(AGI) - Bologna, 19 mag. - Le "chiavi" su cui sono intervenuti i ricercatori bolognesi - spiega in una nota l'Universita' di Bologna - sono una porzione della glicoproteina D con cui il virus dell'herpes simplex - da molti conosciuto come responsabile delle caratteristiche vescicole che si presentano sulle labbra in caso di influenza, stress, indebolimento, ecc. - riesce normalmente ad entrare nelle cellule sane e a distruggerle. I ricercatori hanno rimosso questo pezzetto del Dna virale e l'hanno sostituito con un'altra 'chiave': un anticorpo capace di aprire la 'serratura' (recettore) delle cellule dei tumori del seno e dell'ovaio che producono la proteina Her-2. E' proprio questa molecola, che riveste in abbondanza le cellule cancerose in questione, a trasformale in bersaglio. Il virus modificato aggredisce infatti solo le cellule che ne sono ricoperte, risparmiando le altre.
L'infezione si autoalimenta, perche' il virus si replica progressivamente fino ad esaurimento delle cellule malate.
Eliminato il tumore, non trovando piu' cellule dove insediarsi, e' destinato, secondo i ricercatori, ad estinguersi, a differenza della sua variante naturale che invece permane in forma silente nelle cellule sane, in attesa di manifestarsi ancora alla prima occasione. L'efficacia del virus e' stata misurata sui topi, in test condotti nei laboratori di Dipartimento di patologia sperimentale dell'ateneo nel corso degli ultimi dodici mesi. Il 60 per cento dei topolini trattati e' completamente guarito dal tumore, mentre nel restante 40 per cento se ne e' inibita significativamente la crescita. Un altro aspetto innovativo del nuovo virus killer dei tumori e' che, in qualita' di variante dell'herpes simplex, naturalmente dotato di una predilezione per le cellule nervose, potrebbe rivelarsi efficace contro le metastasi cerebrali dei tumori Her-2, che invece i principali farmaci oggi comunemente adottati nella terapie non riescono a raggiungere. Questi farmaci inoltre, tendono ad arrestare la crescita del tumore, ma non a distruggerlo, cosa che invece sembra riuscire molto bene all'herpes mutato. Il prossimo passo sara' quello di indagare la possibilita' di veicolare il virus attraverso il sistema circolatorio, in modo da intercettare eventuali metastasi tumorali ignote, oltre ovviamente a portare la sperimentazione sull'uomo. Ma c'e' un altro risvolto che sta particolarmente a cuore agli studiosi. Questo successo sperimentale apre la strada ad altre simili manipolazioni genetiche del virus herpes, dotandolo, di volta in volta, delle 'chiavi' appropriate alle 'serrature' cellulari di altri tipi di cancro.
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Creato da ricercatori italiani un virus herpes anti-cancro modificato per essere aggressivo contro le cellule dei tumori al seno e all'ovaio. Annunciato dalla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze PNAS, e' il risultato dell'equipe della virologa Gabriella Campadelli-Fiume dell'Universita' di Bologna. Si tratta di un virus geneticamente modificato per essere distruttivo solo per le cellule tumorali e risparmiare quelle sane, per cui non c'e' bisogno di ridurne la virulenza.
L'infezione si autoalimenta, perche' il virus si replica progressivamente fino ad esaurimento delle cellule malate.
Eliminato il tumore, non trovando piu' cellule dove insediarsi, e' destinato, secondo i ricercatori, ad estinguersi, a differenza della sua variante naturale che invece permane in forma silente nelle cellule sane, in attesa di manifestarsi ancora alla prima occasione. L'efficacia del virus e' stata misurata sui topi, in test condotti nei laboratori di Dipartimento di patologia sperimentale dell'ateneo nel corso degli ultimi dodici mesi. Il 60 per cento dei topolini trattati e' completamente guarito dal tumore, mentre nel restante 40 per cento se ne e' inibita significativamente la crescita. Un altro aspetto innovativo del nuovo virus killer dei tumori e' che, in qualita' di variante dell'herpes simplex, naturalmente dotato di una predilezione per le cellule nervose, potrebbe rivelarsi efficace contro le metastasi cerebrali dei tumori Her-2, che invece i principali farmaci oggi comunemente adottati nella terapie non riescono a raggiungere. Questi farmaci inoltre, tendono ad arrestare la crescita del tumore, ma non a distruggerlo, cosa che invece sembra riuscire molto bene all'herpes mutato. Il prossimo passo sara' quello di indagare la possibilita' di veicolare il virus attraverso il sistema circolatorio, in modo da intercettare eventuali metastasi tumorali ignote, oltre ovviamente a portare la sperimentazione sull'uomo. Ma c'e' un altro risvolto che sta particolarmente a cuore agli studiosi. Questo successo sperimentale apre la strada ad altre simili manipolazioni genetiche del virus herpes, dotandolo, di volta in volta, delle 'chiavi' appropriate alle 'serrature' cellulari di altri tipi di cancro.
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Creato da ricercatori italiani un virus herpes anti-cancro modificato per essere aggressivo contro le cellule dei tumori al seno e all'ovaio. Annunciato dalla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze PNAS, e' il risultato dell'equipe della virologa Gabriella Campadelli-Fiume dell'Universita' di Bologna. Si tratta di un virus geneticamente modificato per essere distruttivo solo per le cellule tumorali e risparmiare quelle sane, per cui non c'e' bisogno di ridurne la virulenza.
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