Ricerca personalizzata

sabato 30 maggio 2009

La battaglia degli spettri.

New York, XXI Secolo
Questa battaglia è ancora in corso ed è una battaglia sul controllo dello spettro radio. Come ben sappiamo lo spettro radio è un bene pubblico ed essendo un bene di tipo finito (nel senso che le frequenze sono assegnabili ad un numero finito di gestori) vengono assegnate tramite delle licenze a dei gestori che le controllano, queste frequenze vengono utilizzate per le trasmissioni di emittenti radio, televisive, telefoniche (GSM-UMTS), wi-fi e hyperlan.

Per comprendere bene ciò che sta succedendo dobbiamo fare una veloce scorsa sull'attuale sistema dei media.

Al giorno d'oggi esistono poche emittenti radio, come ben sappiamo il momento delle radio libere è finito da un pezzo, ed esistono ancor meno emittenti televisive. Oggi il balletto mediatico funziona più o meno così: l'uomo politico ha bisogno di notorietà, i media danno notorietà e sono sotto il controllo di poche strutture economiche di grandi dimensioni, questo provoca servilismo o amicizia da parte dell'uomo politico nei confronti di personalità che sono influenti nel mondo mediatico.

Quando l'uomo politico raggiunge il potere la situazione si ribalta e l'amicizia viene ricambiata dall'uomo politico che vara leggi in favore della struttura mediatica, questo non è vero solo in Italia è vero in tutto il mondo.

Ancora una volta la tecnologia ci mette lo zampino e la lampada di Aladino soddisfa un nuovo desiderio:
Cosa succederebbe se potessimo avere a disposizione tutte le frequenze che vogliamo?

Mi spiego meglio, le nuove tecnologie digitali permettono di far passare dati sulla stessa frequenza (nel caso quella televisiva) senza che questi si disturbino tra loro ed ognuno si prende i suoi senza alcun rischio, questo rende possibile la nascita di web-radio e web-tv praticamente in ogni cittadina.

Nel caso specifico se viene messa un'antenna che in frequenza 2,4GHz (WI-FI) irradia un certo quartiere della cittadina, ed in questa rete c'è un computer che manda un'immagine in broadcast su di una certa porta, chiunque potrà “sintonizzarsi” ed osservare il segnale, se c'è un altro computer che fa la stessa cosa nella stessa rete sarà semplicemente un'altra web-tv sicuramente esistono problemi tecnici da risolvere ma è evidente che il futuro è questo, che il problema sia risolvibile lo provano anche i milioni di cellulari che si trovano tutti sulla stessa frequenza.

Se poi il computer oltre ad essere collegato nella rete cittadina è collegato anche alla rete internet le sue informazioni saranno anche visibili all'intero pianeta ma questo non è strettamente necessario.

Cade così la principale motivazione ideologica per la quale la banda radiotelevisiva dovrebbe essere gestita da un monopolio, ma i legislatori e i media si guardano bene dal procedere nella liberalizzazione e digitalizzazione della banda, sarebbe la fine della televisione come la conosciamo oggi e non sarebbe necessario neanche un digitale terrestre così come è concepito oggi in Italia. I poteri forti modificano le leggi per impedire che ciò accada.

Un altro problema se lo sono posto in America quando è iniziata la trasmissione del digitale terrestre, cioè visto che i numeri viaggiano nell'etere come proteggerli visto che i film sono protetti da diritto d'autore?

La soluzione proposta è uno standard accettato da tutti i produttori che si basa su una “broadcast flag”, quando il film ha questa broadcast flag il decoder disattiva la possibilità di registrazione e di copia. Ma hanno fatto i conti senza l'oste o meglio senza il calcolatore. Le schede con antenne che si collegano al digitale terrestre all'interno dei computers sono gestite da software proprietari che rispettano lo standard. Ma c'è un progetto, GNURadio che avendo codice libero e leggibile come file di testo può essere modificato da chiunque e chiunque può rimuovere la protezione in quanto sono solo righe di testo. Questo crea una riflessione importante.

La prossima sfida del Software Libero sarà quella di sfidare i broadcaster e i monopoli televisivi che la tecnologia sta per mandare a casa

Nessun commento:

Privacy Policy

This site uses Google AdSense for advertisements. The DoubleClick DART cookie is used by Google in the ads served on publisher websites displaying AdSense for content ads. When users visit an AdSense publisher's website and either view or click on an ad, a cookie may be dropped on that end user's browser. The data gathered from these cookies will be used to help AdSense publishers better serve and manage the ads on their site(s) and across the web. * Google, as a third party vendor, uses cookies to serve ads on this site. * Google's use of the DART cookie enables it to serve ads to you users based on your visit to this site and other sites on the Internet. * Users may opt out of the use of the DART cookie by visiting the Google ad and content network privacy policy. We use third-party advertising companies to serve ads when you visit our website. These companies may use information (not including your name, address, email address, or telephone number) about your visits to this and other websites in order to provide advertisements about goods and services of interest to you.

Questo sito utilizza Google AdSense per la pubblicità. Il DoubleClick DART cookie è utilizzato da Google per gli annunci pubblicati su siti web publisher AdSense per i contenuti, visualizzazzandone gli annunci. Quando un utente visita un sito web publisher AdSense e clicca su un annuncio, un cookie può essere rilasciato a tal fine, nel browser dell'utente. I dati raccolti da questi cookie verranno utilizzati per aiutare i publisher AdSense a servire meglio e a gestire gli annunci sul loro sito(i) in tutto il web. * Google, come parte di terzo fornitore, utilizza i cookie per la pubblicazione di annunci su questo sito. * L'uso del DART cookie consente a Google di pubblicare annunci per gli utenti, e si basa sulla vostra visita a questo sito e su altri siti su Internet. * Gli utenti possono scegliere di utilizzare i DART cookie visitando i contenuti sulla privacy nell'annuncio di Google. Usiamo società di pubblicità per la pubblicazione di annunci di terze parti, quando si visita il nostro sito web. Queste aziende possono utilizzare le informazioni (non compreso il vostro nome, indirizzo, indirizzo e-mail, o numero di telefono) sulle visite a questo e ad altri siti web, al fine di fornire la pubblicità su beni e servizi di vostro interesse.