A seguito di una discussione in occasione del secondo Forum Internazionale delle Polizie Locali, pare che si stia muovendo qualcosa. Iniziano controlli più mirati sulle apparecchiature che "dovrebbero" monitorare le zone ad alto traffico e prevenire, sanzionando, le irregolarità riscontrate con l'intento di dare il messaggio che la zona merita una cautela maggiore nella sua percorrenza. Meritevole intento dichiarato, se non fosse che l'aumento delle sanzioni dovute a questi "vigili elettronici", abbia raggiunto obiettivi diversi da quelli proposti al punto di sospettare giustamente, che il sistema venga usato per "fare cassa" e non prevenzione.
Facciamo attenzione, l’utente della strada non chiede l’abolizione di questi metodi, e questo dev’essere chiaro, ma si augura che gli stessi vengano utilizzati in maniera corretta ed al preciso scopo di prevenire e non solo punire.
Mettere un limite di velocità di 50 Km/h in un centro abitato sta bene a tutti, ma posizionarlo su una strada nazionale, in un rettifilo di oltre un chilometro dove non vi sono nè abitazioni nè crocevia o strade intersecanti, mi sembra veramente assurdo!
Come si può pretendere ai tempi odierni di percorrere un rettifilo interminabile stando con il contachilometri che punta sui 50?
E’ naturale che un autovelox installato in quel tratto di strada farà una strage di chiunque vi passi, portando nelle casse del comune che lo gestisce un bel gruzzolo.
Ma vi sono inoltre dei casi di segnaletica veramente assurdi.
Cartelli segnanti velocità di 30 Km/h lasciati lì dopo lavori di rifacimento della sede stradale eseguiti anni prima.
Ma a parte queste e divertentissime assurdità alle quali gli italiani hanno cercato di convivere senza farsi scoppiare il fegato e che invece per gli stranieri è un vero enigma quando si vedono sfilati i quattrini dal conto corrente, da parte dell'agenzia d'affitto automobili, dopo vari mesi, per violazione del codice della strada italiano, non si digerisce proprio il fatto che questi apparecchi, siano anche "truccati" per garantire maggiori entrate dall'ente appaltante del servizio.
Autovelox irregolari e multe annullate. La Guardia di Finanza di Sala Consilina ne ha sequestrati ben 70 in diverse regioni, e si prefigura un annullamento dei verbali per circa 82 mila automobilisti irregolarmente contestate (art. 142 Codice della Strada). Sono 11 i milioni di euro che potrebbero “saltare” così dai vari bilanci comunali.
Le contravvenzioni potranno essere impugnate. Ma quanti sono i casi di segnalazioni “non adeguatamente segnalate”, e di macchinari non in regola?
Tante le denunce sui vari forum. Giorgio Marcon, coordinatore tecnico del Coordinamento nazionale per la Sicurezza a 360°, e consulente tecnico dell’Unione nazionale consumatori, mesi fa aveva consegnato alla stampa un dossier dove si dimostrava la violazione del Decreto ministeriale e delle circolari ministeriali che disciplinano la materia. Infatti molte sono le postazioni di controllo spesso nascoste e non ben in vista, e senza nessun lampeggiante sul tetto, né cartello di preavviso con il contenuto dal Decreto ministeriale del 15 agosto 2007.
Quanto intasca di percentuale la società che gestisce i velox? Tante le denunce partite dalle diverse organizzazioni dei consumatori. La sensazione è che gli autovelox “ mirano più a far cassa che a tutelare veramente la sicurezza degli utenti della strada”.
Facciamo attenzione, l’utente della strada non chiede l’abolizione di questi metodi, e questo dev’essere chiaro, ma si augura che gli stessi vengano utilizzati in maniera corretta ed al preciso scopo di prevenire e non solo punire.
Mettere un limite di velocità di 50 Km/h in un centro abitato sta bene a tutti, ma posizionarlo su una strada nazionale, in un rettifilo di oltre un chilometro dove non vi sono nè abitazioni nè crocevia o strade intersecanti, mi sembra veramente assurdo!
Come si può pretendere ai tempi odierni di percorrere un rettifilo interminabile stando con il contachilometri che punta sui 50?
E’ naturale che un autovelox installato in quel tratto di strada farà una strage di chiunque vi passi, portando nelle casse del comune che lo gestisce un bel gruzzolo.
Ma vi sono inoltre dei casi di segnaletica veramente assurdi.
Cartelli segnanti velocità di 30 Km/h lasciati lì dopo lavori di rifacimento della sede stradale eseguiti anni prima.
Ma a parte queste e divertentissime assurdità alle quali gli italiani hanno cercato di convivere senza farsi scoppiare il fegato e che invece per gli stranieri è un vero enigma quando si vedono sfilati i quattrini dal conto corrente, da parte dell'agenzia d'affitto automobili, dopo vari mesi, per violazione del codice della strada italiano, non si digerisce proprio il fatto che questi apparecchi, siano anche "truccati" per garantire maggiori entrate dall'ente appaltante del servizio.
Autovelox irregolari e multe annullate. La Guardia di Finanza di Sala Consilina ne ha sequestrati ben 70 in diverse regioni, e si prefigura un annullamento dei verbali per circa 82 mila automobilisti irregolarmente contestate (art. 142 Codice della Strada). Sono 11 i milioni di euro che potrebbero “saltare” così dai vari bilanci comunali.
Le contravvenzioni potranno essere impugnate. Ma quanti sono i casi di segnalazioni “non adeguatamente segnalate”, e di macchinari non in regola?
Tante le denunce sui vari forum. Giorgio Marcon, coordinatore tecnico del Coordinamento nazionale per la Sicurezza a 360°, e consulente tecnico dell’Unione nazionale consumatori, mesi fa aveva consegnato alla stampa un dossier dove si dimostrava la violazione del Decreto ministeriale e delle circolari ministeriali che disciplinano la materia. Infatti molte sono le postazioni di controllo spesso nascoste e non ben in vista, e senza nessun lampeggiante sul tetto, né cartello di preavviso con il contenuto dal Decreto ministeriale del 15 agosto 2007.
Quanto intasca di percentuale la società che gestisce i velox? Tante le denunce partite dalle diverse organizzazioni dei consumatori. La sensazione è che gli autovelox “ mirano più a far cassa che a tutelare veramente la sicurezza degli utenti della strada”.
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