Qualcosa non torna nei prezzi alla pompa con i prezzi di mercato. Non si può far meno di notare, che all'arrivo delle vacanze estive, dove di solito la gente usa l'automobile per raggiungere i siti fissati, i prezzi alla pompa salgono vistosamente, da un giorno all'altro e, a volte, persino nello stesso giorno.
Aumenti che scatenano le ire dei consumatori, secondo i quali la speculazione pesa per almeno 8-9 centesimi al litro, mentre i petrolieri ribadiscono che tutti i rialzi sul mercato italiano sono lo specchio fedele di quanto sta accadendo sui listini internazionali dei carburanti.
Conseguenze della domanda offerta, ci viene detto, causa del dollaro, ecc. Viene da pensare che i media generino confusione nel pubblico con l'attenzione martellate al prezzo del petrolio in dollari, trascurando gli effetti del cambio (e dell'indebolimento del dollaro). Da come spesso viene presentata la cosa, sembra che se il petrolio aumenta di prezzo e l'euro aumenta di valore si sommino gli svantaggi, mentre in realtà l'incremento dell'euro è andato a compensare l'aumento del prezzo del petrolio.
"Siamo alle solite: non appena il petrolio accenna a rialzarsi ecco che giungono puntuali e rapidissimi anche gli aumenti sui listini", rispetto ad un anno fa il prezzo del petrolio è calato del 12,33%; di contro il prezzo alla pompa è aumentato, solo in pochissimi casi è rimasto invariato
Ma nelle oscillazioni dei carburanti c'è qualcosa di estremamente curioso. Qualche esempio? Il prezzo attuale è lo stesso di Gennaio e Febbraio 2008, quando il barile oscillava tra i 90 e i 100$. A Ottobre 2007, col barile tra i 70 e gli 80$, la verde stazionava invece intorno a 1,20 €. A Luglio 2006 il petrolio viaggiava ai prezzi odierni, ma alla pompa si spendevano ben 1,40 al litro. Molto curioso anche l'andamento del gasolio: nel 2008, per la prima volta, ha raggiunto il "pareggio" con la benzina. Oggi, invece, lo vediamo ancora distanziarsi come da tradizione di ben 20 centesimi.
Nessuno in realtà saprà mai spiegarci il bi e il ba, per cui siamo autorizzati a sfrenare la fantasia ed abbandonarci a teorie stravaganti.La prima cosa da notare è che il massimo storico di 1,53 raggiunto a Giugno 2008, col barile a 150, sia del tutto inadeguato rispetto ai prezzi odierni.
E' evidente che gli automobilisti stanno pagando un prezzo più alto del dovuto e che le Compagnie stanno continuando a guadagnare, non abbassando i prezzi.
Inoltre, dal confronto fra i prezzi consigliati dalle principali 9 compagnie petrolifere salta agli occhi la totale mancanza di concorrenza fra esse:
i prezzi consigliati per il gasolio, infatti, sono assolutamente uguali, piccole differenze si registrano solo a livello del terzo decimale e per i prezzi della benzina verde.
Aumenti che scatenano le ire dei consumatori, secondo i quali la speculazione pesa per almeno 8-9 centesimi al litro, mentre i petrolieri ribadiscono che tutti i rialzi sul mercato italiano sono lo specchio fedele di quanto sta accadendo sui listini internazionali dei carburanti.
Conseguenze della domanda offerta, ci viene detto, causa del dollaro, ecc. Viene da pensare che i media generino confusione nel pubblico con l'attenzione martellate al prezzo del petrolio in dollari, trascurando gli effetti del cambio (e dell'indebolimento del dollaro). Da come spesso viene presentata la cosa, sembra che se il petrolio aumenta di prezzo e l'euro aumenta di valore si sommino gli svantaggi, mentre in realtà l'incremento dell'euro è andato a compensare l'aumento del prezzo del petrolio.
"Siamo alle solite: non appena il petrolio accenna a rialzarsi ecco che giungono puntuali e rapidissimi anche gli aumenti sui listini", rispetto ad un anno fa il prezzo del petrolio è calato del 12,33%; di contro il prezzo alla pompa è aumentato, solo in pochissimi casi è rimasto invariato
Ma nelle oscillazioni dei carburanti c'è qualcosa di estremamente curioso. Qualche esempio? Il prezzo attuale è lo stesso di Gennaio e Febbraio 2008, quando il barile oscillava tra i 90 e i 100$. A Ottobre 2007, col barile tra i 70 e gli 80$, la verde stazionava invece intorno a 1,20 €. A Luglio 2006 il petrolio viaggiava ai prezzi odierni, ma alla pompa si spendevano ben 1,40 al litro. Molto curioso anche l'andamento del gasolio: nel 2008, per la prima volta, ha raggiunto il "pareggio" con la benzina. Oggi, invece, lo vediamo ancora distanziarsi come da tradizione di ben 20 centesimi.
Nessuno in realtà saprà mai spiegarci il bi e il ba, per cui siamo autorizzati a sfrenare la fantasia ed abbandonarci a teorie stravaganti.La prima cosa da notare è che il massimo storico di 1,53 raggiunto a Giugno 2008, col barile a 150, sia del tutto inadeguato rispetto ai prezzi odierni.
E' evidente che gli automobilisti stanno pagando un prezzo più alto del dovuto e che le Compagnie stanno continuando a guadagnare, non abbassando i prezzi.
Inoltre, dal confronto fra i prezzi consigliati dalle principali 9 compagnie petrolifere salta agli occhi la totale mancanza di concorrenza fra esse:
i prezzi consigliati per il gasolio, infatti, sono assolutamente uguali, piccole differenze si registrano solo a livello del terzo decimale e per i prezzi della benzina verde.
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