La stampante a caffè si chiama RITI printer ed e’ stata ideata dal coreano Jeon Hwan Ju, che l’ha iscritta alla Greener Gadget Competition.
La stampante che ricicla le bevande e che funziona a mano, senza elettricità, e’ un buon esempio di “manodomestico”, ovvero di elettrodomestico che funziona senza elettricità.
Basta immettere, nell’apposito bicchierino, un quantitativo di fondo di caffè per avviare una stampa eco-friendly in bianco e nero (o meglio marrone) , magari anche impreziosita da un avvolgente aroma di caffè che non guasta!
Di sostenibile in RITI non c’è solo questo aspetto però. Oltre alle cartucce sostenibili c’è da aggiungere che RITI non necessita di energia per funzionare, ha bisogno solo di un’azione manuale. Grazie ai comandi esclusivamente manuali è possibile stampare i propri documenti semplicemente spostando da destra verso sinistra, e viceversa, il contenitore del fondo di caffè.
Partendo dal presupposto che bisognerebbe evitare di stampare, sprecando meno fogli, meno energia e inquinando di meno, credo che RITI sia una valida alternativa alle classiche stampanti. Sarebbe opportuno vedere una stampa per farsi un’idea delle prestazioni e potenzialità di RITI per vederla commercializzata.
Negli USA e nel nord Europa, dove il caffè si prepara in caraffe, l’idea potrebbe funzionare. Da noi il caffè si prepara quasi sempre al momento di berlo, e’ quindi più difficile che ne avanzi.
Il caffè è facilmente biodegradabile, quindi la stampante diventa a tutti gli effetti eco-sostenibile. Due piccioni con una fava allora: caffè e rispetto per l’ambiente…
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