La velocità raggiunta durante la presentazione alla stampa è stata di 10.8 Mbps, a causa della limitazione tecnica imposta dal cellulare utilizzato, un prototipo di Nokia.
Il nuovo step potrebbe diventare interessante, riferisce Vodafone, se si prende in considerazione l’investimento economico necessario per l’adeguamento delle infrastrutture, necessarie allo sfruttamento di questo tipo di connessione. L’HSDPA da 14.4 Mbps richiederebbe un esborso di circa 100 milioni di €, mentre la soluzione WiMax avrebbe bisogno di un investimento di circa 400 milioni di €.
Ma non solo, con un investimento di circa 500 milioni di Euro, sarebbe possibile fornire una connessione ad alta velocità a circa il 7% della popolazione italiana che non vi accede, coprendo così quasi l’intero Paese.
Per dimostrare la bontà delle proprie idee, nel 2009, Vodafone fornirà una volta al mese una connessione a banda larga ad un comune/località che ne è sprovvista, contemporaneamente comincerà l’aggiornamento della rete UMTS ad HSDPA a 14.4 Mbps.
Resta da capire con che tecnica commerciale aggressiva e nebulosa, la compagnia fornirà poi il servizio.
Ad oggi tutte le offerte su supporto cellulare, sono al limite della truffa; banda non garantita, limiti di tempo, volume dati, tempi di latenza e filtri e controllli sul traffico.
Sempre rigorosamente scritto in piccolo, astriscato e su contratti ben nascosti sulle pagine della compagnia.
Non per utltimo l'insano concetto di contratti "vocali & virtuali" senza mai una firma fisica e, purtoppo, senza che nessun giudice applichi per vie dirette il diritto di rendere nullo un contratto/negozio, senza avvallo delle parti in modo scritto.
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