1 Terabit/s, ovvero mille miliardi di bit al secondo: questo il nuovo record stabilito che va ad annullare il precedente di 640.000 bit/s , riuscito tra l’altro solo 5 volte nonostante svariati esperimenti. Un equipe giapponese dedicata aveva addirittura abbandonato il progetto nel 2004 in seguito ai continui fallimenti, ritenendo pressochè impossibile il risultato ottenuto invece nei giorni scorsi.
Per comprendere meglio la portata di questo nuovo record, è sufficiente considerare che la massima velocità che possono toccare le reti locali più recenti, le LAN, è di 1 gigabit, o che l’attuale infrastruttura del web si aggira sui 10 gigabit al secondo.
L’alta velocità nella trasmissione dei dati che si ottiene introducendo dei fotoni (ovvero particelle di luce) all’interno di una fibra ottica, avrà un impatto considerevole a livello delle comunicazioni ma anche dal punto di vista ecologico: servirà meno energia elettrica e verrà prodotta meno CO2.Per rendere più chiaro il significato di quest’ultima affermazione basti ricordare le parole di Alex Wissner-Gross, un fisico della prestigiosa Università di Harvard che aveva quantificato in 7 grammi la produzione di anidride carbonica in seguito a una semplice ricerca su Google.
E’ indubbio che una scoperta del genere, sebbene lontanissima dalla produzione di massa, è fondamentale per una società che vede crescere ogni anno del 60% la comunicazione via internet. Tra qualche anno però ne parleremo come adesso della nostra ADSL, che, in fondo, era fantascienza solo una decina di anni fa.
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