Ulteriori novità a seguito delle inchieste che hanno visto sotto indagine gli Autovelox non proprio, omologati.
La revisione prevista del Codice della Strada, al vaglio del Parlamento e della Commissione incaricata, tra le altre cose punta ad eliminare giochi speculativi ai danni dei contribuenti effettuati dai comuni, incentivati dall’uso a volte tendenzioso degli strumenti per la rilevazione delle infrazioni al Codice stesso.
Sono tre i fronti su cui si combatte per le riforme più scottanti: Autovelox, semafori intelligenti e fondi a cui destinare i proventi delle sanzioni. Per ciò che riguarda i primi, la Commissione Trasporti della Camera, in accordo con i colleghi senatori, sta affrontando il problema della gestione degli “strumenti automatici di misurazione della velocità”.
Se venisse approvata la riforma, le amministrazioni locali potranno fotografare gli uteni della strada più indisciplinati esclusivamente con apparecchi di proprietà, o in locazione finanziaria, affidati solo agli agenti delle polizie locali. Stop quindi agli appalti per società private che attualmente possono gestire questo fenomeno, guadagnando soldi in percentuale rispetto alle multe erogate.
Problemi anche sul fronte della collocazione degli Autovelox: una prima versione della riforma, più restrittiva nei confronti della Polizia Locale, prevedeva il divieto di piazzare le “macchinette” su strade extra urbane principali e secondarie. Successivamente tale provvedimento sarebbe stato modificato, concedendo alle forze di polizia locali la possibilità di rilevare infrazioni sulle strade extraurbane solo con apparecchi funzionanti in presenza di agenti.
Inoltre, la Cassazione si è già espressa riguardo l’uso di Autovelox “mimetici” nel marzo 2009, attraverso la sentenza 11131, sostenendo come la presenza di rilevatori della velocità debba essere segnalata 400 metri prima della postazione.
Con molta probabilità, con il Ddl all’esame del Parlamento, diverrà obbligatorio segnalare con cartelli luminosi la presenza degli Autovelox. Sul fronte “semafori intelligenti” invece, probabile l’arrivo di tabelle numeriche che mostreranno quanti secondi mancheranno prima dello scattare del rosso e della eventuale fotografia.
Tutto risolto allora? Forse. Nel frattempo però assieme a queste riforme arriveranno gli adeguamenti delle multe per eccesso di velocità. Chi supererà il limite di almeno 40km/h riceverà una multa di 500€ e il ritiro della patente da 3 a 6 mesi. 779€ e 10 punti della patente in meno per chi viaggerà 60km/h oltre il limite.
Per i comuni, tenuti già ora ad utilizzare il 50% dei proventi delle multe per migliorare la condizione delle strade, è in arrivo una norma che prevede il taglio del 3% dei contributi statali nei confronti delle Amministrazioni Locali inadempienti. Più sotto uno schema riassuntivo delle nuove sanzioni che dovrebbero essere introdotte nel Ddl.
Infrazione per eccesso di velocità:
La revisione prevista del Codice della Strada, al vaglio del Parlamento e della Commissione incaricata, tra le altre cose punta ad eliminare giochi speculativi ai danni dei contribuenti effettuati dai comuni, incentivati dall’uso a volte tendenzioso degli strumenti per la rilevazione delle infrazioni al Codice stesso.
Sono tre i fronti su cui si combatte per le riforme più scottanti: Autovelox, semafori intelligenti e fondi a cui destinare i proventi delle sanzioni. Per ciò che riguarda i primi, la Commissione Trasporti della Camera, in accordo con i colleghi senatori, sta affrontando il problema della gestione degli “strumenti automatici di misurazione della velocità”.
Se venisse approvata la riforma, le amministrazioni locali potranno fotografare gli uteni della strada più indisciplinati esclusivamente con apparecchi di proprietà, o in locazione finanziaria, affidati solo agli agenti delle polizie locali. Stop quindi agli appalti per società private che attualmente possono gestire questo fenomeno, guadagnando soldi in percentuale rispetto alle multe erogate.
Problemi anche sul fronte della collocazione degli Autovelox: una prima versione della riforma, più restrittiva nei confronti della Polizia Locale, prevedeva il divieto di piazzare le “macchinette” su strade extra urbane principali e secondarie. Successivamente tale provvedimento sarebbe stato modificato, concedendo alle forze di polizia locali la possibilità di rilevare infrazioni sulle strade extraurbane solo con apparecchi funzionanti in presenza di agenti.
Inoltre, la Cassazione si è già espressa riguardo l’uso di Autovelox “mimetici” nel marzo 2009, attraverso la sentenza 11131, sostenendo come la presenza di rilevatori della velocità debba essere segnalata 400 metri prima della postazione.
Con molta probabilità, con il Ddl all’esame del Parlamento, diverrà obbligatorio segnalare con cartelli luminosi la presenza degli Autovelox. Sul fronte “semafori intelligenti” invece, probabile l’arrivo di tabelle numeriche che mostreranno quanti secondi mancheranno prima dello scattare del rosso e della eventuale fotografia.
Tutto risolto allora? Forse. Nel frattempo però assieme a queste riforme arriveranno gli adeguamenti delle multe per eccesso di velocità. Chi supererà il limite di almeno 40km/h riceverà una multa di 500€ e il ritiro della patente da 3 a 6 mesi. 779€ e 10 punti della patente in meno per chi viaggerà 60km/h oltre il limite.
Per i comuni, tenuti già ora ad utilizzare il 50% dei proventi delle multe per migliorare la condizione delle strade, è in arrivo una norma che prevede il taglio del 3% dei contributi statali nei confronti delle Amministrazioni Locali inadempienti. Più sotto uno schema riassuntivo delle nuove sanzioni che dovrebbero essere introdotte nel Ddl.
Infrazione per eccesso di velocità:
- da 10km/h a 40km/h sopra il limite: 38€ di multa e 3 punti decurtati.
- da 40km/h a 60km/h sopra il limite: 500€ di multa, 6 punti decurtati e ritiro della patente da 3 a 6 mesi.
- da 60km/h oltre il limite: 779€ di multa, 10 punti decurtati e ritiro patente da 6 a 12 mesi.
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