C'è fermento nel mondo della scienza, per il ritrovamento o sarebbe meglio dire, per l'annuncio di un ritrovamento avvenuto ben 25 anni fa, del fossile di un primate che a detta di alcuni esperti, sarebbe l'anello mancante che ci lega tutti alle scimmie.
Questa vicenda di cercare le origini dell'uomo e spostarla verso la ricerca delle origini delle scimmie, mi ha sempre puzzato sin da quando mi hanno rifilato la teoria di Darwin. Teoria che uno deve imparare a memoria e divenirne sostenitore, pena brutti voti e il ridicolo durante gli studi, emarginato e sovversivo, nella vita poi.
Non mi sono mai piaciute le imposizioni scientifiche che non mi permettono di poter comprovare in qualche modo, la loro veridicità, fatto che si riscontra in molte "teorie", ben accomodanti con la logica, ma che si trasformano nel tempo adattandosi a quanto la scienza riscontra in prove di laboratorio e scoperte successive.
Secondo la scienza del passato, il sistema solare vedeva la Terra al centro dell'universo, condannando il buon Galileo a eretico e costringendolo all'abiura delle sue opere. "Eppur si muove" disse, lasciando ai posteri il riscontro oggettivo delle cose e obbligando la chiesa, somma detentrice delle scienze di allora, a chiedere scusa secoli dopo.
In quella di Darwin, si sono buttatati un po' tutti. Travisandone la teoria e adattandola alle proprie speculazioni mentali. Mendel studiando il suo "pisello odoroso", definì che siamo tutti una mescolanza di geni che riaffiorano a seconda siano primari o secondari, nelle generazioni future. Cercava di spiegarsi perché si nasce con gli occhi azzurri pur avendo genitori con occhi scuri, di alta statura pur avendo avi diretti con altezze sotto la media, ecc. o dalla sua teoria fu applicata una derivata, per consentire lo studio sui geni umani e l'incrocio delle specie che questa società ama, visto che si possono brevettarne le conseguenze e quindi, monetizzare la cosa?
Ricordo ancora che alla mia professoressa di biologia la quale insisteva a dire che la "mescolazione" genetica è tale da renderci tutti imparentati, inorridiva alle mie " non è possibile" dette fra i denti al punto che stizzita, mi chiese a bruciapelo: "Adesso basta! Dammi una sola ragione scientifica, per la quale affermi l'impossibilità di quanto affermo!"
Risposi di rimando: "Perché se fossimo tutti una mescolanza di geni che sono solo il risultato di primari e secondari, dove i primi vincono rispetto ai secondi al punto di farli scomparire in lunghe discendenze, oggi a distanza di milioni di anni di discendenze umane, saremmo tutti dello stesso colore, razza e forma!"
Darwin formulò la sua teoria in base ad osservazioni sulla natura. Non si può negare che questa si adatti alle circostanze. Effettivamente ciò che esiste su questo piano tridimensionale, sono le conseguenze di eventi passati. Ma Darwin non affermò che discendiamo dalle scimmie! Usò i primati come esempio per spiegare quanto aveva osservato. Indicando come la natura si adatti alle cose per mantenere se stessa in vita. Nel connubio uomo-scimmia, risaltava come le necessità di una specie, era adattata alla sua forma e così la scimmia che cercava solo cibo e rifugio e prole, stava in una posizione diversa dalla forma dei suoi predatori dandole coda, capacità di andare su due gambe e mani che gli permettessero molte azioni; mentre l'uomo sfruttava la sua capacità mentale con un cervello meglio formato e piedi per deambulare, cosa che gli dava vantaggio sopra tutte le altre specie.
Darwin all'inizio fu deriso dai suoi colleghi, che gli proponevano l'esempio che secondo le sue affermazioni, allora il vento avrebbe nel tempo modellato gli aeroplani da roccie, dato che l'aerodinamica modella naturalmente sulle goccie d'acqua, la forma migliore per fendere l'aria e applicando il fattore tempo, l'erosione degli agenti atmosferici sulla pietra avrebbe fatto il "miracolo".
