L'assemblea generale della Chiesa di Scozia si è espressa in favore dell'assegnazione di una parrocchia al reverendo Scott Rennie, gay dichiarato.
Secondo quanto riportato dai media britannici, la nomina del trentasettenne sacerdote a responsabile della Queen's Cross Church di Aberdeen, città sulla costa nordorientale della Scozia, aveva provocato l'opposizione dei membri più tradizionalisti della chiesa che avevano firmato un appello contrario alla promozione di Rennie.
La vicenda è finita all'esame dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, che ha sede a Edimburgo. Gli oppositori si rifacevano ai passi del Vecchio e Nuovo testamento in cui l'omosessualità viene descritta come "cattiva scelta".
I difensori di Rennie invece sostenevano che la Bibbia non fa riferimento alle relazioni omosessuali "che appartengono essenzialmente alla società moderna". L'Assemblea generale si è espressa con 326 voti a favore della nomina di Rennie e 267 contrari. "Questa è una buona decisione - ha detto un pastore della parrocchia di Aberdeen, Ewen Gilchrist - Dà il messaggio che siamo aperti ed inclusivi". (ANSA)
Secondo quanto riportato dai media britannici, la nomina del trentasettenne sacerdote a responsabile della Queen's Cross Church di Aberdeen, città sulla costa nordorientale della Scozia, aveva provocato l'opposizione dei membri più tradizionalisti della chiesa che avevano firmato un appello contrario alla promozione di Rennie.
La vicenda è finita all'esame dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, che ha sede a Edimburgo. Gli oppositori si rifacevano ai passi del Vecchio e Nuovo testamento in cui l'omosessualità viene descritta come "cattiva scelta".
I difensori di Rennie invece sostenevano che la Bibbia non fa riferimento alle relazioni omosessuali "che appartengono essenzialmente alla società moderna". L'Assemblea generale si è espressa con 326 voti a favore della nomina di Rennie e 267 contrari. "Questa è una buona decisione - ha detto un pastore della parrocchia di Aberdeen, Ewen Gilchrist - Dà il messaggio che siamo aperti ed inclusivi". (ANSA)
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