa 260 euro.

Occorre sottolineare che la legislazione italiana è molto attenta sulle modalita di conservazione, commercializzazione delle acque potabili e in bottiglia, infatti pone una serie di parametri molto restrittivi, circa 200, per l’acqua di rubinetto mentre solo 48 per l’acqua minerale.

La differenza sta sostanzialmente nel prezzo, infatti secondo i dati riportari da lega ambiente : un metro cubo di acqua potabile costa in media tra 0,51 e 1,08 euro mentre una bottiglia di acqua minerale contenente 1,5 litri può costare tra i 20 e i 50 centesimi di euro. Ma un altro fattore a discapito delle acque minerali in bottiglia, é i costi sia in termini di denaro che di inquinamento ambientale per lo smaltimento delle bottiglie di plastica. È pur vero, che il PET ovvero il tipo di plastica utilizzato per imbottigliare l’acqua è sicuro, ma dipende molto dalla temperatura cui queste vengono conservate.

Se ad esempio siamo una torrida giornata d’estate dove la temperatura è molto elevata, c’e il pericolo che si possono disciogliere sostanze nell’acqua. Tesi fortemente avvalorata dalle numerose sentenze della Corte di Cassazione(1), nei confronti di distributori o rivenditori che depositavano pile di acque al sole.

Premesso che tutte le acque potabili contengono sali e che qualsiasi trattamento chimico che alteri la composizione dell'acqua è vietato: le acque minerali, sia di rubinetto che in bottiglia, devono essere batteriologicamente pure e prive di inquinanti, infatti anche le acque in commercio devono essere imbottigliate come sgorgano dalla sorgente. L'unico trattamento previsto è l'aggiunta di anidride carbonica per renderle frizzanti, a seconda dei gusti dei consumatori.

Occorre puntualizzare il 25 dicembre del 2003 sono entrate in vigore regole che disciplinano le acque del rubinetto. Il nostro legislatore ha introdotto la possibilita di commercializzare acque, contenenti alcune sostanze chimiche causate dall’inquinamento che prima erano vietate. In altre parole tale decreto ha introdotto una “soglia di tolleranza” per alcune sostanze tossiche e come sostiene il ministro Loredana De Pertis, senatrice dei Verdi “ … grazie alla quale le grandi aziende produttrici possono continuare ad immettere sul mercato prodotti altrimenti fuori legge”.

Un piccolo aneddoto , recentemente la Coca Cola ha davuto ammettere che per preparare la sua famosa bevanda utilizzava la sua acqua in bottiglia Dasani, e che altro non era acqua di rubinetto! Ma fin qui niente di eclatante poiche l’acqua di rubinetto era buona se non fosse stata trattata con del bromato per purificarla e immeterla in commercio, una sostanza cargerogena, e ritirata dal mercato!

Ma cosa ci si aspetta di trovare nell'acqua?
Consultare le caratteristiche fisiologiche delle acque per in nostro consumatore é abbastanza semplice ed immediato. Infatti come previsto dalla legge ciascuna bottiglia deve avere una etichetta dove sono riportate in maniera chiara e visibile, oltre alle informazioni relative al produttore le caratteristiche e i parametri chimici e fisici contenute in esse.

Classificazione delle acque:
  • Residuo fisso ≤ 50 mg/l
    Classificazione: minimamente mineralizzate
    Proprietà: facilitano la diuresi
  • Residuo fisso 50 ≤ 500 mg/l
    Classificazione: oligominerali
    Proprietà: adatte a tavola, uso quotidiano
  • Residuo fisso 500 ≤ 1500mg/l
    Classificazione: minerali
    Proprietà: particolari applicazioni
  • Residuo fisso oltre 1500 ml
    Classificazione: ricche di sali minerali
    Proprietà: solo a scopo curativo e su consiglio medico

Questo ci fa subito capire che le acque non sono tutte uguali, ci sono acque con maggiore quantità di sodio, di calcio, potassio...insomma il mercato italiano offre una elevata gamma di acque, capace di soddisfare i diversi gusti e bisogni dei consumatori.

Bere acqua oligominerale aiuta la diuresi, consigliata quindi per eliminare i calcoli renali. Mentre chi é particolarmente attento ad una dieta disintossicativa e appropriato bere un litro e mezza di acqua oligominerale, favorendo cosi l’eliminazione di scorie dalle urine. La difficoltà alla digestione può essere aiutata bevendo acqua minerale che contiene sali minerali come il bicarbonato e il solfato; i quali favorisco un’abbassamento di acidità dell’intestino.

Per chi soffre di ipertensione, occorre un’acqua che aiuta la diuresi, in modo da espellere il sodio in eccesso.

E l'uso?
Le acque minerali non vanno conservate in luoghi esposti alla luce solare, questo perché il calore può alterare e quindi influire sull’equilibrio della flora batterica del nostro organismo.
Inoltre é preferibile bere acqua a temperatura ambiente ed é di notevole importanza il controllo dela data di scadenza ,riportato sulla stessa etichetta della bottiglia.

Una volta aperta l’acqua occorre fare attenzione a chiuderla correttamente, in modo tale da non farle perdere le caratteristiche originali.

Non c’é una regola fissa, ma l’ideale sarebbe di bere almeno 1 e mezzo durante la giornata.

Una buona abitudine é quella di bere 1 o 2 bicchieri appena svegli e prima di dormire
Per concludere si può asserire che nella maggior parte dei casi pur tenendo conto delle non sempre ottimali condizioni degli acquedotti, la scelta appare quasi scontata ovvero l’acqua del rubinetto è preferibile a quella in bottiglia, è sana ed è gratis!

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