Nel tempo gli scienziati sempre più alla ricerca di denari e fama personale, si accorsero delle potenzialità economiche di alcune affermazioni di Darwin, dando vita alle ricerche di modificazione genetica, con nuovi farmaci, nuovi alimenti, nuove specie. La naturà si sa, è imperfetta e l'uomo la sta correggendo!
E ne vediamo bene gli effetti; virus nuovi, malformazioni ed intolleranze dovute a ingestione di sostanze alimentari modificate, ecc. Ma tutto in nome dell'evoluzione, del benessere dell'umanità! il denaro non centra nulla, per carità e solo il giusto compenso di tanti studi.
Ora ci mostrano IDA, nome del fossile che aspettava di essere posto alla ribalta da 25 anni. L'Adapide, la cui eta' stimata e' di circa nove mesi, e' stato scoperto da un cacciatore di fossili 25 anni fa nei pressi di Darmstadt in una cava che coincideva con il fondo di un lago vulcanico famoso per i resti dell'Eocene. Qui vennero rinvenuti anche un 'Buxolestere' (un incrocio tra una lontra e un toporagno) e un 'Diacodexis (una sorta di coniglio antenato delle moderne capre).
La notizia ci viene sparata da tutti i media con gran pompa, alcuni affermano che diverrà un fatto storico da inserirsi nei libri di testo ufficiali per tutto il resto avvenire. Altri, leggermente più cauti, non si sbilanciano affermando che la scienza deve ancora indagare bene sulla cosa. (Fondi per la ricerca). «L’annuncio è destinato a rivoluzionare la nostra comprensione dell’evoluzione umana», titola il comunicato ufficiale del Museo, ma la comunità scientifica è prudente nell’abbracciare la novità come un fatto provato.
L’analisi fossile ha rivelato che si tratta di una giovanissima femmina, con le dita e le unghie dei piedi al posto delle zampe a «dimostrare» che è una pre-umanoide. La presenza del pollice opponibile nelle due mani e dell’astragalo, l’osso breve del tarso, lega, anzi, ancora più direttamente Ida agli umani. Il fossile permette anche di risalire alla forma completa di una corporatura di carne soffice, con tanto di resti di cibo nello stomaco. Erbivora, alta all’incirca 60 centimetri, la «ragazza» si nutriva di frutta, semi e foglie: i raggi X hanno mostrato che aveva, insieme, denti sia da bambina sia da adulta. Morì per aver bevuto l’acqua del lago Messel, prima vittima dell’inquinamento da ossido di carbonio, sprigionato dal vicino vulcano. La sua età è stata calcolata attorno ai nove mesi, che tradotti in età da umani significa circa sei anni. I lemuridi, altra prova dell’«anello mancante», erano noti invece per avere una «dentatura a pettine».
PERCHÉ DISCENDIAMO TUTTI DA LEI SECONDO GLI SCIENZIATI
Lontano parente
"Ida ha caratteristiche che si riscontrano nella specie umana, tra cui il pollice opponibile, le unghie al posto degli artigli e, nel piede, l’osso del tallone che lascia intravedere il passaggio dall’andatura a quattro zampe alla camminatura eretta."
Questa è carina: mi risulta che sono molte le specie che vanno a due zampe (i polli ad esempio, ma non ho notato ultimamente in loro, una particolare intelligenza). Andavano a due zampe anche i dinosauri, lo fanno alcune lucertole e le scimmie attualmente sul pianeta oggi.
Epoca decisiva
Secondo gli scienziati, il fossile «è importante perché permette una migliore comprensione della paleobiologia di un primate del periodo dell’Eocene»: è l’epoca in cui i primati cominciarono a evolversi in due specie: le proscimmie e gli antropoidi.
Ci sono fossili prima e dopo, su primati, che affermano il contrario.
Dal cacciatore ai ricercatori
Ida era stata ritrovata da un cacciatore di fossili 25 anni fa, nei pressi di Darmstadt, in una cava. Solo nel 2006, però, entrò in possesso del gallerista Thomas Perner, che l’ha venduta al museo di storia naturale di Oslo per un milione di dollari.
Ecco, questa è quella che mi piace di più. Il denaro. Non solo una cosa importante per l'umanità, dormiva in attesa di sviluppi futuri, ma ci sono già libri sopra la cosa per sentire a pagamento cosa si dice, con tanto di copyright con un film già pronto e compravendita di gadget. La presentazione al mondo è stata fatta il 19/05/2009, al Museo di Storia Naturale di New York in pompa magna multimediale, con un libro già stampato in 100 mila copie, un film per la tv «History Channel», un accordo di esclusiva con il network ABC News e un sito web dedicato al fenomeno. Come ha fatto notare con malizia il «New York Times», benvenuti nella «scienza per l’Età del Mediocene», la fase attuale dell’evoluzione del mondo dove tutto è show, con audience e copyright sparsi in tempo reale per il grande pubblico globale.
"La natura non fa salti!" Antichissimo detto, che ci ricorda l'impossibilità della natura a spostarsi su un piano evolutivo, saltando un passagio. Ed è questo che fa dell'anello mancante, il grande businnes del momento. Dimenticando che se la natura si porta ad uno stadio più evoluto, cancella lo stadio meno evoluto. La natura non usa fare sprechi! Se una cosa è piu funzionante e funzionale, va a sostituire quella obsoleta.
ERGO, se discendiamo dalle scimmie o meglio, se abbiamo un progenitore comune, la natura non può manifestarsi con due linee evolutive presenti che coabitano e condividono le stesse risorse vitali.
La scienza è centrata a dimostrare che tutto è meccanico ("Deux est machina" ) ed è innegabile che non sia così. Ma non esiste macchina che non sia stata progettata da qualcuno!
Questa vicenda di cercare le origini dell'uomo e spostarla verso la ricerca delle origini delle scimmie, mi ha sempre puzzato sin da quando mi hanno rifilato la teoria di Darwin. Teoria che uno deve imparare a memoria e divenirne sostenitore, pena brutti voti e il ridicolo durante gli studi, emarginato e sovversivo, nella vita poi.
Non mi sono mai piaciute le imposizioni scientifiche che non mi permettono di poter comprovare in qualche modo, la loro veridicità, fatto che si riscontra in molte "teorie", ben accomodanti con la logica, ma che si trasformano nel tempo adattandosi a quanto la scienza riscontra in prove di laboratorio e scoperte successive.
Secondo la scienza del passato, il sistema solare vedeva la Terra al centro dell'universo, condannando il buon Galileo a eretico e costringendolo all'abiura delle sue opere. "Eppur si muove" disse, lasciando ai posteri il riscontro oggettivo delle cose e obbligando la chiesa, somma detentrice delle scienze di allora, a chiedere scusa secoli dopo.
In quella di Darwin, si sono buttatati un po' tutti. Travisandone la teoria e adattandola alle proprie speculazioni mentali. Mendel studiando il suo "pisello odoroso", definì che siamo tutti una mescolanza di geni che riaffiorano a seconda siano primari o secondari, nelle generazioni future. Cercava di spiegarsi perché si nasce con gli occhi azzurri pur avendo genitori con occhi scuri, di alta statura pur avendo avi diretti con altezze sotto la media, ecc. o dalla sua teoria fu applicata una derivata, per consentire lo studio sui geni umani e l'incrocio delle specie che questa società ama, visto che si possono brevettarne le conseguenze e quindi, monetizzare la cosa?
Ricordo ancora che alla mia professoressa di biologia la quale insisteva a dire che la "mescolazione" genetica è tale da renderci tutti imparentati, inorridiva alle mie " non è possibile" dette fra i denti al punto che stizzita, mi chiese a bruciapelo: "Adesso basta! Dammi una sola ragione scientifica, per la quale affermi l'impossibilità di quanto affermo!"
Risposi di rimando: "Perché se fossimo tutti una mescolanza di geni che sono solo il risultato di primari e secondari, dove i primi vincono rispetto ai secondi al punto di farli scomparire in lunghe discendenze, oggi a distanza di milioni di anni di discendenze umane, saremmo tutti dello stesso colore, razza e forma!"
Darwin formulò la sua teoria in base ad osservazioni sulla natura. Non si può negare che questa si adatti alle circostanze. Effettivamente ciò che esiste su questo piano tridimensionale, sono le conseguenze di eventi passati. Ma Darwin non affermò che discendiamo dalle scimmie! Usò i primati come esempio per spiegare quanto aveva osservato. Indicando come la natura si adatti alle cose per mantenere se stessa in vita. Nel connubio uomo-scimmia, risaltava come le necessità di una specie, era adattata alla sua forma e così la scimmia che cercava solo cibo e rifugio e prole, stava in una posizione diversa dalla forma dei suoi predatori dandole coda, capacità di andare su due gambe e mani che gli permettessero molte azioni; mentre l'uomo sfruttava la sua capacità mentale con un cervello meglio formato e piedi per deambulare, cosa che gli dava vantaggio sopra tutte le altre specie.
Darwin all'inizio fu deriso dai suoi colleghi, che gli proponevano l'esempio che secondo le sue affermazioni, allora il vento avrebbe nel tempo modellato gli aeroplani da roccie, dato che l'aerodinamica modella naturalmente sulle goccie d'acqua, la forma migliore per fendere l'aria e applicando il fattore tempo, l'erosione degli agenti atmosferici sulla pietra avrebbe fatto il "miracolo".
Nel tempo gli scienziati sempre più alla ricerca di denari e fama personale, si accorsero delle potenzialità economiche di alcune affermazioni di Darwin, dando vita alle ricerche di modificazione genetica, con nuovi farmaci, nuovi alimenti, nuove specie. La naturà si sa, è imperfetta e l'uomo la sta correggendo!
E ne vediamo bene gli effetti; virus nuovi, malformazioni ed intolleranze dovute a ingestione di sostanze alimentari modificate, ecc. Ma tutto in nome dell'evoluzione, del benessere dell'umanità! il denaro non centra nulla, per carità e solo il giusto compenso di tanti studi.
Ora ci mostrano IDA, nome del fossile che aspettava di essere posto alla ribalta da 25 anni. L'Adapide, la cui eta' stimata e' di circa nove mesi, e' stato scoperto da un cacciatore di fossili 25 anni fa nei pressi di Darmstadt in una cava che coincideva con il fondo di un lago vulcanico famoso per i resti dell'Eocene. Qui vennero rinvenuti anche un 'Buxolestere' (un incrocio tra una lontra e un toporagno) e un 'Diacodexis (una sorta di coniglio antenato delle moderne capre).
La notizia ci viene sparata da tutti i media con gran pompa, alcuni affermano che diverrà un fatto storico da inserirsi nei libri di testo ufficiali per tutto il resto avvenire. Altri, leggermente più cauti, non si sbilanciano affermando che la scienza deve ancora indagare bene sulla cosa. (Fondi per la ricerca). «L’annuncio è destinato a rivoluzionare la nostra comprensione dell’evoluzione umana», titola il comunicato ufficiale del Museo, ma la comunità scientifica è prudente nell’abbracciare la novità come un fatto provato.
L’analisi fossile ha rivelato che si tratta di una giovanissima femmina, con le dita e le unghie dei piedi al posto delle zampe a «dimostrare» che è una pre-umanoide. La presenza del pollice opponibile nelle due mani e dell’astragalo, l’osso breve del tarso, lega, anzi, ancora più direttamente Ida agli umani. Il fossile permette anche di risalire alla forma completa di una corporatura di carne soffice, con tanto di resti di cibo nello stomaco. Erbivora, alta all’incirca 60 centimetri, la «ragazza» si nutriva di frutta, semi e foglie: i raggi X hanno mostrato che aveva, insieme, denti sia da bambina sia da adulta. Morì per aver bevuto l’acqua del lago Messel, prima vittima dell’inquinamento da ossido di carbonio, sprigionato dal vicino vulcano. La sua età è stata calcolata attorno ai nove mesi, che tradotti in età da umani significa circa sei anni. I lemuridi, altra prova dell’«anello mancante», erano noti invece per avere una «dentatura a pettine».
PERCHÉ DISCENDIAMO TUTTI DA LEI SECONDO GLI SCIENZIATI
Lontano parente
"Ida ha caratteristiche che si riscontrano nella specie umana, tra cui il pollice opponibile, le unghie al posto degli artigli e, nel piede, l’osso del tallone che lascia intravedere il passaggio dall’andatura a quattro zampe alla camminatura eretta."
Questa è carina: mi risulta che sono molte le specie che vanno a due zampe (i polli ad esempio, ma non ho notato ultimamente in loro, una particolare intelligenza). Andavano a due zampe anche i dinosauri, lo fanno alcune lucertole e le scimmie attualmente sul pianeta oggi.
Epoca decisiva
Secondo gli scienziati, il fossile «è importante perché permette una migliore comprensione della paleobiologia di un primate del periodo dell’Eocene»: è l’epoca in cui i primati cominciarono a evolversi in due specie: le proscimmie e gli antropoidi.
Ci sono fossili prima e dopo, su primati, che affermano il contrario.
Dal cacciatore ai ricercatori
Ida era stata ritrovata da un cacciatore di fossili 25 anni fa, nei pressi di Darmstadt, in una cava. Solo nel 2006, però, entrò in possesso del gallerista Thomas Perner, che l’ha venduta al museo di storia naturale di Oslo per un milione di dollari.
Ecco, questa è quella che mi piace di più. Il denaro. Non solo una cosa importante per l'umanità, dormiva in attesa di sviluppi futuri, ma ci sono già libri sopra la cosa per sentire a pagamento cosa si dice, con tanto di copyright con un film già pronto e compravendita di gadget. La presentazione al mondo è stata fatta il 19/05/2009, al Museo di Storia Naturale di New York in pompa magna multimediale, con un libro già stampato in 100 mila copie, un film per la tv «History Channel», un accordo di esclusiva con il network ABC News e un sito web dedicato al fenomeno. Come ha fatto notare con malizia il «New York Times», benvenuti nella «scienza per l’Età del Mediocene», la fase attuale dell’evoluzione del mondo dove tutto è show, con audience e copyright sparsi in tempo reale per il grande pubblico globale.
"La natura non fa salti!" Antichissimo detto, che ci ricorda l'impossibilità della natura a spostarsi su un piano evolutivo, saltando un passagio. Ed è questo che fa dell'anello mancante, il grande businnes del momento. Dimenticando che se la natura si porta ad uno stadio più evoluto, cancella lo stadio meno evoluto. La natura non usa fare sprechi! Se una cosa è piu funzionante e funzionale, va a sostituire quella obsoleta.
ERGO, se discendiamo dalle scimmie o meglio, se abbiamo un progenitore comune, la natura non può manifestarsi con due linee evolutive presenti che coabitano e condividono le stesse risorse vitali.
La scienza è centrata a dimostrare che tutto è meccanico ("Deux est machina" ) ed è innegabile che non sia così. Ma non esiste macchina che non sia stata progettata da qualcuno!
1 commento:
Un bel articolo lo e' solo perche' condividiamo le sue linee?
oibo'...
cmq l'evoluzione indubbiamente viene resa obbligatoria a scuola.
"a naso" sembra una cosa logica.
poi si vanno a guardare "le prove scientifiche" a sostegno della tesi e si trovano falsificazioni di date dei reperti e di reperti falsi.
Se una tesi deve essere supportata da cose false, mi sa che c'e' qualcuno che vuole fregare qualcun'altro...
L'evoluzione e' incompatibile con "dio"?
un "dio" tridimensionale (+ tempo) forse si...
ma leggendo le ultime teorie scientifiche le dimensioni dovrebbero essere molte di piu', a me piace la teoria delle superstringhe 10 dimensioni + 1, perche' alcuni mistici indicano il numero delle dimensioni raggiungibili dall'uomo in 10, l'undicesima e' raggiungibile dall'assoluto...
Cosa centra con l'evoluzione?
Conoscendo solo le 3+1 dimensioni potrei dire che forse i "salti" potrebbero essere causati da "qualcuno" che fa "qualcosa" in altre "dimensioni".
Ora noi abbiamo "imparato" la manipolazione dei mattoncini genetici, (anche se non c'e' comprensione ma solo tentativi, a quanto ho visto), possiamo far fare alle specie questi "salti"?
questa sara' evoluzione?
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